Pagamento in contanti per le prestazioni a sostegno del reddito

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Accordo dell’INPS con Poste Italiane

 

Le disposizioni introdotte dalla Legge n. 214/2011 (Salva-Italia) hanno stabilito che a partire dal 7 marzo 2012 sarà ridotta a 1.000 euro (netti) la soglia fino alla quale è ancora possibile per le amministrazioni pubbliche e per gli enti previdenziali il pagamento in contanti. 

Per la corresponsione di stipendi, pensioni o compensi di altra natura superiori a mille euro, la norma prevede inoltre che le pubbliche amministrazioni debbano utilizzare strumenti di pagamento elettronici, disponibili presso il sistema bancario o postale (accredito in conto corrente, libretto postale o su carta ricaricabile).

Nel mese di gennaio, l’Inps ha inviato una lettera ai titolari di pensioni con importo complessivamente superiore al limite fissato, invitando i pensionati a comunicare entro il mese di febbraio la modalità di pagamento preferita, alternativa alla riscossione in contanti allo sportello, scegliendo tra l’accredito in conto corrente, sul libretto postale o su carta ricaricabile. 

Il divieto stabilito dalla norma interessa non solo i trattamenti pensionistici, ma anche tutte le prestazioni a sostegno del reddito, come l’indennità di disoccupazione, la mobilità, la cassa integrazione e i pagamenti diretti a vario titolo come l’indennità di maternità, di malattia, l’assegno al nucleo familiare, le indennità una tantum ecc..

Nel caso di superamento del limite dei mille euro (che generalmente si verifica in caso di pagamenti mensili o “una tantum” per eventuali arretrati o altre prestazioni accessorie), è necessario che gli interessati comunichino alla propria sede Inps di competenza le coordinate (codice IBAN) necessarie per l’accredito in conto corrente bancario o postale, libretto postale o carte prepagate. 

L’Istituto previdenziale al fine di consentire, dopo il 6 marzo, la regolarità dei pagamenti anche nei confronti di soggetti che non abbiano provveduto a modificare la modalità di pagamento, ha concordato con Poste Italiane una procedura che consentirà al beneficiario della prestazione che si recherà allo sportello dell Poste, di aprire contestualmente un libretto postale.Successivamente sarà cura dell’ufficio PT di comunicare all’Inps le coordinate del nuovo  libretto postale.

L’accordo con Poste italiane ha anche previsto che il direttore della sede INPS possa autorizzare il pagamento per delega. Se tuttavia risultano all’ordine pagamenti superiori a 1.000 euro la delega non è sufficiente: occorre una procura notarile, rilasciata per l’Italia da un notaio e per l’estero dal consolato, con l’esplicito mandato  ad aprire il rapporto con Poste. In caso di minori o interdetti occorre un provvedimento del giudice.

Pagamento in contanti per le prestazioni a sostegno del redditoultima modifica: 2012-02-24T19:27:00+01:00da vitegabry
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