LA BATTAGLIA
DI LILLIU
PER LA LIMBA
del 21/02/2012
di FRANCESCO CASULA
Lilliu ci ha lasciato. Era un
personaggio suggestivo:
sempre gentile e
disponibile per
un’intervista o per
partecipare a un Convegno o a
un’Assemblea, ti affascinava e ti
conquistava con quel suo modo di
fare modesto e quasi dimesso.
Eppure è stato il più autorevole
storico della Sardegna, la voce più
importante e prestigiosa nel
panorama culturale sardo – ma non
solo – per il suo rigore scientifico di
archeologo e storico e per la sua
cultura vasta e profonda.
In questa nota voglio ricordare Lilliu
soprattutto per la battaglia per il
Bilinguismo. La iniziò nel 1975,
quando come Preside della Facoltà di
Lettere di Cagliari, chiedeva con una
Lettera indirizzata al Presidente della
Regione Sarda, un intervento politico
presso il Ministero della Pubblica
Istruzione, per l’insegnamento del
Sardo nella scuole. Tale lettera
faceva seguito alla Risoluzione della
stessa Facoltà sulla difesa del
patrimonio etnolinguistico sardo.
“Il fatto stesso che la
scuola sia diventata scuola di massa,
comporta il rifiuto di una didattica
assolutamente inadeguata in quanto
basata sull’apprendimento
concettuale, attraverso una lingua,
l’Italiano, per molti aspetti estranea
al tessuto culturale sardo. Il
Consiglio ha rilevato che, poiché
esiste il popolo sardo con una
propria lingua dai caratteri diversi e
distinti dall’italiano, la lingua
ufficiale dello Stato risulta in effetti
una lingua «straniera», per di più
insegnata con metodi didatticamente
errati che non tengono in alcun
conto la lingua materna dei Sardi…
In coerenza con queste premesse il
Consiglio della Facoltà ha assunto
l’iniziativa di proporre alle autorità
politiche della Regione autonoma e
dello Stato il riconoscimento della
condizione di minoranza etnicolinguistica
per la Sardegna e della
Lingua Sarda come lingua
“nazionale” della minoranza”. A tre
anni di distanza da questa iniziativa,
in qualche modo clamorosa, perché
era la prima volta che il Bilinguismo
veniva posto con forza alle forze
politiche dal mondo accademico e
Lilliu nel 1978 insieme
agli esponenti di «Nazione Sarda»
«Comitadu pro sa limba» che
elaborerà la legge di iniziativa
popolare: il dibattito che si è
sviluppato in tutti questi anni e i
parziali successi conseguiti sul fronte
del Bilinguismo, hanno le radici in
quella temperie culturale di cui Lilliu
è stato uno dei principali
protagonisti.
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