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Rapporto CENSIS: oltre 760 mila i posti persi a causa della crisi

L’affanno del Paese

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Oltre 760 mila i posti di lavoro persi in un anno per motivi legati alla sola crisi. A dirlo è il Censis nel Rapporto 2009 sulla situazione sociale del Paese, nel confronto annuo al secondo trimestre.

Per l’esattezza, scrive il Censis, sono 763 mila quanti, a causa della crisi, sono rimasti senza lavoro perchè licenziati, messi in mobilità, per interruzione dei contratti o per chiusura dell’attivita’. Un nucleo costituito prevalentemente da dipendenti (83,9%), uomini (56,4%), residenti al nord (42,8%) quanto al sud (37,0%). Circa il 42% lavorava nell’industria della trasformazione (27,1%) e nell’edilizia (15,1%), il 14,5% nel commercio e il 9,1% nei servizi alle imprese.

A questa platea “già numerosa – sottolinea ancora il Rapporto – si aggiungono quanti, pur occupati, lavorano a regime ridotto”: sono risultate circa 310 mila le persone che nella settimana in cui sono state intervistate non hanno lavorato mentre circa 415 mila l’hanno fatto ma per meno ore del solito.

Si tratta per lo più di lavoratori dipendenti, in Cassa integrazione o mobilita’ (quasi 350 mila) e sono concentrati soprattutto al Nord (65,0%), segno di come in quest’area del Paese “il sistema, che pure ha tenuto – viene sottolineato – stia però registrando preoccupanti segnali di affanno”.

NEWSultima modifica: 2009-12-09T11:28:43+01:00da vitegabry
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