Ordinanza

Sezione Lavoro Ordinanza 16150/2024* Impiego Pubblico – Trattamento economico

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Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale

Secondo costante orientamento della Corte nel pubblico impiego privatizzato – nel quale il rapporto di lavoro è disciplinato esclusivamente dalla legge e dalla contrattazione collettiva – non possono essere attribuiti trattamenti economici non previsti dalle suddette fonti, nemmeno se di miglior favore (Cass. Sez. L – Ordinanza n. 31387 del 02/12/2019). Da ciò deriva che, in tema di pubblico impiego contrattualizzato, ai sensi dell’art. 2, comma 3, D.Lgs. n. 165/2001, l’attribuzione dei trattamenti economici è riservata alla contrattazione collettiva, sicché non è sufficiente a tale scopo un atto deliberativo della P.A. ma occorre, a pena di nullità, la conformità di tale atto alla contrattazione collettiva (Cass. Sez. L – Ordinanza n. 17226 del 18/08/2020). Tale conformità, tuttavia, deve essere valutata in relazione al contratto collettivo di comparto correttamente applicabile, avendo questa Corte chiarito che nel pubblico impiego contrattualizzato, il parametro per verificare l’attuazione del principio della parità di trattamento economico di cui all’art. 45 D.Lgs. n. 165/2001, è costituito dall’applicazione del contratto collettivo del comparto di appartenenza, rispetto al quale l’amministrazione datrice di lavoro non ha alcun potere di disposizione, mentre non assume rilevanza l’applicazione di fatto di un contratto collettivo diverso ad altri dipendenti di ruolo, neanche quando ciò sia avvenuto in forza di una sentenza passata in giudicato (Cass. Sez. L – Ordinanza n. 6090 del 04/03/2021). In altri termini, l’amministrazione datrice di lavoro non può scegliere a proprio piacimento il contratto collettivo applicabile, ma è tenuta in ogni caso al rispetto del vincolo derivante dall’art. 2, comma 3, D.Lgs. n. 165/2001, dovendo quindi applicare il trattamento economico previsto dal contratto collettivo di comparto, determinandosi altrimenti una condizione di disparità rispetto a quei lavoratori ai quali, invece, venga applicato il trattamento previsto dal contratto collettivo correttamente individuato. Da tali principi, questa Corte ha tratto la correlata conclusione per cui nell’impiego pubblico contrattualizzato, il riconoscimento al lavoratore di un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello previsto dalla contrattazione collettiva risulta essere affetto da nullità, con la conseguenza che la P.A., anche nel rispetto dei principi sanciti dall’art. 97 Cost., è tenuta al ripristino della legalità violata mediante la ripetizione delle somme corrisposte senza titolo (Cass. Sez. L – Ordinanza n. 13479 del 29/05/2018; Cass. Sez. L – Ordinanza n. 6715 del 10/03/2021).

Estratta da Wolters Kluwer – One legale

 

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Sante Rufina e Seconda


Nome: Sante Rufina e Seconda
Titolo: Martiri di Roma
Ricorrenza: 10 luglio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Seconda Martire, santa (sec. III). Secondo un’antica passio, redatto intorno alla metà del secolo V, Seconda subì il martirio insieme alla sorella Rufina durante la violenta persecuzione al tempo di Valeriano e Gallieno sulla via Cornelia.

La tradizione vuole che, fidanzate con due giovani cristiani divenuti apostati, Seconda e Rufina si votarono alla verginità, provocando la reazione dei due giovani che prima tentarono di indurle all’apostasia, poi le denunciarono: arrestate dal prefetto Giunio, furono torturate e martirizzate a Roma, al decimo miglio della via Cornelia, nella cosiddetta “silva nigra”, che da allora fu chiamata “silva candida”, Rufina venne decapitata, mentre Seconda fu bastonata a morte.

I loro corpi abbandonati furono piamente recuperati e sepolti da una matrona romana di nome Plautilla, a cui le giovani martiri erano apparse in sogno, invitandola a convertirsi. Sul luogo della sepoltura papa Giulio I (341-353) fece erigere una basilica, di cui non è però rimasta traccia.

MARTIRIOLOGIO ROMANO. a Roma le sante Vergini e Martiri Rufina e Secónda sorelle, le quali, nella persecuzione di Valeriàno e Gallièno, furono sottoposte ai tormenti, e da ultimo, l’una percossa nel capo colla spada, l’altra decapitata, volarono al cielo. I loro corpi si conservano col dovuto onore nella Basilica Lateranense, vicino al Battistero.

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Oggi 10 luglio si venera:

Sante Rufina e Seconda

Sante Rufina e Seconda
Martiri di RomaSeconda Martire, santa (sec. III). Secondo un’antica passio, redatto intorno alla metà del secolo V, Seconda subì il martirio insieme alla sorella Rufina durante la violenta persecuzione al tempo di Valeriano…

Domani 11 luglio si venera:

San Benedetto da Norcia

San Benedetto da Norcia
Abate, patrono d’EuropaS. Benedetto, padre del monachismo d’Occidente, restauratore dello spirito cristiano dei suoi tempi, nacque a Norcia, nell’Umbria, dalla nobile famiglia Anicia nel 480. Inviato a Roma per addottorarsi…
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Oggi 10 luglio nasceva:

San Giovanni Battista della Concezione

San Giovanni Battista della Concezione
Sacerdote trinitarioGiovanni Garcìa Gijòn, riformatore dell’ordine dei trinitari in Spagna con il nome di Giovanni Battista della Concezione, nacque ad Almodóvar del Campo, nella Spagna centromeridionale, il 10 luglio 1561…
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Sant' Antonio Pecierskij

Sant’ Antonio Pecierskij
EremitaIniziatore del monachesimo russo, nacque nel 983 a Lubec e sin da giovane si sentì attratto dalla vita eremitica. Nel 1028 entrò nel monastero di Esphigmenon mutando il nome secolare di Antipa in Antonio…
Oggi 10 luglio veniva canonizzato:

Sant' Obizio da Niardo

Sant’ Obizio da Niardo
Nacque a Niardo, Brescia. Si sposò e abbracciò la vita militare, partecipando alle lotte che ebbero luogo nel nord Italia durante il regno dell’imperatore Enrico VI. In una battaglia vicino al fiume Oglio…
Oggi 10 luglio si recita la novena a:

– San Benedetto da Norcia
I. Per quell’amore straordinario che voi, o gran patriarca s. Benedetto, aveste al ritiro ed alla mortificazione per cui in età di quindici anni vi seppelliste in una grotta del deserto di Subiaco, ove…
– San Camillo de Lellis
I. Per quella speciale predilezione che ebbe di voi il Signore nel farvi venire alla luce da madre sessagenaria, e nel far precedere la vostra nascita dalla visione di un fanciullo che portava innanzi…
– Santa Clelia Barbieri
Signore, Padre Santo, noi ti glorifichiamo perché nella tua bontà ricolmasti Santa Clelia dei doni dello Spirito Santo, ed ora in cielo l’hai glorificata perché ci sia modello di cristiana…
– Santa Marcellina
I. Per quella generosità veramente singolare con sui, niente curando le grandi fortune che vi promettevano nel mondo la cospicuità del vostro casato, l’eleganza delle vostro forme, la freschezza dei vostri…
– Beate Teresa di Sant’Agostino e compagne Carmelitane di Compiegne
Madre Teresa di Sant’Agostino e compagne carmelitane, il vostro atto di consacrazione, emesso anche da due suore anziane, che in un primo momento si erano spaventate al pensiero della ghigliottina…
– Madonna del Carmine
Il titolo di figli di Maria ci obbliga, ad imitarla 1. – O Maria, madre di Dio e madre nostra amabilissima, a te ci rivolgiamo con filiale fiducia, implorandoti di assistere noi e i nostri cari con il…
– Santa Teresa di Lisieux
In onore di santa Teresa di Gesù Bambino Dottore della Chiesa Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi ringrazio per tutti i favori e le grazie di cui avete arricchito l’anima…

 

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Santa Veronica Giuliani

 

Santa Veronica Giuliani


Santa Veronica Giuliani

autore: Tommaso Conca anno: 1795-97 titolo: Stigmatizzazione di Santa Veronica Giuliani luogo: Monastero di S. Veronica Giuliani, Città di Castello
Nome: Santa Veronica Giuliani
Titolo: Vergine
Nome di battesimo: Orsola Giuliani
Nascita: 27 dicembre 1660, Mercatello Sul Metauro
Morte: 9 luglio 1727, Città di Castello
Ricorrenza: 9 luglio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
18 giugno 1804, Roma , papa Pio VII
Canonizzazione:
26 maggio 1839, Roma , papa Gregorio XVI
Nacque a Mercatello (Marche) nel 1660, e nel battesimo le fu imposto il nome di Orsola. Giovanetta, fu posta dalla sua madre moribonda sotto la protezione del Salvatore ed ella ne concepì subito una grande devozione, che le fu sorgente di molte grazie. Desiderava sempre di soffrire qualche cosa per Gesù; si diede all’acquisto delle virtù dell’umiltà e dell’ubbidienza che adornarono la sua fanciullezza. Colla pazienza e colle preghiere vinse l’ostinato suo padre che la voleva sposare a qualche nobile, ed entrò nel convento delle Cappuccine di Città di Castello. A diciassette anni fu ammessa con grande suo giubilo alla professione dei voti religiosi e prese il nome di Veronica. Da vera religiosa ella non pensava ad altro che a piacere a Gesù, sensa curarsi delle speranze e fallaci attrattive che il mondo presenta all’età giovanile. Tale rinuncia a se stessa e al mondo ed una dedizione generosa al Signore, furono in principio di quella perfezione che la condusse alla santità. Veronica era giunta all’età di 33 anni quando ebbe più volte la visione di un calice ripieno; d’un liquore che le provocava un’indicibile ripugnanza. Al tempo stesso subì l’incoronazione di spine che lasciò apparire attorno al suo capo profonde ed acute trafitture. I dolori furono ancora aumentati dai medici che dopo aver tentato invano di guarirla, si dichiararono impotenti.

Fra tanti spasmi si manteneva sempre completamente sottomessa al volere di Dio. Con licenza dei superiori, incominciò un digiuno a pane ed acqua che durò tre anni. Nel Venerdì Santo del 1697, mentre domandava a Dio umilmente e di cuore perdono dei suoi peccati, le apparve Gesù Crocifisso e le impresse le sacre stimmate. Il Vescovo, informato di tal prodigio, venne a visitare la suora e si accertò del miracolo; il sangue fluiva dalle ferite dei piedi, delle mani e del costato. Veronica, lungi dal voler ingannare chi la circondava, si mostrava timorosa che ciò che avveniva in lei fosse opera del demonio. Anche i superiori vollero accertarsi dell’origine del fatto, e a tal fine posero alla prova la virtù della serva di Dio. Fu deposta dalla carica di maestra delle novizie e la chiusero in una cella dell’infermeria; fu trattata da strega, derisa, maltrattata, privata della Comunione, scomunicata. Ma la pace del cuore non l’abbandonò mai; si rammaricava soltanto di non poter ricevere Gesù ed assistere alla S. Messa.

Cessata la dura prova le consorelle mutarono il loro disprezzo in alta stima, avendo conosciuto la sola virtù di suor Veronica. Gesù però voleva partecipare alla sua serva altri dei suoi dolori. Tutti gli strumenti della passione del Signore furono impressi in modo sensibile nel cuore di Veronica.

Nel 1716 ella veniva eletta badessa e vi rimase fino alla sua morte che avvenne il 9 luglio 1727, dopo cinquant’anni di vita claustrale.

All’autopsia risultò che il cuore era trafitto da parte a parte. Dopo aver ricevuto le piaghe della Passione di Cristo, infatti – rivela nel diario spirituale – «piansi molto e con tutto il mio cuore pregai il Signore di volerle nascondere agli occhi di tutti». Nulla sapremmo delle esperienze di Veronica, se il direttore spirituale non le avesse ordinato di trascriverle. Lo fece per 30 anni e il risultato è il «Tesoro nascosto», pubblicato in 10 volumi di 22.000 pagine dal 1825 al 1928. Morì nel 1727, dopo 33 giorni di malattia. È santa dal 1839 e il suo corpo giace nel Monastero di Santa Veronica Giuliani, Città di Castello.

”Facendo orazione la notte, racconta santa Veronica Giuliani, ho avuto una visione particolare di nostro Signore, coperto da un sudore di sangue, proprio come nel Giardino del Getsemani. Il Signore mi fece comprendere quale grande dolore provò nel Cuore nel vedere la perfida ostinazione di tanti peccatori induriti e come non si fece neanche caso al suo Preziosissimo Sangue.

Egli mi disse: « Chiunque si unirà a queste intime pene che io indurrò, riceverà da me qualsiasi grazia mi verrà a chiedere ». Mi disse ancora: « Mia beneamata, ho sofferto molto portando la Croce sul cammino del Calvario; e ho sofferto di più ancora nell’intimo del mio Cuore quando ho incontrato la mia Santa Madre. Eppure, più grande fu il tormento che mi causò la vista continua di tutti quei miei pargoli, che non davano alcun valore a quel dolore così atroce » (Giorno di Venerdì Santo 1694) « ….non posso dire altro: Dio è pazzo, fa pazzie d’amore; resto anch’io impazzita, attonita per tanto bene. » 

PRATICA L’unione con Dio suppone la morte completa ad ogni ombra di vizio, ed una dedizione senza riserva a Dio

PREGHIERA Signore Gesù Cristo, che la beata Veronica vergine rendesti mirabile per le stimmate della tua passione, concedi, propizio, che crocifiggendo la carne, meritiamo di giungere ai grandi eterni.

MARTIROLOGIO ROMANO A Città di Castèllo, in Umbria, santa Verònica Giuliani Vergine, nativa di Mercatéllo, terra della diocesi di Urbània, Monaca del Second’Ordine di san Francésco e Abbadessa del monastero di Città di Castèllo: illustre per l’intenso desiderio di patire, e per le altre virtù e grazie celesti, dal Papa Gregòrio decimosesto fu iscritta nel numero delle sante Vergini.

ICONOGRAFIA

S. Veronica Giuliani

titolo S. Veronica Giuliani
autore Anonimo anno 1940 circa

Nella sua iconografia, la croce è un simbolo ricorrente, rappresentando la sua unione mistica con la passione di Cristo. Le stimmate, ricevute da Santa Veronica, sono spesso raffigurate nelle immagini, visibili sulle mani, sui piedi e sul costato.

Un altro simbolo legato alla sua partecipazione alle sofferenze di Cristo è la corona di spine, che può essere posta sul capo o tenuta in mano.

Santa Veronica Giuliani incoronata di spine

titolo Santa Veronica Giuliani incoronata di spine
autore Pietro Tedeschi anno XVIII sec

Il libro e la penna sono a volte presenti nelle sue rappresentazioni, simboleggiando i suoi scritti mistici, in quanto scrittrice di uno dei diari spirituali più dettagliati e completi della storia cattolica. Il cuore fiammeggiante può rappresentare l’amore ardente per Dio e la sua intensa vita interiore. Essendo una monaca cappuccina, è frequentemente rappresentata con l’abito caratteristico del suo ordine, che include un saio marrone e un velo nero.

Santa Veronica Giuliani

titolo Santa Veronica Giuliani
autore Anonimo anno XVIII sec

Le rappresentazioni di Santa Veronica Giuliani spesso includono visioni mistiche, in cui è raffigurata in momenti di estasi o visioni, accompagnata da angeli o altre figure celesti. Le immagini possono enfatizzare il suo intenso percorso di sofferenza e la sua devozione, con espressioni facciali che mostrano sia dolore che estasi spirituale. Oltre alla croce e alla corona di spine, possono essere presenti altri simboli della passione di Cristo, come i chiodi o la lancia.

Visione di Santa Veronica Giuliani

titolo Visione di Santa Veronica Giuliani

Esempi di raffigurazioni includono dipinti e affreschi nei conventi cappuccini e nelle chiese a lei dedicate, che la mostrano con i suoi attributi iconografici. Le statue di Santa Veronica Giuliani spesso la ritraggono in preghiera, con le stimmate visibili e altri simboli della sua devozione. Anche le immagini devozionali per uso privato la rappresentano con questi elementi, utilizzati dai fedeli per la preghiera e la meditazione.

V. Casula

Vittorio Casula è un autore e curatore italiano che si occupa di tematiche legate al lavoro e alla previdenza. Uno dei suoi progetti è “Triballadores”, una raccolta di articoli e approfondimenti su questi argomenti. In particolare, vorrei condividere alcune informazioni riguardo all’esonero dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che assumono beneficiari del Reddito di Cittadinanza1.

La legge di bilancio 2023 ha previsto un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati che assumono i beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Questo esonero è riconosciuto per un massimo di 12 mesi e nel limite di 8.000 euro annui. I datori di lavoro privati che assumono i percettori del Reddito di Cittadinanza con contratto a tempo indeterminato o trasformano i contratti da tempo determinato a indeterminato possono beneficiare di questa misura. Tuttavia, l’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico. La Commissione europea ha prorogato l’applicabilità della misura fino al 30 giugno 2024.

La circolare INPS del 28 giugno 2024, n. 75 fornisce ulteriori dettagli sull’esonero contributivo, inclusi i datori di lavoro che possono accedere al beneficio, i rapporti di lavoro incentivati e le modalità di esposizione dei dati relativi alla fruizione dell’esonero1.

Prestazioni esodo cofinanziate da datori di lavoro: nuove indicazioni

Prestazioni esodo cofinanziate da datori di lavoro: nuove indicazioni

Online le indicazioni sulla gestione, la richiesta e il pagamento del conguaglio delle prestazioni di esodo cofinanziate dai datori di lavoro.

Pubblicazione: 4 luglio 2024

Con il messaggio 4 luglio 2024, n. 2504 l’Istituto illustra le modalità di gestionerichiesta e pagamento del conguaglio delle prestazioni di esodo cofinanziate dai datori di lavoro.

L’INPS, nello specifico, affronta le modalità e le istruzioni contabili relative a:

  • gestione dei conguagli relativi alla riduzione del finanziamento (assegni straordinari);
  • gestione dei conguagli relativi alla riduzione del finanziamento (indennità di espansione);
  • piani di esodo garantiti con fideiussione;
  • piani di esodo garantiti con pagamento in “Unica Soluzione”;
  • gestione dei conguagli relativi alle prestazioni di esodo finanziate con la modalità di pagamento in “Unica Soluzione”;
  • rimborso del conguaglio a credito per i datori di lavoro.

Contributi dei concedenti per piccoli coloni per il 2024

Contributi dei concedenti per piccoli coloni per il 2024

L’Istituto fornisce indicazioni sulla contribuzione dovuta dai concedenti per i piccoli coloni e i compartecipanti familiari per il 2024

Pubblicazione: 4 luglio 2024

Con la circolare INPS 4 luglio 2024 n. 80 l’Istituto fornisce indicazioni sui contributi dovuti dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari, in vigore dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.

In particolare, affronta:

  • L’aliquota contributiva dovuta al Fondo pensioni lavoratori dipendenti;
  • La riduzione degli oneri sociali;
  • La riduzione del costo del lavoro;
  • I contributi INAIL;
  • Le agevolazioni per zone tariffarie.

termini di scadenza per il pagamento delle quattro rate per la contribuzione relativa al 2024 sono i seguenti:

  • 16 luglio 2024;
  • 16 settembre 2024;
  • 18 novembre 2024;
  • 16 gennaio 2025.

Long Term Care e Home Care Premium: le graduatorie di luglio 2024

Long Term Care e Home Care Premium: le graduatorie di luglio 2024

Pubblicate le graduatorie dei bandi di concorso Long Term Care 2022 (LTC) e Home Care Premium 2022 (HCP).

Pubblicazione: 4 luglio 2024

Sono state pubblicate le graduatorie, al 3 luglio 2024, dei vincitori e degli idonei dei bandi di concorso:

  • Long Term Care – LTC 2022, finalizzato al riconoscimento di un contributo economico per ricoveri presso residenze sanitarie assistenziali;
  • Home Care Premium – HCP 2022, per l’assistenza domiciliare dei dipendenti e pensionati pubblici, dei loro coniugi, parenti e affini non autosufficienti.

Bruno Agus

Bruno Agus, poeta sardu de balia, contra a su colonialismu energeticu de ” sos viles invasores”

Bruno Agus, poeta sardu de balia, contra a su colonialismu energeticu de “sos viles imvasores”!

Politicos ch’amus dadu su votu
bos imploro cun sa ‘oghe acorada.
Proite non frimades su cumplotu
contr’a cust’indifesa patria amada?
De rinviu in rinviu custu tema
tirades sena coraggiu ‘e detzider.
ma gai faghinde lu sezis a bider
de esser in parte a cust’ istratagema.
A narrer nono non bi resessides
a sos fortes ignobiles poderes?
ma si abasciades sa conca a sos meres
a bois cun sos sardos avilides.
In Val d’Aosta non faghen ‘asie
ne in su Trentinu in totu sas alas.
Cheren chi inoghe si ponzan sas palas
pro tenner issos s’ energia inie.
Frimade custos viles invasores
chi nos cheren destruer sas bellesas,
de custa terra ‘e nuscos e fiores
ue sun sas nuragicas grandesas .
Cun pannellos e turres ispetrales,
sa Sardigna che funtana ‘e currente
cheren, pro pienare sas centrales
in sos terrinos de su Continente.
No atzetedas certos compromissos
ne patos cun ingannadoras tramas,
aboghinade, fizos, babbos, mamas
chi sos abusos non cheren amissos.
Paret ch’ in Pratobello sunu ancora
cuddas mamas cun sos fizos in manu.
Nendeli a s’ istadu italianu
dae sas terras nostras ista fora.
Medas de issas che sunu in sas losas
ma in chelu sas animas divinas.
Issas pro nos difendere sas rosas,
an mustradu fieras sas ispinas.
Sos Regionales amministradores
cun sos chi a Roma che semus mandende,
e sindigos cun fascias tricolores
a mi nazis ite sezis fetende?
B.Agus


 

Sant’Elisabetta del Portogallo

 

Nome: Sant’ Elisabetta del Portogallo
Titolo: Regina
Nome di battesimo: Isabella d’Aragona
Nascita: 1271, Aragona, Spagna
Morte: 1336, Estremoz, Portogallo
Ricorrenza: 4 luglio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
24 giugno 1625, Roma , papa Urbano VIII

Nacque l’anno 1271 da Pietro III re di Aragona e da Costanza figlia di Manfredi re di Sicilia. Le fu imposto il nome di Elisabetta in memoria di S. Elisabetta regina d’Ungheria, sua prozia.

All’età di otto anni cominciò a recitare l’Ufficio divino e così fece per tutta la vita. Come principessa ella aveva tutta la possibilità di seguire la moda, ma non volle farlo, privandosi anche dei giochi e piaceri leciti. Contratto matrimonio con Dionigi re del Portogallo, non tralasciò gli esercizi di pietà e le buone opere in cui si era fino allora esercitata.

Al mattino si alzava presto, recitava parte dell’Ufficio, assisteva alla S. Messa e poi trascorreva le ore della giornata nell’adempiere i doveri del suo stato, nella lettura della Sacra Scrittura e nel lavoro manuale. Non stava mai oziosa. Da questo sistema non si lasciò smuovere da coloro che le suggerivano una vita più conforme alla sua dignità. Osservava i digiuni imposti dalla Chiesa e se ne imponeva altri; visitava e sollevava i poveri e gli infermi. Verso il marito, di costumi depravati, la pia regina usò ogni preghiera ed esortazione per indurlo alla conversione, e sempre con tutta pazienza e dolcezza, nonostante che le sue premure fossero ricambiate con altri torti ed affronti. Essendo stata accusata di aver eccitato suo figlio alla ribellione contro il re, fu dall’empio sovrano privata dei suoi beni e relegata nella piccola città di Alaquer. Molti suoi sudditi le offerirono armi e truppe per recuperare il trono dal quale sì ingiustamente era stata scacciata; ma ella nulla accettò ed esortò tutti a mantenersi fedeli al sovrano. Questi ebbe finalmente la grazia di entrare in se stesso; riconobbe l’innocenza di Elisabetta, la richiamò alla corte e perdonò suo figlio. La santa regina approfittò della conversione del marito per confermarlo nella via della salvezza eterna. 

Egli morì nel 1325. Salito al trono Alfonso, figlio di Elisabetta, ella pensò di farsi religiosa nel convento di S. Chiara in Coimbra; ma non essendole stato consentito, visse ritirata in un appartamento contiguo al monastero. Per due volte si recò umilmente e poveramente in pellegrinaggio a Compostella. Di ritorno dal secondo pellegrinaggio, avendo udito che il re suo glio era in discordia con Alfonso VII di Castiglia, si affrettò ad arrivare ad Estremoz per pacificare i due contendenti, ma colta da violenta febbre morì santamente in età di 65 anni. Fu sepolta nel monastero di S. Chiara da lei fondato.

Urbano VIII la canonizzò, fissando la sua festa l’8 luglio. Successivamente la data fu anticipata al 4 luglio.

PRATICA. Impariamo a praticare la preghiera assidua, l’umiltà e la pazienza.

PREGHIERA. O Dio clementissimo, che tra le altre spiccate virtù decorasti la beata regina Elisabetta della prerogativa di sedare il furore della guerra, concedi a noi, per sua intercessione, che dalla pace di questa vita mortale possiamo passare ai gaudi eterni.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Estremoz, in Portogàllo, il natale di santa Elisabètta Vedova, Regina dei Portoghesi, la quale, illustre per virtù e per miracoli, dal Sommo Pontefice Urbàno ottavo fu annoverata nel numero dei Santi.

ICONOGRAFIA

Nell’iconografia di Santa Elisabetta gli artisti la raffigurano con gli abiti dell’Ordine francescano, il cordone ai fianchi e il crocifisso tra le mani. Spesso appare coronata, a ricordare il suo ruolo di sovrana del Portogallo o con scettro e corona appoggiati accanto a lei.

Santa Elisabetta del Portogallo

Santa Elisabetta del Portogallo

titolo Santa Elisabetta del Portogallo
autore Ambito lombardo anno XVII sec

L’attributo che caratterizza i suoi ritratti però è quello delle rose. Si narra che la caritatevole regina fu sorpresa un giorno dal marito Dionigi mentre portava del pane per i poveri nel suo grembiule e il cibo si trasformò in rose. Ciò avvenne a gennaio, e dunque il sovrano rimase esterrefatto del prodigio e lasciò che la moglie continuasse la sua vita dedicata ai bisognosi.

Santa Elisabetta del Portogallo

titolo Santa Elisabetta del Portogallo
autore Francisco de Zurbarán anno 1635

Non mancano quindi le opere dedicate alla santa intenta a fare l’elemosina ai poveri come nella tela di João António Correia pittore portoghese attivo nel XIX sec.

Santa Elisabetta del Portogallo da l'elemosina

titolo Santa Elisabetta del Portogallo da l’elemosina
autore João António Correia anno 1866

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Domande Frequenti

  • Quando si festeggia Sant’ Elisabetta del Portogallo?

     

  • Quando nacque Sant’ Elisabetta del Portogallo?

     

  • Dove nacque Sant’ Elisabetta del Portogallo?

     

  • Quando morì Sant’ Elisabetta del Portogallo?

     

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Sant' Elisabetta Anna Bayley Seton

– Sant’ Elisabetta Anna Bayley Seton
VedovaLa prima santa nativa degli Stati Uniti nacque nella famiglia Bayley il 28 agosto 1774, due anni prima della Guerra d’Indipendenza contro l’Inghilterra…

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Oggi 4 luglio si venera:

Sant' Elisabetta del Portogallo

Sant’ Elisabetta del Portogallo
ReginaNacque l’anno 1271 da Pietro III re di Aragona e da Costanza figlia di Manfredi re di Sicilia. Le fu imposto il nome di Elisabetta in memoria di S. Elisabetta regina d’Ungheria, sua prozia. All’età…

Domani 5 luglio si venera:

Sant' Antonio Maria Zaccaria

Sant’ Antonio Maria Zaccaria
SacerdoteS. Antonio Maria Zaccaria nacque a Cremona sulla fine dell’anno 1502. Compi i primi studi nella sua città, poi si recò a Padova per studiare filosofia e medicina. La sua scienza fu pari alla sua santità…

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Oggi 4 luglio nasceva:

San Tommaso Placidi da Cori

San Tommaso Placidi da Cori
SacerdoteSan Tommaso Placidi nacque a Cori il 4 giugno 1655. A 22 anni entrò nell’Ordine dei Frati Minori vestendone l’abito il 7 febbraio. 1677. Fu ordinato sacerdote a Velletri nel 1683. Esercitò l’apostolato…

Oggi 4 luglio tornava alla Casa del Padre:

Sant' Ulrico di Augusta

Sant’ Ulrico di Augusta
VescovoUlrico nacque nell’R90 nella famiglia dei conti di Dillingen ad Augusta in Baviera e ricevette la sua educazione ecclesiastica nel famoso monastero svizzero di S. Gallo. Divenne amico di S. Viborada (2…

Oggi 4 luglio si recita la novena a:

– San Benedetto da Norcia
I. Per quell’amore straordinario che voi, o gran patriarca s. Benedetto, aveste al ritiro ed alla mortificazione per cui in età di quindici anni vi seppelliste in una grotta del deserto di Subiaco, ove…
– Santa Clelia Barbieri
Signore, Padre Santo, noi ti glorifichiamo perché nella tua bontà ricolmasti Santa Clelia dei doni dello Spirito Santo, ed ora in cielo l’hai glorificata perché ci sia modello di cristiana…
– Santa Maria Goretti
Santa Marietta, sei stata presto riconosciuta martire dal Papa Pio XII, perché hai difeso con il sangue la purezza come dono di Dio, e hai subito ottenuto dal Signore miracoli e guarigioni. Aiutaci a glorificare…
– Santa Veronica Giuliani
I. Per quello speciali benedizioni con cui il cielo vi contraddistinse nella vostra più tenera età, allorquando fra le braccia ancor della madre convertiste coi consigli i più maturi chi stava per perdersi…