Madonna del rosario di Pompei


Nome: Madonna del Rosario di Pompei
Titolo: Apparizione
Ricorrenza: 8 maggio
Tipologia: Commemorazione
Sito ufficiale:www.santuario.it
Il culto della Beata Vergine del Rosario di Pompei nasce alla fine del 1800 ad opera di Bartolo Longo, oggi Beato Bartolo Longo, il quale, si narra che, mentre si trovava nei campi, udì la Madonna dirgli: “Se propagherai il Rosario sarai salvo” . Il giovane Bartolo Longo, rimase scosso da questo messaggio che la Madonna gli affidava, tanto da abbandonare gli ambienti satanici che frequentava, e iniziare la propria opera di diffusione della preghiera del Rosario.

Tuttavia i primi tentativi di diffusione del Rosario non ottennero grandi risultati, e per questo si recò a Napoli, per acquistare un dipinto affinché il popolo di Pompei potesse più facilmente convertirsi a questa preghiera. La sorte volle che, una volta giunto a Napoli, Bartolo Longo incontri il proprio confessore, che gli suggerisce di rivolgersi a Suor Maria Concetta del convento di Porta Medina, la quale custodiva un dipinto della Madonna del Rosario, che lo stesso confessore gli aveva affidato anni prima.

La tela era in pessime condizioni, danneggiata dalle tarme e con intere parti di colore mancante, tanto che Bartolo Longo non voleva accettarlo. Ma, di fronte alle insistenze della suora, non potè rifiutare il dono e con questo si diresse verso Pompei, su di un carretto utilizzato solitamente per il trasporto del letame.

Il quadro, così come era, non poteva essere esposto alla cittadinanza, sia per lo stato di degrado, che per un errore nel dipinto, che ritraeva Santa Rosa, al posto di Santa Caterina da Siena, come colei che riceveva il rosario, e dunque ponendo l’immagine a rischio di interdetto. Fu così che Bartolo Longo decise di affidare alle mani di un restauratore il quadro e, contemporaneamente, diede inizio alla costruzione di una nuova chiesa nella quale esporre il dipinto: l’edificazione di questa chiesa sarà resa possibile dalla contessa Marianna De Fusco, futura sposa dello stesso Bartolo Longo, che fece cospicue donazioni, e, le successive elargizioni dei fedeli fecero in modo che ben preso la chiesa si trasformasse nella attuale Basilica Pontificia della Beata Vergine del Rosario di Pompei.

Il dipinto della Madonna di Pompei venne venerato fin dalla prima esposizione pubblica: infatti, già il 13 Febbraio 1876, quando appunto venne mostrato per la prima volta il dipinto, si verificò il primo miracolo, ovvero la guarigione a Napoli di una ragazzina che malata di epilessia inguaribile. In ben poco tempo iniziarono a giungere a Pompei migliaia di fedeli, ciascuno chiedendo una grazia alla Madonna, tanto che ai giorni nostri si stima che più di 4 milioni di persone ogni anno si rechino in pellegrinaggio, facendo così, di quello di Pompei, uno dei santuari mariani più visitato al mondo.

L’importanza della Basilica di Pompei, per il mondo cattolico, è testimoniata anche dal fatto che per ben 4 volte è stata visitata da un papa: in particolare sia papa Giovanni Paolo II, sia papa Benedetto XVI che papa Francesco si sono recati in visita al Santuario e, in occasione della visita di San Giovanni Paolo II venne recitata la Supplica.

SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI

si recita l’8 maggio / prima domenica di ottobre

Nel mentre i fedeli giungevano al Santuario, Bartolo Longo cominciò a diffondere preghiere e pie devozioni, componendo, poi, nel 1883, anche la Supplica. Questa è una preghiera, inizialmente intitolata “Atto d’amore alla Vergine” ma poi ribatezzata “Supplica alla potente Regina del SS.mo Rosario di Pompei”. Il testo ha avuto nel tempo vari ritocchi, prima della formula attuale, che facciamo seguire.

La Supplica viene recitata solennemente due volte l’anno, l’8 maggio e la prima domenica di ottobre. L’otto maggio del 1915, la preghiera fa il suo ingresso in Vaticano: alle 12.00 di quel giorno, Benedetto XV e i dignitari vaticani la recitarono nella cappella Paolina. Da allora la tradizione è continuata con i Pontefici successivi.

Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei

O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl’idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.

Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l’ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!

Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Che vi costa, o Maria, l’esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all’inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.

Voi siete l’Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.

Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c’ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Chiediamo la benedizione a Maria.
Un’ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l’amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna Madonna di Pompeibenedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.

Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del vostro Santuario.

Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.

O Rosario benedetto di Maria; Catena dolce che ci rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d’inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia; a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

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Alcune dedicazioni a Madonna del Rosario di Pompei

Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei

Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei
Basilica SantuarioSul finire del XIX secolo, Valle di Pompei costituiva una vasta area agraria accanto agli scavi archeologici dell’antica cittadina classica distrutta dal…

Domande Frequenti

  • Quando si festeggia Madonna del Rosario di Pompei?

  • Di quali comuni è patrona Madonna del Rosario di Pompei?

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Oggi 8 maggio si venera:

Madonna del Rosario di Pompei

Madonna del Rosario di Pompei
ApparizioneLa Vergine Maria apparve al Beato Bartolo Longo mentre si trovava nei campi e riferendogli di propagare il Rosario per la sua salvezza.

Domani 9 maggio si venera:

Sant'Isaia

Sant’Isaia
ProfetaIsaia, profeta ebreo, nacque attorno all’anno 765 a.c dal padre Amoz e visse in un periodo di forti tensioni dal punto di vista sociale e politico, sotto minaccia di un’invasione assira in…
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Oggi 8 maggio nasceva:

San Giovanni Maria Vianney

San Giovanni Maria Vianney
SacerdoteDardilly, piccolo paesello della diocesi di Lione, fu la patria del santo Curato. La sua famiglia si dedicava ai lavori agricoli, e Giovanni medesimo quando fu giunto all’età di sette anni dovette, aiutare…
Oggi 8 maggio si recita la novena a:

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I. Amabilissimo Gesù, che non ascendeste al Cielo se non dopo aver compiuta la vostra missione sopra la terra, fateci grazia di non essere chiamati al vostro tribunale se non dopo aver perfettamente…
 

 

 

 

Bonus mamme: la nuova applicazione per le lavoratrici

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Bonus mamme: la nuova applicazione per le lavoratrici

La nuova applicazione consente alla lavoratrice madre di comunicare all’Istituto i codici fiscali e i dati anagrafici dei propri figli.

Pubblicazione: 7 maggio 2024 Ultimo aggiornamento: 7 maggio 2024

La circolare INPS 31 gennaio 2024, n. 27 ha fornito le indicazioni operative in merito all’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (bonus mamme).

Per agevolare la fruizione dell’esonero, le lavoratrici dei settori pubblico e privato possono, quindi, comunicare al datore di lavoro la volontà di beneficiare del bonus ed informarlo del numero dei figli e dei codici fiscali dei due o tre figli.

Con il messaggio 6 maggio 2024, n. 1702, l’Istituto comunica inoltre che la lavoratrice, che intenda trasmettere direttamente all’Istituto le informazioni relative ai codici fiscali e ai dati anagrafici dei propri figli, potrà farlo in autonomia tramite la nuova applicazione rilasciata dall’Istituto, denominata “Utility esonero lavoratrici madri”.

L’utilizzo dell’applicazione è limitato ai soli casi in cui per la lavoratrice, già fruitrice del bonus, non siano stati inseriti i codici fiscali dei figli nei flussi UNIEMENS.

La nuova applicazione è disponibile sul Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo).

Long Term Care e Home Care Premium: le graduatorie di maggio 2024

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Long Term Care e Home Care Premium: le graduatorie di maggio 2024

Pubblicate le graduatorie dei bandi di concorso Long Term Care 2022 (LTC) e Home Care Premium 2022 (HCP).

Pubblicazione: 7 maggio 2024

Sono state pubblicate le graduatorie, al 6 maggio 2024, dei vincitori e degli idonei dei bandi di concorso:

  • Long Term Care – LTC 2022, finalizzato al riconoscimento di un contributo economico per ricoveri presso residenze sanitarie assistenziali;
  • Home Care Premium – HCP 2022, per l’assistenza domiciliare dei dipendenti e pensionati pubblici, dei loro coniugi, parenti e affini non autosufficienti.

L’INPS al Salone del Libro 2024

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L’INPS al Salone del Libro 2024

Donne, inclusione e sociale: i temi della partecipazione dell’Istituto per rilanciare lo stretto rapporto tra cultura e welfare.

Pubblicazione: 7 maggio 2024

Anche quest’anno l’INPS sarà presente al Salone internazionale del Libro di Torino, con uno stand, in condivisione con l’INAIL, e tante iniziative per favorire il dialogo e la partecipazione con i cittadini e i partner del territorio.

La partecipazione al Salone, curata dalla Comunicazione INPS in collaborazione con la Direzione regionale del Piemonte, è un appuntamento fisso che rappresenta un’occasione per parlare anche con i giovani, per informarli sui diritti futuri, sull’importanza della conoscenza del mondo previdenziale e del lavoro in regola, mettendo in evidenza tutte le opportunità che l’Istituto offre anche in ambito formativo.

Di seguito le iniziative dell’Istituto.

10 maggio 2024

  • alle 10:30, focus sulla violenza di genere e politiche aziendali in tema di parità e inclusione;
  • dalle 16:00, la premiazione VI edizione concorso nazionale letterario INPS di narrativa, poesia e fumettistica A. Ferraro. L’evento, ormai ricorrente in occasione del Salone del Libro, è destinato a riconoscere i talenti creativi e letterari presenti fra i dipendenti dell’Istituto.

11 maggio 2024

  • alle 11:00, la presentazione del volume 20 opere per 20 regioni – Piemonte. L’INPS valorizza il suo patrimonio artistico e lo mette a disposizione di tutti. Presentazione del volume del Piemonte che illustra il patrimonio artistico delle sedi INPS della Regione.

Con la partecipazione al Salone del Libro, l’INPS vuole soddisfare le esigenze informative di ogni cittadino, ma soprattutto creare un luogo di incontro e di dialogo con la società, dando valore alla conoscenza del mondo previdenziale e agli approfondimenti relativi al welfare.

Programma (pdf 232KB)

Inps, adesso cambia tutto. “Le pensioni in una app come quella della banca”

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Inps, via all’era Gabriele Fava: “Seguiremo il cittadino lungo tutto il ciclo di vita”

L’Inps ha da poco un nuovo presidente, si tratta di Gabriele Fava, la nomina ufficiale è arrivata lo scorso 18 aprile, ma è operativo solo da quattro giorni. Nonostante questo, Fava sembra avere già le idee molto chiare sul futuro dell’Istituto che dirige: “L’Inps – dice ad un evento organizzato da Repubblica – oggi funziona e i suoi conti sono sostenibili. Ma vorrei portare l’Istituto vicino a tutti, semplificando le procedure e il sito che deve essere intuitivo e facile. Gli algoritmi dell’intelligenza artificiale ci aiuteranno a rendere i dati sempre più certi. Vogliamo passare da un welfare difensivo a un welfare generativo“. Un punto importante per Fava: “Significa seguire il cittadino lungo tutto il ciclo di vita, tra politiche passive e attive”.

Leggi anche: Pensioni maggio 2024, aumenti in arrivo: ecco chi ci guadagna

Per questo Fava annuncia una rivoluzione. “Istituiremo – prosegue il neo presidente a Repubblica – una App per le pensioni come quella della banca. Una smart tv con le informazioni pensionistiche per gli anziani. E ancora, un tour in scuole e università per spiegare ai giovani perché il futuro previdenziale conta. E ci sarà anche un portale per la disabilità. Sarà un Inps al servizio dei cittadini: fruibile, veloce, affidabile. Neanche io – prosegue Fava – quando ho iniziato a lavorare pensavo alla pensione. Ma ho due figli e mi preoccupo del loro futuro e di quello di tutti i giovani. L’educazione previdenziale è fondamentale, occorre maturare presto una consapevolezza, prima che sia tardi“.

 

Santa Flavia Domitilla

 

Santa Flavia Domitilla


Santa Flavia Domitilla

autore: Cristoforo Roncalli anno: 1598-1599 titolo: I santi Domitilla, Nereo e Achilleo luogo: Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo, Celio, Roma
Nome: Santa Flavia Domitilla
Titolo: Martire
Nome di battesimo: Flavia Domitilla
Nascita: I Secolo, Roma
Morte: I Secolo, Isola di Ponza
Ricorrenza: 7 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Nel fitto groviglio delle vicende storiche dell’antica Roma, emerge la figura luminosa di Santa Flavia Domitilla, donna di straordinaria fede e coraggio. La tradizione ci tramanda la sua storia, intrecciata con gli eventi tumultuosi dell’Impero Romano e segnata dalla sua devozione al Vangelo di Gesù Cristo.

Nata da illustri natali, Flavia Domitilla era nipote dell’imperatore Domiziano e figlia di Plautilla, una cristiana che, sin dall’infanzia, la introdusse alla pratica del Vangelo. Fin da giovane, Domitilla sentì il richiamo a consacrarsi completamente al Signore, e intorno all’anno 91 prese il velo di vergine consacrata dalle mani di Papa Clemente, dedicando la sua vita al servizio di Dio.

Tuttavia, la sua scelta di vita non passò inosservata agli occhi di Aureliano, figlio di un console romano, che rimase affascinato dalla sua bellezza. Ignaro delle sue convinzioni cristiane, le chiese la mano in sposa, ma di fronte al rifiuto di Domitilla, il giovane non si arrese. Infervorato dall’orgoglio pagano, iniziò a perseguitarla, spingendo persino l’imperatore a esiliarla sull’isola di Ponza con l’accusa di “giudaismo”, termine con cui i Romani indicavano i primi cristiani.

Lontana dalla sua terra natale, Domitilla si stabilì in una grotta ai piedi di un piccolo colle, oggi sede della Chiesa parrocchiale di Ponza. Seguita dai suoi compagni convertitisi al cristianesimo, Nereo, Achilleo e Teodora, durante il suo esilio forzato si distinse per la sua carità e le sue penitenze, attirando l’attenzione di molte ragazze locali desiderose di conoscere la fede in Gesù Cristo.

Finalmente portata a Terracina, Domitilla confessò nuovamente la fede in Cristo e sotto l’imperatore Traiano, poiché dimostrò sempre maggiore costanza, per ordine del giudice la sua dimora fu incendiata insieme a lei e le sue sorelle di latte, le vergini Theodora e Euphrosyna, concluse il corso del suo glorioso martirio il 7 maggio.

Le loro spoglie, inizialmente deposte nel cimitero locale, furono poi traslate a Roma nel XVI secolo, per volere di Papa Clemente VIII, nella chiesa dei Santi Martiri Nereo ed Achilleo, dove ancora oggi sono venerate e custodite con devozione.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma, commemorazione di santa Domitilla, martire, che, nipote del console Flavio Clemente, accusata durante la persecuzione di Domiziano di aver rinnegato gli dèi pagani, per la sua testimonianza di fede in Cristo fu deportata insieme ad alcuni altri nell’isola di Ponza, dove consumò un lungo martirio.

ICONOGRAFIA

Santa Flavia Domitilla

titolo Santa Flavia Domitilla
autore Scuola umbra anno sec. XV

Nell’iconografia santa Flavia Domitilla viene rappresentata quasi sempre con i capelli biondi, dai quali deriverebbe il nome Flavia, ma anche con una palma tra le mani. Non ci sono città delle quali è patrona ma sicuramente nel Lazio il suo culto è particolarmente sentito.

Flavia Domitilla van Terracina, Nereus en Achilleus

titolo Flavia Domitilla van Terracina, Nereus en Achilleus
autore Pieter Paul Rubens anno 1608

Il più delle volte Flavia è raffigurata con i Santi Nereo e Achilleo che nel V secolo, racconta una leggenda che legò la vita di Flavia a quella dei martiri Nereo e Achilleo, l’avrebbero convertita alla fede cristiana. Sicuramente il più certo legame che hanno con lei è l’essere sepolti nelle catacombe situate sulla via Ardeatina, che prendono il suo nome.

Pensione anticipata Opzione donna 2024

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Pensione anticipata Opzione donna 2024

I requisiti per la domanda e la decorrenza del trattamento nella circolare INPS 3 maggio 2024 n. 59.

Pubblicazione: 6 maggio 2024

Con la circolare INPS 3 maggio 2024, n. 59 l’Istituto fornisce i requisiti e le condizioni per l’accesso alla pensione anticipata Opzione donna 2024.

L’accesso è consentito alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2023, abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni.

Il requisito anagrafico di 61 anni è ridotto di un anno per ciascun figlio, nel limite massimo di due anni.

Restano confermati anche nel 2024 gli altri requisiti già previsti dalla legge n. 197/2022 (Finanziaria 2023).

Al momento della presentazione della domanda la lavoratrice deve infatti trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • svolgere assistenza da almeno sei mesi al coniuge o a un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni d’età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • soffrire una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
  • essere lavoratrice licenziata o dipendente da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa.

Le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi, possono accedere con 59 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023, a prescindere dal numero di figli.

La circolare specifica, inoltre, che la decorrenza del trattamento pensionistico non può essere anteriore al:

  • 1° febbraio 2024 per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO);
  • 2 gennaio 2024 per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della stessa.

La domanda di pensione anticipata può essere presentata secondo le consuete modalità (messaggio 1° febbraio 2024, n. 454 e circolare 6 marzo 2023, n. 25 – par.4).

Circolare numero 59 del 03-05-2024

Dettaglio

Articolo 1, comma 138, della legge 30 dicembre 2023, n. 213. Pensione anticipata c.d. opzione donna. Modifiche all’articolo 16, comma 1-bis, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26

INDICE

 

1.  Premessa

2.  Requisiti e condizioni per l’accesso alla pensione anticipata c.d. opzione donna

3.  Decorrenza del trattamento pensionistico e domanda di pensione

 

 

 

1. Premessa

 

Nel Supplemento Ordinario n. 40/L della Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023, è stata pubblicata la legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026” (di seguito, legge di Bilancio 2024).

 

L’articolo 1, comma 138, della citata legge prevede che: “All’articolo 16 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, sono apportate le seguenti modificazioni:

 

a) al comma 1-bis:

1) all’alinea, le parole «31 dicembre 2022» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2023» e la parola: «sessanta» è sostituita dalla seguente: «sessantuno»;

2) alla lettera c), la parola «sessanta» è sostituita dalla seguente: «sessantuno»;

b) al comma 3, le parole: «28 febbraio 2023» sono sostituite dalle seguenti: «28 febbraio 2024».

 

Con la presente circolare, condivisa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, si forniscono istruzioni applicative relative alla disposizione in esame.

Per quanto non diversamente previsto, si fa rinvio alle istruzioni diramate con la circolare n. 25 del 6 marzo 2023.

 

 

2. Requisiti e condizioni per l’accesso alla pensione anticipata c.d. opzione donna

L’articolo 1, comma 138, della legge di Bilancio 2024 estende il diritto alla pensione anticipata c.d. opzione donna, di cui all’articolo 16, comma 1-bis, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, alle lavoratrici che maturano i prescritti requisiti entro il 31 dicembre 2023.

 

In particolare, possono accedere alla pensione anticipata c.d. opzione donna le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2023, abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni e che, alla data della domanda, si trovino in una delle condizioni indicate nella medesima norma.

In merito, si rammenta che, ai fini del perfezionamento del requisito contributivo, sono utili anche i periodi assicurativi maturati all’estero in Paesi ai quali si applica la regolamentazione dell’Unione europea in materia di sicurezza sociale (Stati dell’UE, Svizzera e Paesi SEE) e in Paesi legati all’Italia da convenzioni bilaterali di sicurezza sociale, rispettando il minimale di contribuzione per l’accesso alla totalizzazione internazionale previsto dalla normativa comunitaria (52 settimane) o dalle singole convenzioni bilaterali. Possono essere totalizzati, inoltre, anche i periodi maturati nel Regno Unito sia antecedentemente che successivamente alla data del 31 dicembre 2020 (cfr. la circolare n. 53 del 6 aprile 2021).

 

Il requisito anagrafico di 61 anni è ridotto di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.

Per le lavoratrici di cui alla lettera c) del comma 1-bis del citato articolo 16 (cfr. la successiva lettera c) del presente paragrafo), la riduzione massima di due anni del requisito anagrafico si applica anche in assenza di figli.

Al requisito anagrafico richiesto per l’accesso al pensionamento in esame non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita di cui all’articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

 

La pensione anticipata c.d. opzione donna è liquidata secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 180.

Le lavoratrici, in possesso dei prescritti requisiti anagrafico e contributivo, possono accedere alla pensione anticipata c.d. opzione donna ove si trovino in una delle seguenti condizioni:

a) assistono, alla data di presentazione della domanda di pensione e da almeno sei mesi, il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti oppure siano deceduti o mancanti (cfr. il paragrafo 2.1 della circolare n. 25 del 2023);

 

b) hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;

c) sono lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Le condizioni sopra specificate, anche con riferimento al personale appartenente al comparto scuola o a quello dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), devono sussistere alla data di presentazione della domanda di pensione e non devono essere oggetto di ulteriore verifica alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico, fermo restando quanto precisato al successivo paragrafo 3.

Con riferimento alla condizione di cui alla precedente lettera c) si evidenzia che, per le lavoratrici che perfezionano i requisiti richiesti nel corso dell’anno 2023, il tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale deve risultare attivo al 1° gennaio 2024, data di entrata in vigore della norma, o risultare attivato in data successiva.

 

Al riguardo, si rammenta che:

 

  • per le lavoratrici dipendenti è necessario che il tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale risulti attivo al momento della presentazione della domanda di pensione;
  • per le lavoratrici licenziate occorre che il licenziamento sia stato intimato nel periodo compreso tra la data di apertura e di chiusura del tavolo e che le stesse non abbiano ripreso attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato successivamente al licenziamento.

Ai fini dell’accertamento della sussistenza della condizione di cui alla lettera c) in commento, le Strutture territoriali dell’Istituto devono consultare i dati relativi alle imprese di riferimento, con particolare riguardo alle date di apertura e di chiusura dei relativi tavoli di confronto, sul sito web del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nella sezione “Crisi d’impresa”.

 

 

3. Decorrenza del trattamento pensionistico e domanda di pensione

 

Come precisato nella circolare n. 25 del 2023, alla pensione anticipata c.d. opzione donna si applicano le disposizioni in materia di decorrenza previste dall’articolo 12, comma 2, del decreto-legge n. 78 del 2010 (c.d. finestra mobile).

Pertanto, le lavoratrici dipendenti e autonome, al perfezionamento dei requisiti anagrafico e contributivo richiesti dalla norma, conseguono la pensione decorsi:

a) dodici mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;

b) diciotto mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle Gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

La decorrenza del trattamento pensionistico non può essere, comunque, anteriore al 1° febbraio 2024, per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme sostitutive della medesima, e al 2 gennaio 2024, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della medesima.

Con riferimento alla decorrenza del trattamento pensionistico per le lavoratrici del comparto scuola e AFAM trovano applicazione le disposizioni di cui all’articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449. Pertanto, al ricorrere dei prescritti requisiti e condizioni, le lavoratrici a tempo indeterminato possono conseguire il trattamento pensionistico rispettivamente a decorrere dal 1° settembre 2024 e dal 1° novembre 2024.

Il trattamento pensionistico in esame può essere conseguito anche successivamente alla prima decorrenza utile, fermo restando la maturazione dei requisiti anagrafico e contributivo entro il 31 dicembre 2023 e la sussistenza delle condizioni richieste alla data di presentazione della domanda.

 

Le domande di pensione sono state aggiornate e devono essere presentate con le consuete modalità (cfr. il messaggio n. 454 del 1° febbraio 2024 e il paragrafo 4 della circolare n. 25 del 2023).

 

Il Direttore Generale
Valeria Vittimberga

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Venerdì scorso l’Inps ha diffuso una circolare che fornisce dei chiarimenti importanti su Opzione donna. I requisiti per questo accesso anticipato alla pensione sono ben noti, anche perché sono stati resi più “stretti” dall’ultima Legge di bilancio. L’Inps specifica, però, che per raggiungere il requisito contributivo di 35 anni possono essere utilizzati anche i periodi assicurativi maturati all’estero (purché esistano convenzioni bilaterali con l’Italia o si applichi la regolamentazione Ue sulla sicurezza sociale). È importante però rispettare il minimale di contribuzione previsto dalle norme comunitarie o dalle singole convenzioni bilaterali. L’Inps fornisce anche un chiarimento importante circa il requisito di appartenere a un’impresa in stato di crisi.

 

LE INCOGNITE SULLA PROROGA

Infatti, il tavolo di confronto per la gestione della crisi deve risultare attivo alla data del 1° gennaio 2024 oppure essere stato attivato in data successiva. Non si prevedono molti accessi alla quiescenza tramite Opzione donna quest’anno e tra l’altro non è chiaro se questa misura riservata alle lavoratrici verrà rinnovata per il 2025. A dire il vero si tratta di una misura, nella formula attuale, di costo molto limitato per le casse pubbliche, quindi potrebbe anche essere confermata senza molti sforzi. Tuttavia la situazione dei conti pubblici non è rosea e dunque si potrebbe anche decidere di cancellare Opzione donna, come altre forme di pensionamento anticipato per vararne una nuova. A tal proposito si attende l’illustrazione del progetto di Massimo Garavaglia per superare la Legge Fornero già dal 2025.

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