CCNL Commercio DMO: sottostritta l’ipotesi di accordo
CCNL Commercio DMO: sottostritta l’ipotesi di accordo
Federdistribuzione e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno sottoscritto, in data 23 aprile 2024, il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro della Distribuzione Moderna Organizzata.
Dopo un confronto costruttivo tra le Parti, si è concluso il percorso negoziale con un accordo che dimostra attenzione ai lavoratori del settore e che accoglie le esigenze di sostenibilità delle imprese del retail moderno.
Sul piano economico, l’intesa prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro al IV livello. A copertura del periodo di carenza contrattuale si prevede altresì la corresponsione di una una tantum di 350 euro, suddivisa in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.
Dal punto di vista normativo, sono diverse le tematiche affrontate: dalla lotta alla violenza di genere al graduale innalzamento dell’orario minimo dei lavoratori part-time come ulteriore risposta al lavoro “disagiato”, dall’estensione delle opportunità occupazionali per i giovani nel weekend al rafforzamento delle misure di conciliazione vita-lavoro. Viene poi aggiornata la classificazione del personale con l’impegno delle parti ad un confronto attivo e costante per valorizzare ulteriormente i ruoli e le professionalità distintive del settore
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il Fatto Qotidiano
il manifesto
San Ciriaco di Gerusalemme
San Ciriaco di Gerusalemme
Si può anzi dire che la chiesa di San Ciriaco, larga di fianchi e acuta di facciata, con il portale denso d’ombra nello sfascio della luce marina, non soltanto è il monumento più insigne di Ancona, ma anche l’inconfondibile punto di riferimento della città a forma di ancora.
Di quell’ancora, San Ciriaco costituisce il simbolico anello, che unisce mare, terra e cielo. La chiesa alta sul colle, è sempre stata, infatti, il visibile fulcro della vita spirituale e anche civile della città. L’immagine di San Ciriaco, poi è stata impressa sulle monete anconetane e ripetuta nelle opere degli artisti, così come il nome di San Ciriaco è stato incluso nei pubblici decreti cittadini e ripetuto nelle preghiere dei fedeli.
Ciriaco fu Vescovo di Ancona sulla metà del IV secolo: il suo episcopato coincise con il più fortunato affermarsi dei Cristianesimo in quella regione, dopo la stretta della persecuzione e nel clima della pace costantiniana.
Le notizie sul conto dei Vescovo di Ancona sono quasi tutte leggendarie, ma secondo la tradizione la gloria di San Ciriaco sarebbe cominciata ancor prima della sua esaltazione alla cattedra anconetana. Egli infatti avrebbe fornito a Sant’Elena le indicazioni necessarie per rintracciare, sul Calvario, nel fon-do di una cisterna, i resti delle tre croci innalzate il Venerdì della Passione. Anzi, secondo un antico storico, il nome stesso di Ciriaco che invece è di origine greca e significa « signorile » deriverebbe dalle parole latine quaerenda crux, cioè « ricerca della Croce ».
Con il ritrovamento della Croce, il giovane palestinese si sarebbe convertito al Cristianesimo, e spinto dal fuoco della vocazione apostolica si sarebbe messo a predicare tra i connazionali. Il suo zelo e i molti successi lo costrinsero ad abbandonare la Palestina. Così il convertito di Gerusalemme sarebbe approdato, dal mare, nella città guardata dal Cònero.
Ad Ancona, Ciriaco fu Vescovo carico di meriti, e nel suo lungo episcopato la fede cristiana mutò profondamente il volto della città adriatica e la vita di quella popolazione pacifica, attiva e devota.
Sempre secondo la tradizione, egli sarebbe ritornato, da vecchio, a Gerusalemme, pellegrino nei luoghi della sua gioventù e della vita dei Signore. Qui, la spada dei giustizieri di Giuliano l’Apostata avrebbe interrotto il suo viaggio, facendolo rinascere alla Grazia dove era nato al mondo.
Le sue reliquie tornarono però ad Ancona, e furono poste al sicuro, sul Guasco, nell’aereo anello dell’ancora formata dalla città adagiata tra mare e monte. E qui ancora riposano, in un’urna d’argento, sotto le volte della bellissima cattedrale che dal Patrono della città ha preso il nome, rendendolo illustre anche nell’arte e nella storia.
MARTIROLOGIO ROMANO. In Palestina, san Ciriaco, anacoreta, che per circa novant’anni condusse una vita di grande austerità in spelonche e fu modello degli anacoreti e difensore della verità della fede contro gli errori degli origenisti.
Congedo di paternità obbligatorio
Dipendenti privati- Dipendenti pubblici
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Pubblicazione: 8 agosto 2022 Ultimo aggiornamento: 4 marzo 2024
Cos’è
È un congedo obbligatorio di dieci giorni (art. 27-bis, T.U. maternità/paternità, d.lgs. 151/2001) finalizzato a una più equa ripartizione della responsabilità genitoriale e a un’instaurazione precoce del legame tra padre e figlio.
A chi è rivolto
I destinatari sono i padri lavoratori dipendenti, privati e pubblici, anche adottivi e affidatari.
Come funziona
DECORRENZA E DURATA
È possibile fruire del congedo obbligatorio della durata di dieci giorni lavorativi:
- due mesi prima la data presunta del parto fino ai cinque mesi successivi alla nascita (o dall’ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni nazionali/internazionali oppure dall’affidamento o dal collocamento temporaneo);
- durante il congedo di maternità della madre lavoratrice.
Domanda
REQUISITI
Il padre deve essere titolare di un rapporto di lavoro dipendente.
QUANDO FARE DOMANDA
Il padre deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro i giorni in cui intende fruire del congedo, almeno cinque giorni prima, dove possibile in relazione all’evento nascita, sulla base della data presunta del parto, fatte salve le condizioni di miglior favore previste dalla contrattazione collettiva.
Tempi di lavorazione del provvedimento
Il termine per la definizione del provvedimento è stato fissato in 55 giorni dal Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi adottato dall’INPS ai sensi dell’art. 2 della legge n. 241/1990.
Nella tabella allegata al Regolamento sono riportati sia i termini di definizione dei provvedimenti stabiliti dall’Istituto superiori a quello di norma di 30 giorni, che l’indicazione del relativo responsabile.
il manifesto
Congedo parentale: chiarimenti per i datori di lavoro
Pubblicazione: 3 maggio 2024
Con il messaggio 26 aprile 2024, n. 1629 l’Istituto fornisce chiarimenti ai datori di lavoro in merito alla gestione degli arretrati connessi all’elevazione dell’indennità di congedo parentale, per i lavoratori dipendenti, come stabilito dalla legge di bilancio 2024.
I datori di lavoro che hanno già elaborato le buste paga di aprile 2024, con l’indicazione del congedo parentale in misura ordinaria (30%), possono conguagliare la prestazione con integrazione all’80% sui flussi di maggio e giugno 2024.
Nel messaggio sono indicate le modalità operative del conguaglio.
San Filippo e Giacomo
Santi Filippo e Giacomo
Monterotondo, Giussano, Frascati, Cornaredo, Carovigno, Lanuvio, Gavardo, Castelleone, Laveno-Mombello, Sandrigo >>> altri comuni
S. Filippo, nativo di Betsaida, era un uomo giusto e spesso consultava le Scritture per conoscere quando si sarebbe avverata la promessa del futuro Liberatore atteso da tutte le genti. Un giorno andò a lui Natanaele, e Filippo disse lui: « Abbiamo visto il Messia ».
Filippo felice, ne andò in cerca e lo incontrò mentre tornava dal Giordano. Gesù appena lo vide gli mosse il suo dolce invito: « Vieni e seguimi », e Filippo lo segui con amore ardente.
Egli viene ricordato nel Vangelo per la sua domanda rivolta al Salvatore là nel deserto prima che il Messia operasse il miracolo della moltiplicazione dei pani: « Dove troveremo sufficiente pane per sfamare tanta moltitudine? ».
Ricevuto lo Spirito Santo portò il Vangelo nella Scizia ove fondò una comunità di ferventi cristiani. Quindi per divina chiamata passò in Frigia, ove per le numerose conversioni eccitò l’odio degli idolatri, i quali lo maltrattarono e lo crocifissero. S. Filippo aveva allora ottantaquattro anni di età. Le sue reliquie furono poi trasportate a Roma… approfondimento
S. Giacomo. Figlio di Alleo e di Maria, parente della Madonna, viene detto il minore per distinguerlo dall’altro Apostolo dello stesso nome. Egli fin dai primi anni, dice il Breviario, non bevve mai vino, si astenne dalla carne ed osservò il voto e gli obblighi del nazareato. A lui solo era permesso di entrare nel Santo dei Santi. Portava vesti di lino e l’assiduità nella preghiera gli aveva fatto divenire i ginocchi duri come la pelle d’un cammello. Chiamato alla sequela di Gesù fu perseverante nella vocazione e seguì in tutta la sua vita il Messia.
Ricevuto lo Spirito Santo rimase vescovo di Gerusalemme. Quivi egli fondò una comunità di cristiani i quali con l’esempio della loro virtù attirarono ogni giorno nuovi proseliti.
S. Giacomo fu uno dei principali Apostoli che parteciparono al Concilio di Gerusalemme e crebbe a tanta santità di vita da essere soprannominato il Giusto.
Governò la sua Chiesa per circa trent’anni, operandovi numerose conversioni, per la qual cosa fu fatto segno all’odio degli Ebrei i quali lo assalirono mentre stava pregando nel tempio, e trascinatolo sulla terrazza lo precipitarono al suolo. Egli non morì in quella caduta, anzi inginocchiatosi invocava perdono ai suoi persecutori, quando un colpo di mazza gli spaccò il cranio. Aveva 96 anni di età. Lasciò come monumento sempiterno la Lettera Cattolica, nella quale è celebre il sue detto: « La fede senza le opere è morta ». approfondimento
La festa dei Ss. Filippo e Giacomo un tempo il 1° maggio data dal VII-VIII secolo; essa non ricorda il giorno della loro morte sul quale regna ancora molta incertezza ma quello della dedicazione della basilica eretta a Roma nel IV secolo in onore dei due Apostoli e che oggi porta il titolo generico dei Ss. Apostoli. In essa si conservano i corpi dei due gloriosi santi.
PRATICA. A ciascuno il Signore ha tracciato una via. Impariamo da questi due Apostoli ad essere fedel e costanti nello stato di vita in cui il Signore ci ha posti.
PREGHIERA. Dio, che ci allieti con l’annuale solennità dei tuoi Apostoli Filippo e Giacomo, dehl fa’ che mentre ci rallegriamo dei loro meriti, siamo insiemi ammaestrati dai loro esempi.
MARTIROLOGIO ROMANO. Festa dei santi Filippo e Giacomo, Apostoli. Filippo, nato a Betsaida come Pietro e Andrea e divenuto discepolo di Giovanni Battista, fu chiamato dal Signore perché lo seguisse; Giacomo, figlio di Alfeo, detto il Giusto, ritenuto dai Latini fratello del Signore, resse per primo la Chiesa di Gerusalemme e, durante la controversia sulla circoncisione, aderì alla proposta di Pietro di non imporre quell’antico giogo ai discepoli convertiti dal paganesimo, coronando, infine, il suo apostolato con il martirio.
PROVERBIO. Se piove per San Giacomo e Filippo, il povero non ha bisogno del ricco
Alcune dedicazioni a Santi Filippo e Giacomo
Basilica minoreNel cuore della maestosa Roma si erge la Basilica dei Santi Apostoli, un gioiello intriso di storia millenaria e arte senza tempo. Fondato nel IV secolo…
Chiesa monumentaleNel cuore del centro storico di Sorrento, sorge l’attuale Cattedrale, frutto di numerosi rifacimenti e restauri. Una primitiva Cattedrale, risalente almeno…
Domande Frequenti
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Quando si festeggiano i Santi Filippo e Giacomo?
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Di quali comuni sono patroni i Santi Filippo e Giacomo?
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Martiri di LambesaMariano e Giacomo, martiri della Numidia in Africa del Nord, sono di particolare interesse perché i documenti che descrivono la loro morte sono autentici…
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VescovoGiacomo, monaco siriano, diventò primo vescovo di Nisibi in Mesopotamia nel 308 circa, e S. Efrem (9 giu.), suo discepolo, ci racconta quanto fosse importante…
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Oggi 3 maggio si venera:
ApostoliS. Filippo, nativo di Betsaida, era un uomo giusto e spesso consultava le Scritture per conoscere quando si sarebbe avverata la promessa del futuro Liberatore atteso da tutte le genti. Un giorno andò…
Domani 4 maggio si venera:
Vescovo e martireIl nome di San Ciriaco è noto anche a chi ignora tutto sul conto di questo personaggio, grazie alla bellissima chiesa romanica che domina la città adriatica di Ancona dall’alto del colle roccioso del Guasco…
Oggi 3 maggio nasceva:
AdolescenteCarlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano, milanesi provvisoriamente in città per lavoro. Carlo fin da piccolo manifesta un’indole particolarmente devota tanto che…
Oggi 3 maggio si recita la novena a:
I. Per quella costante fedeltà con cui voi, o glorioso s. Giobbe, serviste sempre al vero Dio, malgrado le massime e gli esempi dei popoli infedelì tra cui la Provvidenza dispose che conduceste la vostra…
Prima di cominciare la Novena, pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitarla insieme con noi. O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti allorché…
I. Amabilissimo Gesù, che non ascendeste al Cielo se non dopo aver compiuta la vostra missione sopra la terra, fateci grazia di non essere chiamati al vostro tribunale se non dopo aver perfettamente…
Piattaforma gestita da Google. Conforme al TCF di IAB. ID CMP: 300
Enhancing opportunities by design: Exploring people’s views of what should be done to fight inequality
.Enhancing opportunities by design: Exploring people’s views of what should be done to fight inequality
Segnalazione da Direzione Contrattazione 1
Lo studio pubblicato dall’OCSE ed intitolato “Enhancing opportunities by design: Exploring people’s views of what should be done to fight inequality“ presenta approfondimenti politici e statistici sulla misurazione del benessere, dell’inclusività, della sostenibilità e delle pari opportunità. Questo Policy Insights esplora le politiche e le misure più comunemente utilizzate al fine di ridurre la disuguaglianza e migliorare le pari opportunità per tutti. L’analisi rivela che, nonostante la preoccupazione condivisa sulle disuguaglianze e sulle opportunità limitate, le opinioni sulle possibili soluzioni divergono. Nei paesi OCSE esaminati vi è un forte sostegno sia alle politiche volte a promuovere le pari opportunità, come migliorare la parità di accesso all’istruzione (46%), sia alle azioni che limitano direttamente le disparità di mercato, come l’introduzione o il rafforzamento del salario minimo (52%). Al contrario, le misure redistributive, come l’aumento delle tasse sui redditi più alti o l’espansione dei benefici per le famiglie a basso reddito, ricevono un livello di sostegno più moderato, senza mai superare il 40%. La grande maggioranza degli intervistati ritiene, inoltre, che il settore privato possa svolgere un ruolo significativo offrendo salari equi, affrontando le disuguaglianze salariali, creando posti di lavoro nel paese e investendo nella forza lavoro. Infine, se da un lato gli intervistati esprimono un maggiore sostegno alle misure volte a migliorare le dotazioni che le persone apportano al mercato del lavoro, come l’istruzione e le competenze, dall’altro sottolineano l’importanza di misure incentrate sul funzionamento di un corretto mercato del lavoro, attraverso il rafforzamento del ruolo della contrattazione collettiva. Essa può, infatti, ridurre in modo efficace la disparità salariale a livello aziendale, settoriale o industriale e può contribuire a ridurre il divario salariale di genere.
Retribuzioni contrattuali – I trimestre 2024
Retribuzioni contrattuali – I trimestre 2024
Segnalazione da UO Studi e analisi compatibilità
Alla fine di marzo 2024, i 39 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 65,1% dei dipendenti – circa 8,5 milioni – e corrispondono al 64,5% del monte retributivo complessivo. Nel corso del primo trimestre 2024 sono stati recepiti 4 contratti: studi professionali, alimentari, commercio e servizi socio assistenziali-cooperative sociali. I contratti che a fine marzo 2024 sono in attesa di rinnovo sono 36 e coinvolgono circa 4,6 milioni di dipendenti, il 34,9% del totale. La retribuzione oraria media nel periodo gennaio-marzo 2024 è cresciuta del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a marzo 2024 segna un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 3,0% rispetto a marzo 2023; l’aumento tendenziale è stato del 4,7% per i dipendenti dell’industria, del 2,6% per quelli dei servizi privati e dell’1,6% per i lavoratori della pubblica amministrazione. I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono: legno, carta e stampa (+8,5%), credito e assicurazioni (+7,1%) e settore metalmeccanico (+6,1%). L’incremento è invece nullo per farmacie private, pubblici esercizi e alberghi, telecomunicazioni, ministeri, forze dell’ordine, forze armate e attività dei vigili del fuoco. Contestualmente viene diffusa anche la Nota Informativa sugli indici delle retribuzioni contrattuali nella nuova base dicembre 2021 (la base precedentemente utilizzata era dicembre 2015).