Archivi giornalieri: 2 luglio 2024

Circolari, Messaggi e Normativa

Circolari, Messaggi e Normativa

 

 

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Oggetto
Numero
Data Pubblicazione
Articolo 1, comma 294, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di Bilancio 2023). Esonero per le assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, di beneficiari del reddito di cittadinanza. Indicazioni operative. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti Circolare
75
28/06/2024
Esonero parziale dei contributi previdenziali previsto dall’articolo 1, commi da 20 a 22-bis, della legge 30 dicembre 2020, n. 178. Comunicazione esiti controlli Messaggio
2406
27/06/2024
Operazione Poseidone. Obbligo di iscrizione alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, per i titolari di reddito da arti e professioni, il cui esercizio è subordinato all’iscrizione ad Albi. Sentenza della Corte Costituzionale n. 55 dell’8 aprile 2024 Messaggio
2403
27/06/2024
Convenzione quadro tra l’INPS e le istituzioni scolastiche per l’attivazione di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) Messaggio
2383
26/06/2024
Contributo aggiuntivo di malattia, pari allo 0,77%, di cui al D.M. 1 febbraio 1957, in relazione al personale adibito a un’attività compresa tra quelle proprie dei pubblici esercizi. Lavoratori intermittenti. Istituzione del nuovo codice tipo lavoratore “IA” Messaggio
2382
26/06/2024
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Piattaforma “OMNIA IS”. Progetto n. 79. Rilascio del nuovo servizio di presentazione della domanda di assegno di integrazione salariale erogato dal Fondo di solidarietà della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige Sudtirol Messaggio
2381
26/06/2024
Assegno di inclusione. Verifica della condizione di svantaggio e di inserimento nei programmi di cura e assistenza. Implementazioni del servizio di validazione delle certificazioni ADI per le Strutture sanitarie Messaggio
2380
26/06/2024
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR). Piattaforma “OMNIA IS”. Progetto n. 79. Rilascio del nuovo servizio di presentazione della domanda di assegno di integrazione salariale erogato dal Fondo di solidarietà del Trentino Messaggio
2368
26/06/2024
Incarichi dirigenziali di livello non generale – Interpello per posto funzione centrale Messaggio
2365
26/06/2024
Corresponsione per l’anno 2024 della somma aggiuntiva (c.d. quattordicesima) di cui all’articolo 5, commi da 1 a 4, del decreto-legge n. 81/2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 127/2007, come modificato dall’articolo 1, comma 187, della legge n. 232/2016 Messaggio
2362
25/06/2024

San Bernardino Realino

 

San Bernardino Realino


Nome: San Bernardino Realino
Titolo: Sacerdote
Nome di battesimo: Bernardino Realino
Nascita: 1 dicembre 1530, Carpi
Morte: 2 luglio 1616, Lecce
Ricorrenza: 2 luglio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
1947, Roma, papa Pio XII
Nacque a Carpi, ridente cittadina del Modenese, nel 1530 da Francesco Realino e da Elisabetta Bellentoni.

La madre si premurò di dare al suo Bernardino una buona educazione. Gli insegnò a recitare il Rosario quand’era ancora piccolo.

Si rivelò un giovane di vivo ingegno e di cuore caritatevole. Studente a Modena fece la prima triste esperienza della corruttela dell’ambiente studentesco. Corse pericolo di livellarsi alla condotta dei più, ma s’accorse in tempo e seppe vincere. Più tardi da Modena passò alla facoltà di medicina nell’università di Bologna. Per assecondare il desiderio di Cloride, la donna da lui amata, interruppe gli studi di medicina per dedicarsi alla giurisprudenza. Alla fine di questo periodo di studi si deve collocare un triste episodio che il Santo non dimenticherà mai. Incontratosi un giorno con un certo Galli, che aveva commesso una ingiustizia troppo aperta a danno dei Realino, ne nacque una discussione animata. Bernardino si sentì bollire il sangue nelle vene e tratta la spada lo colpì alla fronte, senza però ucciderlo.

Nel mondo dei dotti già fin da giovane era salutato come un umanista di gusto e di gran sapere, da meritarsi l’elogio di « raro ingegno in giovanile etade ». Fu un uomo superiore alle cose umane: ben più alti ideali albergavano nella sua mente. Compiuti gli studi e laureatosi in giurisprudenza, fu podestà prima a Felizzano, poi a Cassine e in seguito a Castelleone, dovunque facendosi amare per la sua onestà e carità, amministrando con equanime e paterna giustizia. Negli anni del breve governo a Cassine, a contatto con le strettezze economiche e miserie morali del popolo, ne fu talmente impressionato che giunse a non mangiare e non dormire, fuggendo gli amici, disgustato della vita. Fu allora che maturò in lui la vocazione religiosa. Gli eterni destini dell’uomo si affacciavano insistentemente alla sua considerazione.

A Napoli, la predica di uno zelante gesuita lo colpì profondamente e gli rivelò chiaramente la divina chiamata. Fu la decisione. Chiese di divenire gesuita. L’amor filiale per il vecchio babbo gli fece passare momenti di penosa esitazione. Salì l’altare il 24 maggio del 1567.

Divenuto sacerdote, la fama di santo che andava acquistando a Napoli gli procurava richieste incessanti del ministero sacerdotale che lo teneva occupatissimo. Trasferito a Lecce fu presto riconosciuto dal popolo come sacerdote zelantissimo e pieno di inesauribile carità. Preferiva le classi umili e sofferenti, e si occupò con una estrema pazienza persino degli schiavi turchi addetti alle galere.

Negli anni maturi e nella vecchiaia Bernardino, che fu sempre devotissimo della Madre Divina, conservò nell’amore alla Madonna quell’ingenuità infantile che spiccava come nota particolare della sua pietà. Con Maria e per Maria guadagnò le anime a Dio. Tra i tanti efficaci insegnamenti che dava sulla devozione mariana, diceva che era una vergogna che una donna per bene non trovasse tempo a dire la corona tre volte la settimana ad onore della Madonna. I magistrati di Lecce si recarono un giorno alla Casa dei Gesuiti, per pregare il Santo, ormai vecchio e quasi paralizzato, di accettare l’incarico e l’onore di essere il patrono della loro città in Paradiso. Morì il 2 luglio 1616 alla veneranda età di 86 anni.

PRATICA. – Impariamo a passare per le vicende di questo mondo senza essere vittime del suo spirito.

PHECHIERA. – Concedici, o Dio onnipotente, che dopo aver ammirato i santi esempi di carità, amore e pietà di S. Bernardino, per la sua intercessione siamo vivificati da quella carità, amore e pietà che innalza i cuori fino al cielo, ove speriamo di giungere per la tua misericordia.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Lecce, san Bernardino Realino, sacerdote della Compagnia di Gesù, che rifulse per carità e bontà e, rigettati gli onori mondani, si dedicò alla cura pastorale dei prigionieri e degli infermi e al ministero della parola e della penitenza.