Archivi giornalieri: 22 luglio 2014

Danno biologico

Riviste tabelle danno biologico

Come di prassi, l’Osservatorio sulla giustizia civile di Milano, ha rivisto le tabelle aumentando gli importi per la liquidazione del danno non patrimoniale alla persona, riallineando le cifre al costo della vita tenendo conto dell’aumento certificato dall’Istat nel corso del 2013. L’incremento sarà dunque dello 0,05634%.

La rilevanza delle tabelle milanesi è stata più volte ribadita dalla Corte di Cassazione che ne ha sottolineato l’efficacia come punto di riferimento per l’autorità giudiziaria al momento di tradurre in numeri una fattispecie come quella del danno di natura non patrimoniale.

Dall’1 al 9% di invalidità l’aumento è del 25%;

dal 10 al 34% di invalidità l’aumento è progressivo per punto dal 26 al 50%;

dal 25 al 100% di invalidità l’aumento torna ad essere del 50%.

Rivalutato anche l’importo a favore di ogni genitore per la morte del figlio, tra 163.990 e 327.990 euro.

Tutela salute

Rischi nella produzione di materie plastiche

Nell’ultimo numero della rivista ISL è stato pubblicato un approfondimento dedicato al settore della produzione di materie plastiche. Da questo interessante lavoro riprendiamo alcuni temi di utilità nella nostra attività di tutela.

Le plastiche si classificano in tre tipologie: termoplastica; pastiche termoindurenti; elastomeri. Le termoplastiche sono materiali  che acquistano malleabilità sotto l’azione del calore e si irrigidiscono in seguito a raffreddamento. Il processo di fusione può essere ripetuto più volte a partire da materiali già formati. Alcuni esempi sono rappresentati da; polietilene (pe), polietilene, polistirene, polivinilcloruro (PVC), poliammide (PA), ecc..

Le plastiche termoindurenti meglio note come resine, sono materie plastiche che una volta formate non possono più essere alterate. Le singole macromolecole reticolano formando legami covalenti tridimensionali che conferiscono rigidità alla struttura. La reazione di indurimento avviene per riscaldamento oppure mediante trattamento con radiazione elettromagnetica  (spesso ultravioletta). Vengono utilizzate per mastici, vernici, isolamenti (poliuretani), rivestimenti, ecc. sono destinate principalmente all’ottenimento di stampati aventi resistenze meccaniche molto elevate.

Gli elastomeri che possono essere sia  termoplastici che plastiche termoindurenti sono materiali che possiedono elasticità e rientrano in questa categoria le gomme.

Un problema importante lo riveste l’ambiente di lavoro visto l’alto grado di polverosità, di agenti chimici  nocivi da essa convogliata oppure che si presentano in altra fase, come i fumi e i vapori. Ma tra gli agenti fisici sono da evidenziare anche il rumore (determinato dal funzionamento congiunto delle macchine e delle attrezzature di lavoro durante  il processo produttivo); le vibrazioni (all’utilizzo dei carrelli elevatori semoventi che determinano vibrazioni al corpo intero); le sostanze pericolose (materie prime e additivi oggetto di miscelazione) così come i prodotti di reazione che si formano durante  i processi di lavorazione, in seguito alla loro modificazione termica  ad elevata temperatura.

n° 29 2014 numero newsletter-1.doc

Santa Maria Maddalena (di Magdala)

Santa Maria Maddalena (di Magdala)


Santa Maria Maddalena (di Magdala)

Nome: Santa Maria Maddalena (di Magdala)
Ricorrenza: 22 luglio

Maria, soprannominata Maddalena dal castello di Magdala ove nacque peccò molto nella sua giovinezza, ma illuminata dalla divina grazia pianse i suoi falli e mutò vita. 

Un giorno, appreso che Gesù era entrato in casa di Simone il fariseo, prese un vaso d’unguento prezioso, corse dal Salvatore, si gettò ai suoi piedi, glieli lavò con le sue lacrime, li asciugò coi capelli del suo capo, li baciò, e li unse di balsamo: « Oh, se costui fosse un profeta -pensò in cuor suo il fariseo – certo saprebbe che donna è costei che lo tocca! ». 

Gesù che gli leggeva nel cuore disse : « Simone, ho una cosa da dirti. Un creditore aveva due debitori; uno gli doveva cinquecento denari e l’altro cinquanta. Or non avendo quelli di che pagare, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più? ». « Penso – rispose Simone – colui al quale ha condonato di più ». E Gesù: « Hai risposto bene. Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua, tu non mi hai data acqua per i piedi, ma essa non finisce di bagnarli con le sue lacrime ed asciugarli con i capelli del capo ». E volto a Maddalena le disse: « Donna, molto hai amato e per questo molto ti è perdonato ». Maria si levò assolta, e risorse a nuova vita. Seguì il Maestro nelle peregrinazioni attraverso i villaggi della Giudea e profuse tutte le sue ricchezze per il mantenimento del Collegio Apostolico.

Sul Calvario sfidò l’ira dei nemici di Gesù, assistette alla morte del suo Maestro, e non s’allontanò se non dopo la sepoltura di Lui. Non vide l’ora che trascorresse il sabato, per correre ad imbalsamare con profumi ed aromi il corpo adorabile di Gesù, e fu la prima ad avere la grazia di vederLo risorto. 

La domenica mattina, difatti, sull’albeggiare, Maria corse al sepolcro del Salvatore, ma affacciatasi non vide più nulla. Piena di angoscia, mentre le lacrime cominciavano a scendere, velandole lo sguardo, Maddalena si affacciò e guardò nuovamente: due angeli vestiti di bianco le chiesero: « Donna, perché piangi? ». Ella rispose: «Perché hanno portato via il mio Signore e non so dove l’abbiano messo ». E detto ciò si voltò e vide Gesù in piedi, senza però riconoscerLo. Gesù le disse: « Donna, perché piangi? chi cerchi? ». Ed ella, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: « Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai messo ed io lo
prenderò ». Gesù le rispose: « Maria? ». Maria si voltò ed esclamò: « Rabbunì ! », che in aramaico vuol dire “Maestro Buono”. Le disse Gesù: « Non mi toccare, perché non sono ancora asceso al Padre mio; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: « Ascendo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro ». 

Salito Gesù al cielo, Maria Maddalena fu perseguitata e gettata poi su una vecchia nave senza vela e senza remi, venne abbandonata in balia delle onde, ma miracolosamente approdò a Marsiglia. Scelse per dimora una squallida spelonca e quivi visse per trent’anni in penitenza, preghiera e lacrime, finché il 22 luglio del 66 s’addormentò nel bacio del Signore e volò in cielo per adorarLo in eterno.

PRATICA. Il Signore disse alla Maddalena: « Molto ti è perdonato, perché molto hai amato ». Queste parole divine ispirino anche a noi grande confidenza nella misericordia infinita di Gesù. 

PREGHIERA. Deh! Signore, ci venga in aiuto l’intercessione della beata Maria Maddalena per le cui preghiere.