Newsletter del 19/07/2014
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Archivi giornalieri: 19 luglio 2014
IL Manifesto
Garanzia giovani
Lavoro: Garanzia giovani,129.000 registrati,7.000 posti
Sono 129.322 i ragazzi che si sono registrati al progetto Garanzia Giovani al 17 luglio, 17.695 sono stati già convocati dai servizi per il lavoro e 6.907 hanno già ricevuto il primo colloquio di orientamento. Lo comunica il ministero del Lavoro che segnala come le occasioni di lavoro sono 4.707, per un totale di posti disponibili pari a 6.948.
E’ concentrata al Nord il 57% delle opportunità, il 31% e’ al Centro, l’11% al Sud e l’1% e’ all’estero anche se gli iscritti provengono soprattutto dall’Italia meridionale (in particolare da Sicilia e Campania). Il 78% dei posti riguarda contratti a tempo determinato, il 9% il tempo indeterminato e il 7% tirocini, mentre l’apprendistato pesa per l’1% e le altre tipologie (collaborazioni e lavoro autonomo) per il 5%.
I ragazzi iscritti hanno nel 50% dei casi tra 19 e 24 anni e nel 44% tra 25 e 29, ma c’è anche una quota del 6% che ha meno di 18 anni. Uno su cinque e’ laureato e oltre metà (56%) ha un diploma superiore. Sono tanti, però, anche quelli che hanno un titolo di studio di terza medie o inferiore (23%).
ENPALS
Gestione ex Enpals – Estratti conto solo on line
L’Inps nel messaggio n. 6058/14 comunica che a seguito del passaggio all’Istituto previdenziale delle funzioni attribuite all’Inpdap e all’Enpals, è stato esteso alla Gestione dipendenti pubblici e alla Gestione ex Enpals il programma di telematizzazione dei servizi e, quindi, la presentazione delle richieste tese ad ottenere l’estratto conto certificativo sarà effettuato in via esclusiva attraverso le procedure in via telematica a far data dal 1 agosto 2014.
E, dunque, la presentazione delle domande di estratto conto certificativo potrà essere effettuata
– attraverso il web (servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite Pin);
– attraverso i Patronati;
– attraverso il contac center dell’Istituto (n.verde 803164)
Sant’ Arsenio il Grande
Sant’ Arsenio il Grande
Bianco con candida e lunga barba, alto di statura, nobilissimo daspetto, questo era Sant’Arsenio a novantacinque anni, dopo più di mezzo secolo di vita nel deserto più arido e desolato, quello dello Scete, in Egitto.
Il nobile incedere gli veniva dall’essere romano, di famiglia senatoriale. Nel Palazzo imperiale aveva ricoperto cariche assai alte, e sembra addirittura che Teodosio lavesse scelto come precettore dei propri figli, Arcadio e Onorio, che si divisero poi lImpero paterno. Quando Roma fu conquistata dal Re barbaro Alarico; quando lImpero costruito dai Cesari cominciò a crollare, Arsenio comprese come la sua opera nel mondo fosse inutile. Si sentì chiamato verso un nuovo Impero, che non avrebbe temuto le orde dei barbari. Una voce gli disse: «Fuggi gli uomini, e ti salverai!». Fuggiti gli uomini, Arsenio condusse, nel deserto egiziano, una vita di continua preghiera, quasi sopprimendo il sonno. Al tramonto, volgeva le spalle al sole calante e per tutta la notte, con gli occhi fissi al levante, aspettava laurora del nuovo giorno. Soltanto allora, per brevissimo tempo, si assopiva.
Pregava e piangeva, con gli occhi senza più ciglia, per le lacrime e per lo sforzo di non dormire. Pregava per lImpero caduto, ma anche di più piangeva sull’infelicità del mondo, sulla sorte di tanti infelici, sul sacrificio divino, dimenticato e negletto dagli uomini.
«Beato te, abate Arsenio disse di lui un altro eremita. Tu ti sei pianto in questa vita! Chi non si piange in questa vita, piange eternamente nell’altra».
Il pianto di Sant’Arsenio fu assai lungo: durò per 53 anni, prima del giorno in cui passò, con la morte, alla gioia dellaltra vita. La sua esistenza era stata ladempimento di una preghiera che si legge ancora nel Messale, e che chiede proprio il dono delle lacrime quelle lacrime che la maggioranza degli uomini vorrebbero evitare, perché espressione di sofferenza. Dice: «Dio onnipotente e pieno di dolcezza, che in favore del popolo assetato facesti zampillare dalla roccia una fonte dacqua viva, estrai dal nostro cuore di pietra le lacrime della compunzione, affinché possiamo piangere i nostri peccati, meritando così di esserne perdonati nella Tua misericordia».