Archivi giornalieri: 2 luglio 2014

Istat

Istat, a maggio disoccupazione tra i giovani al 43%

I disoccupati tra i 15-24enni sono 700 mila; aumentano dell’1,6% nell’ultimo mese (+11 mila) e del 10,0% rispetto a dodici mesi prima (+64 mila). L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,7%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua. Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,5%, aumenta di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente ma diminuisce di 1,2 punti nei dodici mesi.

L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari all’11,7% (cioè più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza cresce di 0,2 punti percentuali nell’ultimo mese e di 1,1 punti rispetto allo scorso anno.

Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati o disoccupati), è pari al 43,0%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 4,2 punti nei dodici mesi.

Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono pertanto esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, ad esempio perché impegnati negli studi. Il numero di giovani inattivi è pari a 4 milioni 355 mila, in diminuzione dello 0,9% nel confronto congiunturale (-40 mila) e dello 0,6% su base annua (-28 mila). Il tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni, pari al 72,8%, scende di 0,6 punti percentuali nell”ultimo mese ma rimane stabile nei dodici mesi.

Amianto

Amianto: la dolorosa storia di un’indagine al contrario

Nella nostra realtà, molto più che nel resto del paese, è profondo il dramma sociale causato da una vicenda, quella dell’amianto, tristemente rappresentata da migliaia di lavoratori deceduti, colpiti dalla terribile malattia qual è il mesotelioma pleurico. I dati li abbiamo messi in evidenza da tempo: sono circa 2.500 quelli registrati al RENAM (Registro nazionale dei mesoteliomi) in Liguria; attraverso  alcune elaborazioni abbiamo capito la provenienza lavorativa di queste persone: 134 Ansaldo, 111 exItalsider oggi Ilva, 9 Stoppani, 173 Fincantieri, 72 Riparazioni navali, 76 Culmv, 48 appalti cantieri navali, 139 del settore edile, 10 ex  Amga, 6 Sanac, un centinaio di vittime civili, quasi tutte donne, le mogli e madri che hanno lavato le tute di lavoro dei loro congiunti.

Si tratta peraltro di numeri monitorati per difetto, perché l’osservazione del RENAM si ferma al 2010, in quanto questo organismo è stato man mano provato di risorse, fino a comprometterne le funzioni determinando un grosso arretrato.Eppure i centri operativi regionali (COR) afferenti al RENAM risultano formalizzati con delibere in 18 Regioni, tra cui la Liguria. Ad oggi, tutti insieme registrano oltre 18 mila casi di mesotelioma, di cui 2.500 in Liguria. Nella nostra Regione, nell’ultimo quinquennio degli anni novanta i casi registrati erano ogni anno circa 130, ma negli ultimi 6/7 anni c’è stato un preoccupante aumento con una costante di 180 nuovi casi di mesotelioma ogni anno.  I dati sono ancor più significativi se si considera che la Liguria “pesa” per il 3% della popolazione lavorativa dell’intero paese e concentra il 15% dei casi di mesotelioma registrati. Eppure, nonostante questo, solo e soltanto a Genova è aperta da tempo un’indagine della Procura “al contrario”: non si è indagato, o si è indagato poco, sui responsabili di tante morti, ma si sta indagando tanto e con particolare accanimento su centinaia di lavoratori che hanno solo e sempre lavorato con dignità e professionalità per 35-40 anni nelle fabbriche genovesi e nelle attività portuali, nell’edilizia e dove si sono registrati centinaia di casi di mesotelioma: 359 indagati in Ilva, 947 in Ansaldo, altri 16 in aziende minori.

Per contro, a questa situazione se ne contrappone un’altra altrettanto dolorosa: è quella dei 450 fascicoli contenente le denunce effettuate dai famigliari dei deceduti a causa dal mesotelioma, che da troppo tempo giacciono in Procura  e che probabilmente saranno archiviati. Ma non è tutto, l’indagine della Procura ha condizionato, togliendo ogni filo di lucidità e di razionalità ai dirigenti Inail, nazionale e territoriale, che si sono rifugiati nel “comodo” principio di autotutela, revocando in modo massivo centinaia di certificazioni di esposizioni all’amianto che lo stesso Istituto aveva precedentemente riconosciuto, con il risultato che circa 700 lavoratori che operano quasi tutti in Ansaldo o Ilva, non possono usufruire dei propri diritti e di godere dei benefici della legislazione sull’amianto.

In questi anni abbiamo affrontato situazioni difficilissime, come quando ad esempio, a seguito delle revoche delle certificazioni da parte dell’Inail, l’Inps avviò le revoche delle pensioni. A Genova abbiamo evitato un vero dramma sociale, grazie alla lotta dei pensionati, lavoratori e ai parlamentari liguri; con l’emendamento inserito nella Legge 33 dell’aprile 2009 abbiamo salvaguardato migliaia di pensioni, ma tanti lavoratori hanno comunque sperimentato sulla propria pelle la bruttissima esperienza di vivere per lunghi mesi con la disperazione di non percepire alcun reddito.

Abbiamo avuto decine di incontri con le Istituzioni, la Prefettura, le forze politiche e con i Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, chiedendo con forza una soluzione definitiva a questa vicenda, perché a Genova – e solo e soltanto a Genova – città martoriata dall’esposizione all’amianto, i lavoratori e i pensionati ex esposti sono costretti a vivere con il doppio disagio, con la doppia pena e ansia, la propria esistenza, sapendo di essere soggetti a rischio per l’esposizione professionale e di trovarsi nelle condizioni di indagato.

Non è giustificabile il fatto che in tutta Italia siano stati riconosciuti dall’Inail circa 300 mila casi di esposizione all’amianto su 600 mila richieste e solo quelle rilasciate a Genova vengano messe in discussione perché considerate truffaldine. L’indagine è naturalmente legittima, ma non se ne può subire il condizionamento fino ad offuscare un dato inoppugnabile che nessuno può mettere in discussione: l’amianto nelle nostre fabbriche è stato largamente usato, manipolato, respirato. Le tantissime vittime testimoniano tutto questo. Per questo la vicenda amianto deve essere riconsiderata con una lettura più attenta, oggettiva, coerente con la storia lavorativa delle aziende, dei cicli produttivi, delle relative evoluzioni dell’organizzazione del lavoro e anche quella legate alla terminologia con cui veniva identificati i reparti e delle mansioni, delle continue riclassificazioni e infine dei tanti pareri dei periti nominati dai tribunali e dei dati giurisprudenziali. Non ha più ragione di esistere la disparità di comportamento sia di Inail, che della Procura, riguardo l’Ilva di Taranto e Genova. Si tratta di aziende che hanno avuto lo stesso ciclo produttivo, reparti, mansioni perfettamente identici. A Taranto niente è stato messo in discussione, i riconoscimenti sono stati estesi per analogia anche a mansioni non rientranti negli atti di indirizzo e addirittura le certificazioni, così come prevede la legge, sono state estese fino al 2003.

Il 4 giugno scorso abbiamo incontrato il Ministro del Welfare e delle Politiche attive del Lavoro Giuliano Poletti e anche a lui abbiamo rappresentato la vicenda amianto che interessa la nostra città, gli abbiamo consegnato i dati esponendo le nostre ragioni, chiedendo una soluzione definitiva idonea a restituire i diritti ai lavoratori bloccati nelle fabbriche e ridare serenità e certezze ai pensionati.
Il Ministro si è impegnato a costituire con un atto amministrativo un Organismo Collegiale, un soggetto terzo, da insediare presso l’Inail, in via straordinaria, per far fronte ad una situazione altrettanto straordinaria, che prenda in mano tutta la situazione inerente le revoche effettuate dall’Inail, con il mandato di rivisitarle, senza condizionamenti e con il potere di legittimare la validità delle certificazioni di esposizione all’amianto.
È una proposta nuova, interessante, il Ministro ha garantito tempi rapidi per la sua attuazione, non escludendo, se necessaria, la via legislativa per risolvere i problemi. Naturalmente dobbiamo vigilare sull’impegno e sui tempi, non abbassare la guardia e mantenere viva e forte la mobilitazione.

Il 2 luglio ritorneremo a manifestare in piazza; lo stesso giorno si terranno le prime udienze in Tribunale relative a gruppi di pensionati indagati, tutti ex operai, persone che hanno lavorato una vita in Ansaldo fabbrica pesantemente colpita dal flagello dei mesoteliomi. Non è assolutamente accettabile la rappresentazione della vicenda amianto come una grande truffa, bisogna affermare e riconoscere invece che si tratta di una pagina dolorosa e drammatica, purtroppo non ancora chiusa definitivamente.

Antonio Perziano – Camera del Lavoro Metropolitana di Genova 

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE02/07/2014

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 luglio 2014, n. 14980FISCALE

Tributi – Agevolazioni fiscali – Aree svantaggiate – Ristrutturazione di bene condotto in locazione – Limiti

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 luglio 2014, n. 14981FISCALE

Iva – Rimborso – Impresa fallita – Diritto – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 giugno 2014, n. 13101FISCALE

Tributi erariali diretti – Imposta sul reddito delle persone fisichE (I.R.P.E.F.) (Tributi posteriori alla riforma del 1972) – Redditi di lavoro – Lavoro dipendente – In genere – Fondo di previdenza complementare per il personale di un istituto bancario – Accordo transattivo, con ex dipendente, risolutivo del rapporto inerente al trattamento pensionistico integrativo in godimento – Versamento di una somma forfetaria a saldo e stralcio (cosiddetto zainetto) – Tassazione separata quale reddito da lavoro.

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 giugno 2014, n. 12358LAVORO

Lavoro subordinato – P.A. – Attribuzione di mansioni aggiuntive ma compatibili con la qualifica di appartenenza – Applicabilità dell’art. 52 del d.lgs. 165 del 2001 – Esclusione – Incidenza sulla retribuzione – Limiti e condizioni

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 giugno 2014, n. 12552LAVORO

Previdenza – Assicurazioni sociali – Contributi assicurativi – Sgravi – Presupposti – Pregresso godimento dello sgravio generale – Assunzione successiva al 1 dicembre 1997 a seguito di “turn over” dei lavoratori

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 giugno 2014, n. 12553LAVORO

Lavoro – Retribuzione – Prescrizione – Decorrenza durante il rapporto di lavoro – Presupposti – Stabilità reale – Interposizione ex art. 1 legge 1369 del 1960 (applicabile “ratione temporis”) – Concreta modalità di svolgimento del rapporto

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 giugno 2014, n. 13138FISCALE

Tributi erariali diretti – Accertamento delle imposte sui redditi (tributi posteriori alla riforma del 1972) – Dichiarazione annuale – In genere – Trasmissione della dichiarazione in via telematica – Intermediario – Conferimento di specifico incarico – Necessità

TRIBUNALE

SENTENZA

TRIBUNALE AGRIGENTO – Sentenza 27 maggio 2014, n. 900LAVORO

Amministrazione della scuola – Graduatorie – Servizio militare – Diritto al punteggio – Prestato non in costanza di nomina – Riconoscimento

LEGISLAZIONE

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 26 giugno 2014FISCALE

Approvazione del modello di dichiarazione, con le relative istruzioni, agli effetti dell’imposta municipale propria e del tributo per i servizi indivisibili da utilizzare, a decorrere dall’anno di imposta 2012

PRASSI

INAIL

CIRCOLARE

INAIL – Circolare 01 luglio 2014, n. 32LAVORO

Riduzione contributi agricoli per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Provvedimenti attuativi dell’art. 1, comma 128, legge 147/2013. Misura della riduzione per il 2014 e modalità applicative.

INPS

CIRCOLARE

INPS – Circolare 01 luglio 2014, n. 83LAVORO

Riduzione contributi agricoli per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Provvedimenti attuativi dell’art. 1, comma 128, legge 147/2013. Misura della riduzione per il 2014 e modalità applicative.

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 01 luglio 2014LAVORO

Garanzia Giovani: il Ministero del Lavoro firma protocollo di collaborazione con il Gruppo Unipol

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

CIRCOLARE

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Circolare 01 luglio 2014, n. 3671/CFISCALE

Trascodifica contratti di rete presentati con modulistica Registro imprese precedente all’adozione del Decreto direttoriale del 29 novembre 2011 concernente la nuova modulistica in materia di registro delle imprese ed integrazione della modulistica del registro informatico dei protesti

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE02/07/2014

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 giugno 2014, n. 12552COOPERATIVE, EDILIZIA

Previdenza – Assicurazioni sociali – Contributi assicurativi – Sgravi – Presupposti – Pregresso godimento dello sgravio generale – Assunzione successiva al 1 dicembre 1997 a seguito di “turn over” dei lavoratori

PRASSI

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – Comunicato 01 luglio 2014COOPERATIVE, EDILIZIA

Garanzia Giovani: il Ministero del Lavoro firma protocollo di collaborazione con il Gruppo Unipol