Archivio mensile:dicembre 2009

Circolari e Direttive (Brunetta)

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Circolare n. 9/09 – Relativa al Decreto Legislativo n. 150 del 2009
Formato file: PDFCircolare_9_09.pdf
Indicazioni relative alla nuova disciplina del procedimento disciplinare introdotta dal d.lgs. n. 150/09, con particolare riferimento al periodo transitorio.
In attesa della registrazione da parte della Corte dei Conti
27 novembre 2009

Direttiva n. 8/09 – Relativa alla riduzione dei siti web delle P.A. e per il miglioramento della qualità dei servizi e delle informazioni on line al cittadino
Formato file: PDFdir_n_8_09.pdf
Disposizioni in materia di riconoscibilità, aggiornamento, usabilità, accessibilità e registrazione al dominio “.gov.it” dei siti web delle P.A..

Circolare n.7/09 – Relativa al Decreto Legislativo 27 ottobre 2009
Formato file: PDFcircolare_7_2009.pdf
Disposizioni in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
In attesa della registrazione da parte della Corte dei Conti
12 novembre 2009

Circolare n. 6/09 – Relativa al blocco delle assunzioni di cui all’art. 17, comma 7, del decreto legge n. 78 del 2009
Formato file: PDFcircolare_6_2009_assunz_decreto_legge_78.pdf
Indicazioni relative ai destinatari del blocco ed all’esclusione dal blocco delle categorie protette.
In attesa della registrazione da parte della Corte dei Conti
14 dicembre 2009

Circolare n.5/09 – Relativa alla Legge 18 giugno 2009, n.69
Formato file: PDFcircolare5_09.pdf
Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonchè in materia di processo civile. – Pubblicazione dei dati sulla dirigenza e sulle assenze e presenze del personale – Ulteriori indicazioni operative.
Registrata alla Corte dei conti in data 23 novembre 2009, Registro n. 10, foglio n. 100
12 ottobre 2009

Circolare n. 4/09 – Relativa alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro
Formato file: PDFcircolare_4_2009.pdf
Indicazioni relative all’art. 17, commi 35 novies e decies, del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, in legge 3 agosto 2009, n. 102
Registrata alla Corte dei conti in data 16 ottobre 2009, Registro n. 9, foglio n. 209
16 settembre 2009

Circolare n. 3/09 – Relativa alla pubblicazione online da parte dei Dirigenti pubblici dei loro curricula, stipendi, mail, recapiti telefonici e tassi di assenteismo dei propri uffici
Formato file: PDFcircolare_3_09.pdf
Indicazioni relative ai contenuti dell’articolo 21 della legge n. 69 del 18 giugno 2009 che obbliga le amministrazioni a rendere pubblici i dati relativi alla dirigenza e ai tassi di assenza e di presenza del personale.
Registrata alla Corte dei conti in data 21 luglio 2009
17 luglio 2009

Direttiva n. 2/09 – Relativa all’utilizzo di internet e della casella di posta elettronica istituzionale sul luogo di lavoro
Formato file: PDFdirettiva_n2_09.pdf
Indicazioni relative al corretto utilizzo degli strumenti ICT da parte dei dipendenti e al proporzionato esercizio del potere datoriale di controllo da parte delle Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs n. 165/2001.
Registrata alla Corte dei conti in data 10 giugno 2009, Registro n. 6, foglio n. 293
26 maggio 2009

Circolare n. 1/09 – Relativa al decreto legge n. 112 del 2008, convertito in legge n. 133/2008 – Art. 71
Formato file: PDFcircolare_n1_09.pdf
“Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” – Art. 71 – “Fasce orarie di reperibilità – Malati oncologici”.
Registrata alla Corte dei conti in data 20 maggio 2009, Registro n. 5, foglio n. 174
30 aprile 2009

INPS: NewsLetter Hermes del 20/12/2009

>>> Titolo: Messaggio numero 29362 del 16-12-2009
Contenuto: Gestioni governative esercenti pubblici servizi di trasporto. Contribuzione DS. Codifica aziende – Modalità operative.
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Messaggio numero 28736 del 10-12-2009
Contenuto: Comunicazione unica per la nascita dell’impresa. Rilascio in produzione delle richieste di variazione dei dati anagrafici e di cessazione delle imprese che operano con il sistema DM. Implementazione delle procedure di “Iscrizione e Variazione Azienda” operanti su web INTERNET, con nuovi servizi telematici resi disponibili per aziende ed intermediari istituzionali. Adempimenti a cura delle sedi.
Tipologia: MESSAGGIO

>>> Titolo: Circolare numero 128 del 17-12-2009
Contenuto: CONVENZIONE FRA L’INPS E LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE (RdB) PER LA RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI ASSOCIATIVI DEI PENSIONATI, AI SENSI DELL’ART. 23 OCTIES DELLA LEGGE 11 AGOSTO 1972, N. 485. ISTRUZIONI CONTABILI. VARIAZIONI AL PIANO DEI CONTI.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero 127 del 17-12-2009
Contenuto: CONVENZIONE FRA L’INPS E L’ASSOCIAZIONE PENSIONATI ITALIANI (A.P.I.) PER LA RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI ASSOCIATIVI DEI PENSIONATI, AI SENSI DELL’ART. 23 OCTIES DELLA LEGGE 11 AGOSTO 1972, N. 485. ISTRUZIONI CONTABILI. VARIAZIONI AL PIANO DEI CONTI.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero 126 del 16-12-2009
Contenuto: Attività di vigilanza in agricoltura per il contrasto del fenomeno dei falsi rapporti di lavoro e del lavoro nero ‘ linee di indirizzo e indicazioni operative.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero 125 del 16-12-2009
Contenuto: Convenzione 5 agosto 2009 fra INPS, MIUR e Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche sociali. Per il personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).
Tipologia: CIRCOLARE

NEWS

 

Rapporto CIES – Poco efficaci le misure del Governo per sradicare la povertà assoluta

Con le misure governative solo 91mila famiglie su 1 milione escono dalla povertà assoluta

Sono circa 91 mila su un milione le famiglie che escono dalla povertà assoluta grazie alle quattro principali misure varate dal governo italiano in favore delle famiglie con maggiori difficoltà economiche: carta acquisti, bonus famiglia, abolizione dell’Ici sulla prima casa e bonus elettrico.

Sono queste le stime presentate dal “Rapporto sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale 2008-2009”, realizzato dalla Commissione di indagine sull’esclusione sociale (Cies).

Nel loro complesso – precisa il Rapporto – le quattro innovazioni del sistema di tax benefit determinano una riduzione dal 4,27% al 3,89% della quota di famiglie assolutamente povere (meno di 0,4 punti percentuali). E non arrivano buone notizie neppure sul fronte della povertà relativa, la cui diffusione si abbassa meno di mezzo punto percentuale.

Ammontano, invece, a 192 milioni di euro le risorse messe in campo dal governo a favore delle famiglie “assolutamente povere”: un supporto “nel complesso esiguo” – commenta la Commissione – rispetto ai 3,86 miliardi di euro necessari “a portare l’insieme di queste famiglie al di sopra della soglia di povertà assoluta”. L’impatto della carta acquisti – si legge nel Rapporto – è significativo “ma forse inferiore alle attese”: buona parte dei poveri assoluti non ottiene questo trasferimento.

E allora – afferma la Commissione – “se si vuole raggiungere un risultato apprezzabile, appare inevitabile un’ulteriore revisione dei criteri di accesso”. Diventa anzi urgente “uniformare l’Italia agli altri paesi europei nell’adozione di un trasferimento universale e selettivo in funzione di contrasto alla povertà, aperto a tutti i soggetti in difficoltà economica e condizionato al rispetto di precise regole di comportamento”.


Ma qual è l’impatto che le quattro misure di contrasto alla povertà (carta acquisti, bonus famiglia, abolizione dell’Ici sulla prima casa e bonus elettrico) hanno avuto sulla diffusione della povertà assoluta e relativa in Italia? 

Carta acquisti – Sono circa 40mila le famiglie che grazie alla social card escono dall’area della povertà assoluta. Ciò vuol dire che le famiglie in questa condizione sono passate dal 4,27% al 4,1% del totale. Secondo le stime della Commissione, sarebbero circa 851mila, a regime, i beneficiari della social card, pari all’1,48% della popolazione italiana. Secondo i dati ufficiali disponibili sul sito Internet del governo, al 20 maggio 2009 erano state attivate 567.120 carte, il 60% delle quali è stato attribuito a persone residenti in queste quattro regioni: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. La probabilità di ricevere la carta acquisti è, dunque, decisamente più elevata nelle regioni meridionali: al Nord va il 28% del numero totale di carte, al Centro il 15%, al Sud e alle isole il 56%.

Bonus famiglia – Il bonus straordinario per famiglie, lavoratori, pensionati e non autosufficienti è stato introdotto dalla legge 29 novembre 2008 n. 185 allo scopo di sostenere i redditi dei nuclei familiari formati da lavoratori dipendenti e da pensionati. Circa il 48% dei percettori – mette in luce il Rapporto – è formato da nuclei familiari costituiti da un solo componente pensionato, mentre le famiglie costituite da uno o due elementi rappresentano più del 50% delle famiglie beneficiarie e a loro va il 55% circa della spesa. Inoltre, più del 50% delle famiglie beneficiarie hanno un capofamiglia pensionato, mentre solo il 28,6% ha un capofamiglia lavoratore dipendente.
Grazie a questa misura, che ha un’incidenza maggiore rispetto alla social card, l’indice di diffusione della povertà si riduce dello 0,32%, con circa 76.800 famiglie che escono dalla povertà. Tuttavia, fa notare la Commissione, l’indice di intensità della povertà si riduce di un valore poco significativo.

Bonus elettrico – È stato introdotto nel 2009 allo scopo di ridurre la spesa per tariffe elettriche delle famiglie con maggior disagio economico. Il 90% circa della spesa è diretto alle famiglie appartenenti ai tre decili più poveri della popolazione. Nonostante la “significativa efficienza” nel raggiungere le famiglie con maggiore bisogno economico – nota la Commissione – la sua incidenza rimane piuttosto limitata, in virtù del basso ammontare previsto. Di conseguenza – si legge nel Rapporto – sono “poco significativi” gli effetti di riduzione della povertà e “quasi nulli” quelli sulla disuguaglianza. Quanto alle differenze territoriali, infine, oltre il 50% delle famiglie a cui spetta la riduzione della tariffa elettrica è residente nel Sud Italia o nelle Isole.

Abolizione dell’Ici sulla prima casa – Questo provvedimento, già assunto dal governo Prodi e reiterato con estensioni dall’attuale governo, incide solo in misura minima sul fenomeno della povertà. Durante entrambe le legislature, infatti, buona parte del beneficio totale va a vantaggio dei cinque decili più ricchi (64% del totale nel caso Prodi, 70% nel caso Berlusconi). Mentre al 10% più povero del campione è andato il 4% dello sgravio totale deciso dal governo Prodi e ancora meno nel caso del provvedimento successivo. (ap

Andamento dell’occupazione e della disoccupazione


Principali risultati dalla rilevazione Istat sulle Forze di Lavoro – 3° trimestre 2009

L’Istat ha diffuso in data 17 dicembre 2009 i risultati della Rilevazione continua sulle forze di lavoro condotta dall’istituto nel 3° trimestre 2009.
I dati mostrano:

– La riduzione delle forze di lavoro è proseguita anche nel III trimestre 2009 e ora riguarda con intensità diversa l’intero Paese. Al Nord è il risultato di una riduzione marcata dell’occupazione (- 274.000 unità rispetto ad 1 anno prima) e di una crescita della disoccupazione (+ 218.000 unità), al Sud è spiegata quasi integralmente dalla riduzione dell’occupazione visto che la disoccupazione, anche per effetto dei fenomeno dello scoraggiamento dell’offerta di lavoro, cresce in modo lieve;

– L’occupazione si riduce del 2,2% rispetto al III trimestre 2008, una variazione più pronunciata di quella rilevata nel II trimestre rispetto al periodo corrispondente del 2008 (- 1,6%). Peggio gli uomini (-2,5%) delle donne (-1,7%) con l’eccezione della ripartizione centrale, peggio gli indipendenti (-3.0%) dei dipendenti (- 1.9%);

– La riduzione dell’occupazione industriale rispetto al III trimestre 2008 (- 6,1%) è più forte di quella registrata nel II trimestre rispetto al periodo corrispondente del 2008 (- 3,9%). Tiene ancora l’occupazione nei servizi ma non la componente autonoma (- 2,6%);

– Crolla l’occupazione a termine (- 9.1%), cede anche l’occupazione a tempo parziale (- 1.8%);

– Gli obiettivi programmatici fissati a Lisbona si allontanano: il tasso di occupazione complessivo si riduce di 1,5 punti percentuali passando dal 59 al 57,5%, quello femminile passa dal 47,2 al 46,1%;

– Il numero di disoccupati cresce di 287.000 unità rispetto al III trimestre 2008. Il 93% dell’aumento è attribuibile alle aree del Centronord;

– La riduzione dell’attività lavorativa è marcata: gli assenti dal lavoro nel III trimestre sono poco meno di ¼ degli occupati dell’industria in senso stretto, 5 punti percentuali in più rispetto al valore rilevato nel III trimestre 2008 ( 7 punti percentuali in più rispetto al 2007);

– Cresce il tasso di disoccupazione (7,3% in termini grezzi e 7,8% in termini destagionalizzati) con una forbice tra le due aree territoriali sempre ampia ma in riduzione – il tasso del Nord passa dal 3,4% al 5,1%, quello del Mezzogiorno dall’11,1 all’11,7%.

Scuola

NEWS

Cessazione dal servizio del personale della scuola per l’anno 2010.

Requisiti e termini delle domande di pensione

Con la circolare Ministeriale n. 96 del 15 dicembre 2009, il Dipartimento per l’Istruzione – Direzione Generale del Personale scolastico, del Ministero dell’Università e della Ricerca – ha fornito indicazioni operative per l’applicazione del D.M. n. 95/2009, recante disposizioni per le cessazioni dal servizio dal 1° settembre 2010 del personale
della scuola.

Il Decreto ministeriale fissa il termine ultimo per la presentazione delle specifiche domande, da parte di tutto il personale del comparto scuola, al 16 gennaio 2010. L’eventuale collocamento a riposo avrà effetto dal 1° settembre 2010.

Le domande da presentare tassativamente entro tale data, specificate nell’art. 1, riguardano:
· collocamento a riposo per compimento del 40° anno di servizio;
· dimissioni volontarie dal servizio;
· trattenimento in servizio ai sensi dell’art. 509, commi 2 e 3 del D. Lgs. 297/94;
· cessazione anticipata rispetto alla data prevista da un precedente provvedimento di
permanenza in servizio.

Il termine del 16 gennaio 2010 deve essere osservato anche da coloro che chiedono di trasformare il rapporto di lavoro a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento di pensione ai sensi del D.M. n. 331/97.

In tale ultima richiesta, da formulare con unica istanza, gli interessati devono anche esprimere, nel caso di cause ostative alla concessione del part time (quali il superamento del limite percentuale stabilito o per situazioni di esubero) l’opzione per la cessazione dal servizio o per la permanenza in servizio a tempo pieno.

L’eventuale revoca delle suddette istanze è inderogabilmente fissata alla stessa
data del 16 gennaio 2010. Per quanto riguarda la procedura, le domande, comprendenti anche quelle di eventuale revoca, vanno presentate
all’Istituzione scolastica di titolarità o tramite la scuola di servizio se diversa da quella di
titolarità.

Le Istituzioni scolastiche dovranno tempestivamente inoltrare le domande non revocate ai competenti Uffici territoriali degli USR (ex provveditorati), a cui è attribuita la competenza di accertare il diritto a pensione, e alle sedi provinciali dell’INPDAP.

Se dall’accertamento dovesse risultare la carenza dei requisiti per il diritto a pensione, gli Uffici territoriali sono tenuti a comunicare tale evenienza non oltre il 31 marzo 2010 agli interessati che, a loro volta, hanno la facoltà di ritirare la domanda di dimissioni volontarie entro 5 giorni dal ricevimento della comunicazione.

Le richieste di collocamento a riposo per compimento del 40° anno di servizio, di dimissioni volontarie e di trattenimento in servizio, di cui all’art. 509, commi 2 e 3, del DPR n. 297/94, si intendono accolte senza l’emissione del provvedimento formale, alla scadenza del termine previsto dall’art. 1 del D.M. n. 95/2009 (16/01/2010).

Nel caso in cui il richiedente abbia in corso un provvedimento disciplinare, l’Amministrazione può, entro 30 giorni dalla data di scadenza del 16 gennaio, vale a dire entro il 15/02/2010, rifiutare o ritardare l’accoglimento della domanda di dimissioni. In tale ipotesi è prevista l’emissione di un provvedimento formale e le dimissioni si
intendono accolte dalla data di emissione, da parte del competente dirigente scolastico, del
relativo provvedimento.

Per i dirigenti scolastici la disciplina della cessazione dal servizio è regolata dagli articoli 27 e seguenti del contratto collettivo nazionale, dell’area V della dirigenza dell’11/4/2006. Queste norme stabiliscono termini di preavviso, per la presentazione delle relative domande, che possono andare anche oltre il termine del 16 gennaio.

Tuttavia con la circolare ministeriale si ribadisce l’opportunità, anche per i dirigenti scolastici, di presentare domanda entro la stessa data del 16 gennaio per ragioni organizzative.

L’Inca sottolinea che i termini di preavviso variano a seconda dell’anzianità di servizio del dirigente, da un minimo di 8 ad un massimo di 12 mesi, che si riducono di un quarto (art. 32, commi 1 e 2 del C.C.N.L. 11/4/2006) nel caso di recesso.

L’Ufficio scolastico competente ha il compito di accertare la sussistenza del diritto a pensione e di comunicare agli interessati, entro 30 giorni dalla domanda, l’eventuale mancata maturazione del diritto. In tal caso il dirigente ha la facoltà di ritirare le proprie dimissioni entro 5 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione.

Rilascio PIN per la certificazione di invalidità civile

Data pubblicazione: 18/12/2009

Testo News

In attesa dell’avvio definitivo della procedura telematica per la trasmissione dei certificati medici per l’invalidità civile, l’Inps anticipa l’attivazione delle procedure di registrazione e di rilascio dei PIN ai medici che ne hanno fatto richiesta. L’accesso alla procedura è consentito soltanto ai medici-chirurghi regolarmente iscritti agli ordini provinciali, che potranno accedervi mediante un processo di autenticazione basato sul proprio codice fiscale e il PIN. Per la richiesta di abilitazione dovrà essere utilizzato l’apposito modulo, da presentare agli uffici Inps competenti per territorio, insieme ad un documento di identità in corso di validità e al certificato di iscrizione all’ordine dei medici (quest’ultimo può essere sostituito da autocertificazione).

Modulo richiesta: Rilascio PIN per la certificazione di invalidità civile

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