Lavoro e Previdenza - "Triballadores" - a cura di Vittorio Casula -

Patronati

Tagli ai Patronati – Londra, no ai faccendieri…

Gli uffici dell’Inca-Cgil di Londra sono rimasti aperti nelle giornate del 5 e 6 dicembre per accogliere tutti coloro che hanno voluto dimostrare la propria solidarietà contro il pesante taglio al finanziamento dei patronati.

Circa 100 persone hanno partecipato nei due giorni al dibattito nel quale sono state esaminate le ragioni della protesta contro la politica del governo che, con i provvedimenti contenuti nella legge di stabilità, mette a serio repentaglio l’esistenza delle sole istituzioni che all’estero sono in grado di fornire un servizio attento ed accurato ad una comunità in continua evoluzione ma ancora portatrice dei bisogni di cui il patronato si e’ sempre fatto carico con attenzione e professionalità tutelando ed assistendo gratuitamente tutti i connazionali che ne richiedono i servizi.

I presenti, sorprendentemente ben informati dalla televisione italiana che grazie alla nuove tecnologie arriva ormai in tutte le case degli italiani all’estero (e non parliamo di Rai International, ma dei canali nazionali) hanno più volte dimostrato la loro incredulità di fronte ad un governo che hanno accusato di “bipolarità” politica poiché da un lato garantisce elargizioni di 80 e 500 euro e dall’altro, invece, tagliando le risorse, punisce centinaia di migliaia di cittadini che con i tagli in programma si troverebbero, in Italia e all’estero, dall’oggi al domani senza tutela ed assistenza”.

Più volte nel corso delle due giornate e’ stato sottolineato il fatto che gli unici ad avvantaggiarsi di questo stato di cose saranno i faccendieri ed i “professionisti” improvvisati che i nostri connazionali pensavano ormai fossero relegati nel cestino della storia. “Non abbiamo né soldi né voglia di rivolgerci agli azzeccagarbugli di cui pensavamo di esserci liberati” afferma una signora ormai sulla settantina e, continua, “non riusciamo a capire perché questo governo che pensavamo amico delle persone più deboli si stia dimostrando non solo privo di qualsiasi attenzione nei nostri confronti ma addirittura impegnato in una sorta di punizione sistematica nei confronti delle organizzazioni che lavorano per noi”.

Molti, nel corso della discussione caratterizzata da una solida e profonda consapevolezza, hanno a più riprese chiesto:” Dove sono i rappresentanti degli emigrati che eleggemmo al Parlamento italiano nelle liste del partito che e’ ora al Governo? Come mai erano sempre presenti in campagna elettorale ed ora non li vediamo a difendere i nostri interessi che sembrava gli stessero così a cuore? Ecco perché ci si disamora della politica!”

Le due giornate si sono concluse con l’impegno ad inviare al governo un invito a ripensarci perché se certi provvedimenti dovessero andare avanti, saranno gli italiani a ricordarsi nel momento giusto di chi li ha difesi e chi li ha offesi.

Patronatiultima modifica: 2015-12-09T14:01:17+01:00da
Reposta per primo quest’articolo