Lavoro e Previdenza - "Triballadores" - a cura di Vittorio Casula -

Istat

Istat: oltre 1 su 4 resta a rischio povertà, esclusione

Oltre una persona su quattro in Italia è a rischio povertà o esclusione sociale nel 2014. Sono il 28,3% della popolazione, secondo la stima dell’Istat, un dato stabile rispetto al 2013. In particolare il 19,4% è a rischio povertà, l’11,6% vive in famiglie gravemente deprivate e il 12,1% in famiglie a bassa intensità lavorativa. 

Il dato complessivo (28,3%) è superiore di 4 punti percentuali rispetto alla media europea: il 24,4%. La povertà nel nostro Paese è inferiore solo alla Romania (40,2%), alla Bulgaria (40,1%), alla Grecia (36%), alla Lettonia (32,7%) e all’Ungheria (31,1%) ed è superato di poso dalla Spagna 29,2%) Croazia e Portogallo.

La stabilità dell’indicatore risulta dal calo delle persone in grave deprivazione (al 12,6%) e dall’aumento di quelle che vivono in famiglie a “bassa intensità” lavorativa. Le famiglie dove i componenti tra i 18 e i 59 anni hanno lavorato meno di un quinto del tempo salgono infatti dall’11,3% del 2013 al 12,1% nel 2014.

L’aumento della bassa intensità lavorativa riguardato, in particolare, gli individui in famiglie che vivono nel
Mezzogiorno (la stima va dal 18,9% al 20,9%) o in famiglie numerose: coppie con figli (dall’8,3% al 9,7%), soprattutto minori (dal 7,5% all’8,9%), e famiglie con membri aggregati (dal 17,8% al 20,5%).

Istatultima modifica: 2015-11-24T12:15:31+01:00da
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