Territorio » E l’Assemblea Costituente! Desaparecida.
di Francesco Casula
Ma, a parte i partiti politici e il Consiglio regionale, che fine ha fatto il Comitato sostenuto da un vastissimo arco rappresentativo di forze sociali e sindacali (con CISL-CSS-CGIL-UIL in prima fila), dalla Coldiretti, da associazioni ecclesiali, da sindaci e intellettuali? Che, se entro la primavera del 2012 il Consiglio non avesse varato l’Assemblea Costituente, si era impegnato a organizzare l’elezione autogestita di 70 cittadini per studiare ed elaborare proposte di riforma dello Statuto speciale della Sardegna? Desaparecido anche il Comitato? Si dirà: ci sono problemi ben più gravi e urgenti: la disoccupazione in primis e con essa le ormai galoppanti nuove povertà, l’intero tessuto economico in via di liquidazione, l’annoso problema dei trasporti e dell’energia. Bene. Ma come non avvedersi che questi problemi sono irrisolvibili all’interno dei rapporti di potere fra la Sardegna e lo Stato, previsti dall’attuale Statuto? Come non capire che esso oggi di fatto consente ai Sardi solo il succursalismo e l’amministrazione della propria dipendenza? E che Serve solo come copertura alla gestione centralistica della Regione da parte dello Stato, di cui non ha scalfito per niente il centralismo, anzi, paradossalmente lo ha perfino favorito? Solo attraverso una nuova Carta de Logu, come vera e propria Carta costituzionale di sovranità della Sardegna che ricontratti, su basi confederali il suo rapporto con lo Stato e con l’Europa, sarà possibile iniziare a risolvere i problemi drammatici di cui si parlava. Ed anche iniziare a rompere la dipendenza e avviare percorsi di Autogoverno e di Indipendenza.