Lavoro e Previdenza - "Triballadores" - a cura di Vittorio Casula -

Umbria Olii, non era colpa delle vittime…..

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Dunque, la colpa non era degli operai morti. Non sono stati loro, con la loro imperizia a far saltare in aria quel silos. E non è stato nemmeno Klaudio Demiri, l’unico sopravvissuto, ad innescare la terribile esplosione con una manovra sbagliata della gru che stava pilotando. Il colpevole è l’imprenditore, Giorgio Del Papa, titolare della Umbria Olii di Campello sul Clitunno, che evidentemente non ha fatto quanto avrebbe dovuto per evitare la tragedia che si è poi consumata.

Saranno le motivazioni della sentenza a chiarire i dettagli, ma intanto il giudice del tribunale di Spoleto, ha deciso di condannare l’imprenditore umbro a 7 anni e 6 mesi di reclusione per l’omicidio colposo dei 4 lavoratori di una ditta esterna che il 25 novembre del 2006 persero la vita nella sua azienda in una terribile esplosione.

Oltre al carcere ci sono poi i risarcimenti (in molti casi in via provvisionale) che ammontano complessivamente ad oltre 2,5 milioni di euro. Soldi che andranno sia ai parenti delle vittime che allo Stato (ministero dell’Ambiente e Inail) e alle istituzioni locali (Regione Umbria, Comune di Campello sul Clitunno).

Dopo cinque lunghi anni si chiude così almeno un primo capitolo di una delle vicende più grottesche e controverse della storia recente degli incidenti sul lavoro in Italia. Si ricorderà infatti la clamorosa richiesta di risarcimento che proprio Del Papa aveva avanzato ai familiari delle vittime, colpevoli, a suo dire, di aver danneggiato la sua azienda nell’ultimo atto della loro vita.

Presente in aula anche la Cgil, con il segretario regionale, Mario Bravi, e quello provinciale di Perugia, Vincenzo Sgalla. “Finalmente con la sentenza di oggi si chiarisce dove stanno le responsabilità alla base della tragedia di Campello sul Clitunno e si mette fine ai tentativi, reiterati fino all’ultimo da parte dell’imprenditore Giorgio del Papa, di spostare su altri le responsabilità, incolpando persino le vittime del disastro”, hanno dichiarato i due sindacalisti.

“Crediamo che questa sentenza – hanno aggiunto – parli anche agli imprenditori della nostra regione ed alla Confindustria, alla quale da tempo abbiamo chiesto, invano, di prendere le distanze da un imprenditore, oggi dichiarato colpevole, che ha avuto la sfrontatezza di chiedere 35 milioni di euro di risarcimento ai familiari delle vittime. Le esitazioni – hanno concluso Bravi e Sgalla – vanno a questo punto messe da parte, così come va superato un modo approssimativo di fare impresa e di gestire le aziende, che appartiene al passato e non può conciliarsi con l’esigenza di moderne relazioni industriali che la stessa Confindustria invoca a gran voce. Il rispetto rigoroso delle regole, come ha ricordato più volte il Presidente della Repubblica, è l’unico modo serio di fare impresa che noi possiamo accettare”.

rassegna.it

Umbria Olii, non era colpa delle vittime…..ultima modifica: 2011-12-15T12:55:00+01:00da
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