Lavoro e Previdenza - "Triballadores" - a cura di Vittorio Casula -

Certificati online, 30% medici non è pronto

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Trasmissione telematica in tilt

«Più di tre medici su dieci non sono pronti, dal punto di vista tecnico, a spedire i certificati medici online». Sono ancora molte, infatti, «le aree del Paese in cui manca la possibilità di un collegamento Internet con Adsl».

E così «l’imposizione ai camici bianchi di famiglia della trasmissione telematica» suona come una beffa, denuncia Angelo Testa, presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), ieri dalla manifestazione nazionale organizzata a Roma, insieme al Sindacato medici italiani (Smi), per protestare contro la nuova convenzione di medicina generale e la situazione di disagio di molti medici di famiglia.

«La certificazione malattia online, così come è stata impostata – dice Testa – è un insulto nei confronti dei medici. È sicuramente una richiesta che il Governo può fare ma che non può imporre. Soprattutto se non si preoccupa di verificare che ci siano le condizioni tecniche per farlo». Che non ci sono, secondo Testa. «L’Italia non è fatta solo di grandi città. L’Adsl, che permette connessioni stabili sul web – spiega – non è diffusa in tutte le aree del territorio. Oltre il 30% dei medici ha difficoltà di collegamento. In tanti paesini è possibile collegarsi solo con chiavette Umts, non sempre con linee stabili. E in ambulatorio, magari, non prendono nemmeno quelle».

Certificati online, 30% medici non è prontoultima modifica: 2010-04-20T08:42:47+02:00da
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