Archivi giornalieri: 17 settembre 2022

Le frane, un rischio concreto per l’Italia Ambiente

Le frane, un rischio concreto per l’Italia Ambiente

L’Italia è uno degli stati europei caratterizzati da maggiori aree a rischio franoso. Questi eventi incidono sull’ambiente e sull’uomo.

 

La frana è uno spostamento di materiale che deriva da un distacco da versanti montuosi o terreni in pendio. Rappresenta assieme alle alluvioni uno degli eventi più frequenti di dissesto idrogeologico. Le cause di questi fenomeni possono essere molteplici. Si va dalle piogge e le fratture nel terreno fino al disboscamento e alla costruzione di edifici, che minano la stabilità del terreno data dalle radici delle piante.

La cura del territorio aiuta a ridurre il rischio di frane.

Secondo Ispra infatti, il forte aumento delle aree urbanizzate che si è verificato a partire dal secondo dopoguerra ha portato a un aumento degli elementi esposti al rischio delle frane. La superficie coperta da edifici passa infatti dal 2,7% degli anni cinquanta al 7,65% del 2017. Questo scenario è spesso aggravato dalla mancanza di una corretta pianificazione territoriale e dal progressivo abbandono delle aree rurali montuose e collinari.

Il territorio italiano è naturalmente predisposto a eventi franosi data l’incidenza di pendii montuosi e collinari. L’Italia è uno degli stati europei caratterizzati dal maggior numero di aree a rischio franoso. Questi eventi incidono sull’ambiente e sulla sicurezza delle comunità.

620.808 le frane censite dall’Ispra dalla formazione dell’osservatorio (2008).

Per Ispra, gli eventi principali ogni anno sono circa un centinaio (nel 2017, ad esempio, ce ne sono stati 172) e causano vittime, feriti e danni agli edifici, alle infrastrutture adibite al trasporto, alle industrie e ai beni culturali.

La mosaicatura della pericolosità da frana

Per poter avere una mappatura di questi eventi, Ispra ha definito dei livelli di rischio in cinque classi: pericolosità molto elevata (P4), elevata (P3), media (P2), moderata (P1) e aree di attenzione (AA). Sono calcolate sulla probabilità e la severità dell’evento. Sfruttando questa classificazione, viene redatto dalle regioni un piano di assetto idrogeologico (Pai) che ha lo scopo di rendere noti gli eventi franosi e idrici e definire le attività connesse di tutela del territorio e di intervento. Ad aree caratterizzate da maggiore rischio sono connesse leggi più severe sull’utilizzo delle superfici.

Un quinto dell’area nazionale è caratterizzata da rischio franoso.

Secondo la mosaicatura 2020-2021, la superficie complessiva italiana delle aree a pericolosità da frana PAI e delle aree di attenzione è pari a 60.481 kmq, circa il 20% del territorio nazionale. L’8,7% delle superfici italiane è appartenente alle classi di rischio più elevate (P3 e P4).

26.385 kmq area caratterizzata da elevata o molto elevata pericolosità franosa (Ispra, mosaicatura 2020-2021).

In queste aree così complesse vivono 1,3 milioni di abitanti. Rapportando la popolazione a rischio con la popolazione residente, la regione con la maggior percentuale di abitanti in zone di questo tipo è la Valle d’Aosta (12,09%) seguita da Basilicata (7,02%) e Molise (6,08%). I valori più bassi si registrano in Lombardia (0,47%), Friuli-Venezia Giulia (0,37%) e Veneto (0,14%).

Tendenzialmente, i comuni in cui la maggior parte dei loro abitanti abita in zone con elevate probabilità sono piccoli e vicini ad aree montuose. È questo il caso dei due comuni in cui il 100% dei loro abitanti vive in questo tipo di zone: Sauze d’Oulx (Torino) e Panni (Foggia). Sono 97 su 7.904 i comuni in cui la percentuale di abitanti di aree caratterizzate da pericolosità di frana supera il 50%.

Gli effetti sugli edifici, le industrie e i beni culturali

Una frana è un pericolo concreto per gli abitanti delle aree colpite, per l’ambiente ma anche per le economie locali. Possono infatti esserci danni alle infrastrutture di collegamento ma anche agli edifici abitati e alle strutture industriali. Si parla di 1,8 milioni di edifici di cui 565mila in aree P3 e P4. La provincia caratterizzata dal maggior numero di edifici in zone a elevato rischio frane è Salerno (31.379) a cui seguono Genova (20.672), Torino (19.526) e Lucca (18.846).

Al contrario, i valori più bassi si registrano a Gorizia (16), Monza e Brianza (4) e Milano (3). Le province in cui non ci sono imprese in tali zone sono Cremona, Mantova, Venezia, Rovigo, Ferrara e Lodi, tutti territori che si trovano nella pianura padana.

Per quel che riguarda invece le strutture industriali, sono in tutto 405.000 quelle presenti su territorio nazionale. Le unità locali di imprese in aree a probabilità maggiore sono 84.000 con oltre 220.000 addetti a rischio. Considerando queste zone particolari, Napoli è il territorio che riporta più strutture presenti (6.344). Seguono Salerno (6.332), Genova (3.434) e Firenze (2.568). Sono riportati valori minimi per Gorizia (2), Monza e Brianza (2) e Milano (1).

Le frane sono un rischio anche per i beni culturali.

La frana è uno degli eventi che più modifica il paesaggio. Oltre ad avere delle ripercussioni concrete sull’ambiente, ha anche degli importanti effetti sui beni culturali, che spesso presentano delle particolari necessità di tutela. In Italia, gli elementi del patrimonio artistico e culturale in zone a rischio franoso sono oltre 38.000 e compongono il 17,9% del totale. Di questi, 12.533 si trovano in aree P3 e P4 e sono pari al 5,9% sul totale italiano.

Per mitigare questo tipo di fenomeni, secondo Ispra è necessario effettuare opere infrastrutturali per consolidare i pendii instabili e il potenziamento della rete di monitoraggio. Per le nuove costruzioni è importante selezionare territori caratterizzati da rischio minore, con particolare attenzione a edifici strategici quali scuole, ospedali e uffici pubblici. Una corretta pianificazione territoriale e un’attività conoscitiva su scala nazionale hanno un ruolo strategico nel contenimento degli effetti di questi eventi sulla vita umana.

Foto: Ricardo Gomez Angel – licenza

 

Notizie Inps

Contributi autonomi agricoli: niente sanzioni sulla seconda rata 2022

Considerate le anomalie tecniche in fase di accesso al cassetto previdenziale dei lavoratori autonomi in agricoltura, che determinano ritardi nell’acquisizione delle informazioni per effettuare il pagamento della seconda rata dei contributi da versare nel 2022, per i pagamenti effettuati tra il 17 settembre e il 30 settembre 2022 non saranno applicate le sanzioni civili.

È quanto comunica l’INPS con il messaggio 15 settembre 2022, n. 3388

San Roberto Bellarmino

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San Roberto Bellarmino

autore: Francesco Capella anno: 1780 titolo: San Roberto Bellarmino ispirato dallo Spirito Santo
Nome: San Roberto Bellarmino
Titolo: Vescovo e dottore della Chiesa
Nascita: 4 ottobre 1542
Morte: 17 settembre 1621
Ricorrenza: 17 settembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Memoria facoltativa

S. Roberto Bellarmino nacque a Montepulciano il 4 ottobre del 1542 da Cinzia Cervini, sorella del Papa Marcello II e da Vincenzo Bellarmino. Affezionato al le cose di Dio, amava poco i trastulli infantili; ripeteva ai fratellini le prediche udite e spiegava ai contadinelli i primi elementi del catechismo. Fatta con angelico fervore la sua Prima Comunione, prese, contro l’uso di quel tempo, a comunicarsi ogni domenica, con edificazione di tutti.

Iniziati gli studi mostrò subito la sua straordinaria acutezza e penetrazione d’ingegno accoppiata ad una insaziabile avidità d’imparare. E poiché suo padre, che intendeva farne un compito gentiluomo, volle che aggiungesse allo studio delle lettere anche l’arte del canto e della musica, egli ingenuamente sostituiva con parole sacre qualunque verso lubrico che incontrasse ripetendo con franchezza a chi si meravigliava : « La mia voce non si presta a cantare cose che non siano pure ».

Mentre egli faceva grandi progressi nella virtù e nel sapere, il padre andava riponendo in lui le più belle e lusinghiere speranze, ma Roberto la pensava ben diversamente. Conscio dell’importanza della salvezza dell’anima, dopo un anno di lotta contro il padre, ottenne di entrare nella Compagnia di Gesù.

Dopo il noviziato nel 1561 si trasferì per il corso di filosofia al Collegio Romano. Ma dolorose prove non ritardarono a farsi sentire: lo colse un ostinato esaurimento di forze ed un acuto dolore di testa. Ciononostante, docile, rassegnato e paziente riuscì il primo della classe. Indi fu mandato come insegnante a Firenze e a Mondovì.

Nel 1567 andò a Padova per gli studi di teologia, durante i quali predicò a Venezia e a Genova. Pochi anni dopo fu inviato nell’Università di Lovanio, ove fu professore, e là nel 1570 fu ordinato sacerdote del vescovo Cornelius Jansenius e celebrò la sua prima Messa.

Gregorio XIII aveva deciso che nel Collegio Romano s’istituisse una cattedra di carattere polemico per difendere dagli assalti degli avversari le verità della fede e per questa fu prescelto Roberto che, per la sua monumentale opera, le « Controversie », fu detto il Martello degli eretici.

Tra tutta la sua attività rifulge quanto fece per il catechismo, che, già cardinale, non disdegnava insegnare ai familiari ed al popolo. Fu padre spirituale di S. Luigi, ebbe relazioni con S. Realino e fu provinciale a Napoli. Tutto ciò, unito ad una grande santità, aveva attirato su di lui gli occhi di tutti e Clemente VIII, nonostante la ripugnanza del Santo, lo fece cardinale, arcivescovo di Capua, ove fu prodigo di cure e carità a tutti, ma specialmente ai poveri.

Nel 1621, abbandonato l’appartamento cardinalizio, si ritirava nella casa del Noviziato di S. Andrea al Quirinale ove si preparò alla morte, E confortato dalla benedizione di Gregorio XV, dopo aver recitato con grande pietà e fede il Credo, spirava, portando al tribunale divino illesa la candida stola battesimale. Era il 17 settembre 1621.

S. Roberto fu pure un grande scrittore : scrisse ben 31 opere tra le quali spiccano maggiormente: le « Controversie », il « Catechismo », « Le ascensioni spirituali della mente in Dio » e l’« Arte del ben morire »: perciò Pio XI lo dichiarò Dottore della Chiesa.

PRATICA. Ci siano di guida queste parole del Santo: « Procura di non mandar nessun povero scontento: se ho poco, dò poco, se avrò di più, darò di più… ».

PREGHIERA. O Dio, che per respingere le insidie dell’errore e per difendere i diritti della Sede Apostolica, concedesti mirabile dottrina e forza al tuo beato Pontefice e dottore Roberto, per i suoi meriti ed intercessione fa’ che noi cresciamo nell’amore della verità e che gli, erranti ritornino nell’unità della tua Chiesa.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Roberto Bellarmino, vescovo e dottore della Chiesa, della Compagnia di Gesù, che seppe brillantemente disputare nelle controversie teologiche del suo tempo con perizia e acume. Nominato cardinale, si dedicò con premura al ministero pastorale nella Chiesa di Capua e, infine, a Roma si adoperò molto in difesa della Sede Apostolica e della dottrina della fede.

Leggi

Leggi maggiormente richieste

Anno 2022

La selezione di queste leggi viene effettuata basandosi sulle richieste che ogni giorno pervengono agli Uffici informazioni parlamentari del Senato e della Camera, anche via e-mail. Le leggi sono ordinate in base alla data (a partire dalla più recente).
Legge 31 Agosto 2022 n. 130

Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari

Pubblicazione:

G.U. n. 204 del 01 Settembre 2022

Iter e lavori preparatori
04 agosto 2022:
approvato
09 agosto 2022:
approvato definitivamente. Legge
Legge 03 Agosto 2022 n. 129

Delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288

Pubblicazione:

G.U. n. 204 del 01 Settembre 2022

Iter e lavori preparatori
25 maggio 2022:
approvato
27 luglio 2022:
approvato definitivamente. Legge
Legge 04 Agosto 2022 n. 127

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti normativi dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2021

Pubblicazione:

G.U. n. 199 del 26 Agosto 2022

Iter e lavori preparatori
16 dicembre 2021:
approvato
30 giugno 2022:
approvato con modificazioni
02 agosto 2022:
approvato definitivamente. Legge
Legge 05 Agosto 2022 n. 119

Disposizioni di revisione del modello di Forze armate interamente professionali, di proroga del termine per la riduzione delle dotazioni dell’Esercito italiano, della Marina militare, escluso il Corpo delle capitanerie di porto, e dell’Aeronautica militare, nonché in materia di avanzamento degli ufficiali. Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale

Pubblicazione:

G.U. n. 189 del 13 Agosto 2022

Iter e lavori preparatori
27 aprile 2022:
approvato in testo unificato
03 agosto 2022:
approvato definitivamente. Legge
Legge 05 Agosto 2022 n. 118

Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021

Pubblicazione:

G.U. n. 188 del 12 Agosto 2022

Iter e lavori preparatori
30 maggio 2022:
approvato
26 luglio 2022:
approvato con modificazioni
02 agosto 2022:
approvato definitivamente. Legge
Legge 05 Agosto 2022 n. 112

Ratifica ed esecuzione dei Protocolli al Trattato del Nord Atlantico sull’adesione della Repubblica di Finlandia e del Regno di Svezia, fatti a Bruxelles il 5 luglio 2022

Pubblicazione:

G.U. n. 184 del 08 Agosto 2022

Iter e lavori preparatori
02 agosto 2022:
approvato
03 agosto 2022:
approvato definitivamente. Legge
Legge 05 Agosto 2022 n. 111

Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2022

Pubblicazione:

G.U. n. 183 del 06 Agosto 2022 (Supp. Ord.)

Iter e lavori preparatori
02 agosto 2022:
approvato
03 agosto 2022:
approvato definitivamente. Legge
Legge 05 Agosto 2022 n. 110

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2021

Pubblicazione:

G.U. n. 183 del 06 Agosto 2022 (Supp. Ord.)

Iter e lavori preparatori
02 agosto 2022:
approvato
03 agosto 2022:
approvato definitivamente. Legge
Legge 15 Luglio 2022 n. 106

Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo

Pubblicazione:

G.U. n. 180 del 03 Agosto 2022

Iter e lavori preparatori
18 maggio 2022:
approvato
13 luglio 2022:
approvato definitivamente. Legge
Legge 15 Luglio 2022 n. 99

Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore

Pubblicazione:

G.U. n. 173 del 26 Luglio 2022

Iter e lavori preparatori
20 luglio 2021:
approvato in testo unificato
25 maggio 2022:
approvato con modificazioni
12 luglio 2022:
approvato definitivamente. Legge