Archivi giornalieri: 13 settembre 2022

Invalidità civile e assegno sociale: verifiche sui redditi 2018

Invalidità civile e assegno sociale: verifiche sui redditi 2018

Le prestazioni assistenziali di invalidità civile (pensione di inabilità, assegno mensile di assistenza, pensione ai ciechi civili, pensione ai sordi) e l’assegno sociale sono collegate al reddito. Vengono corrisposte nel caso in cui il beneficiario dimostri di possedere un reddito non superiore al limite previsto dalla legge, comunicando all’INPS la propria situazione reddituale.

Al fine di acquisire le dichiarazioni dei redditi relative al 2018 l’INPS, tramite lettera raccomandata con avviso di ricevime

Invalidità civile e assegno sociale: verifiche sui redditi 2018

nto, sta inviando a coloro che non abbiano già provveduto le comunicazioni di preavviso, sospensione e successiva revoca del trattamento assistenziale.

Con il messaggio 12 settembre 2022, n. 3350, l’Istituto indica i tempi e le modalità di comunicazione dei dati reddituali da parte degli interessati, che potranno operare:

  • direttamente online, accedendo all’area personale MyINPS;
  • tramite i patronati o gli altri intermediari abilitati.

Collegi universitari 2022-2023: avviso mantenimento beneficio

Collegi universitari 2022-2023: avviso mantenimento beneficio

È stato pubblicato l’avviso per la dichiarazione del mantenimento del beneficio, relativo al bando di concorso Collegi universitari – Ospitalità residenziale anno accademico 2022-2023.

I soggetti interessati sono i figli o orfani ed equiparati di:

  • iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici;
  • iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale;
  • iscritti al Fondo Postelegrafonici.

Banca Centrale Europea: variazione tasso di riferimento settembre 2022

Banca Centrale Europea: variazione tasso di riferimento settembre 2022

La Banca Centrale Europea, con la decisione di politica monetaria dell’8 settembre 2022, ha innalzato di 75 punti base il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema che, dal 14 settembre, è pari all’1,25%.

La variazione incide sulla determinazione del tasso di dilazione e di differimento da applicare agli importi dovuti a titolo di contribuzione agli enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie, nonché sulla misura delle sanzioni civili.

I dettagli sono riportati nella circolare INPS 12 settembre 2022, n. 100.

Attestati ARaN per la presentazione delle liste nelle elezioni RSU

Attestati ARaN per la presentazione delle liste nelle elezioni RSU

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Si comunica che con l’entrata in vigore a regime del Regolamento elettorale contenuto nell’ACNQ in materia di costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie per il personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni e per la definizione del regolamento elettorale sottoscritto in data 12 aprile 2022, gli attestati di adesione agli accordi rilasciati in vigenza della pregressa disciplina contrattuale hanno perso la loro validità.

In occasione della prossima tornata generale di elezioni per il rinnovo delle RSU troverà applicazione il disposto dell’art. 17 del richiamato accordo di cui si riporta un estratto del testo.

Art. 17 – Soggetti che possono presentare le liste elettorali

1. Possono presentare le liste elettorali:

a) organizzazioni sindacali rappresentative aderenti alle Confederazioni che abbiano sottoscritto il presente accordo;

b) organizzazioni sindacali rappresentative diverse da quelle di cui alla lettera a) che aderiscano formalmente al presente accordo;

c) altre organizzazioni sindacali formalmente costituite con proprio statuto ed atto costitutivo che aderiscano formalmente al presente accordo.

2.  L’adesione al presente accordo da parte delle organizzazioni sindacali di cui al comma 1 lett. b) e c) che avvenga nel corso della tornata elettorale generale deve essere comunicata all’Aran che ne rilascia certificazione.

3.  E’ condizione necessaria per la presentazione delle liste che le organizzazioni sindacali di cui al comma 1 dichiarino formalmente all’Aran – che ne rilascia certificazione – di applicare le norme sui servizi pubblici essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni ed integrazioni e di aderire ai relativi accordi.

4.  In caso di elezioni suppletive le organizzazioni che non siano in possesso delle certificazioni rilasciate dall’Aran devono allegare alla lista la formale adesione al presente accordo e la dichiarazione di cui al comma 3. (…)

Ecco come si calcola la pensione anticipata con calcolo contributivo

Ecco come si calcola la pensione anticipata con calcolo contributivo

 

Esistono diversi modi per lasciare il mondo del lavoro. La pensione anticipata, la pensione di vecchiaia, la Quota 100, la Quota 102, ma anche l’Opzione donna e l’APE sociale. Ma non esiste un assegno standard uguale per tutti e questo varia caso per caso. Per capire quale sarà l’importo della futura pensione ci si può affidare al simulatore dell’INPS o ai conteggi del Patronato. Ma si può agire anche in autonomia e calcolare il proprio assegno in maniera abbastanza approssimativa. Non sarà un importo preciso, certamente, ma potrà dare un’idea di quanti soldi si avranno dopo il pensionamento. Ecco come si calcola la pensione anticipata applicando il coefficiente di trasformazione al montante contributivo.

Gli elementi che servono nel calcolo

Premettiamo che questo metodo si applica solo al calcolo contributivo dell’assegno. Quindi potranno utilizzarlo coloro che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1996 e coloro che scelgono il computo in Gestione Separata. Ma anche le donne che optano per l’Opzione donna per lasciare il mondo del lavoro. Si ricorda che se non si pagano i contributi INPS ci sono seri rischi e conseguenze anche per la pensione.

Per fare il calcolo della futura pensione serve avere il montante contributivo maturato e l’età di uscita con relativi coefficienti di trasformazione. Il montante contributivo può essere reperito tranquillamente sul certificato contributivo dell’INPS. Ma se si dovessero avere problemi basterà avere le retribuzioni annue di tutto il periodo lavorato.

Come si procede al calcolo?

Per calcolare la pensione spettante bisogna innanzitutto capire quanti contributi sono stati versati nel corso della vita lavorativa. Alla retribuzione annua, per ogni anno, quindi si applica l’aliquota del 33% per i lavoratori dipendenti. Applicando questa aliquota si ottengono i contributi versati ogni anno.

Facciamo un esempio: per 26.000 di retribuzione lorda annua, applicando l’aliquota del 33%, risulteranno versati 8.580 euro di contributi. Sommando i contributi, anno dopo anno, si ottiene il montante contributivo che darà luogo alla pensione.

Ecco come si calcola la pensione anticipata con calcolo contributivo

Ottenuto il montante contributivo non resta che applicare il coefficiente di trasformazione riferito all’anno di accesso alla pensione. Si tratta di un numero che sale al salire dell’età che permette di trasformare i contributi versati in pensione annua.

Se si accede alla pensione a 62 anni, ad esempio, il coefficiente da applicare sarà pari al 4,770%. Accedendo, ad esempio, a 64 anni, si applica quello del 5,060% e a 67 anni quello del 5,575%. Per conoscere tutti i coefficienti di trasformazione basterà visitare la pagina dedicata del sito INPS.

Una volta applicato il coefficiente di trasformazione si ottiene la pensione lorda annua spettante. Per conoscere l’importo mensile, sempre lordo, sarà poi necessario dividere per le 13 mensilità annue.

Lettura consigliata 

Cosa significa contributi utili al diritto e alla misura della pensione

Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo e alle responsabilità dell’autore, consultabili QUI»)
 

San Giovanni Crisostomo

 

San Giovanni Crisostomo


San Giovanni Crisostomo

autore: ambito lombardo anno: secolo XVIII (1740 – titolo: San Giovanni Crisostomo commenta le lettere di San Paolo luogo: Diocesi di Bergamo
Nome: San Giovanni Crisostomo
Titolo: Vescovo e dottore della Chiesa
Nascita: 349 circa, Antiochia di Siria
Morte: 14 settembre 407, Comana sul Mar Nero
Ricorrenza: 13 settembre
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Memoria liturgica
Patrono di:Asola
Giovanni soprannominato Crisostomo, o bocca d’oro, per la sua meravigliosa eloquenza, nacque in Antiochia.

In giovanissima età fu privato del padre. Gli rimase la santa genitrice che ad altro non pensò se non ad adempiere fedelmente tutti gli obblighi di una madre cristiana verso i suoi figliuoli.

Il Crisostomo studiò retorica e filosofia sotto la scorta dei migliori maestri del suo tempo e fece progressi tali che lo stesso suo insegnante ne rimase meravigliato, e, interrogato una volta dai suoi amici quale dei suoi discepoli avrebbe preferito gli succedesse nella cattedra: Io nominerei, rispose, a mio successore Giovanni; se i Cristiani non ce l’avessero già involato.

Il vescovo di Antiochia, Melezio, conoscendo le rare qualità del Crisostomo, lo ordinò lettore. Flaviano, successore di S. Melezio, lo innalzò al sacerdozio, con l’incarico di predicar la parola di Dio, ufficio che Giovanni compì con zelo infaticabile e con grandissimo frutto. Egli spiegava Ie Scritture con molta chiarezza e proprietà; le sue istruzioni erano sode, le esortazioni vive e penetranti. Riprendeva con forza, esortava con carità e sapeva adattarsi alla mentalità di ciascuno.

Dodici anni continuò nel suo ufficio, quando venne a morire il vescovo di Costantinopoli, Nettario. Nell’elezione il pensiero corse subito a Giovanni, che a voce di popolo fu eletto successore il 26 febbraio dell’anno 398. Lo zelo per riformare i costumi gli attirò molti nemici.

Avendo pubblicamente ripreso dal pulpito alcune colpe dell’imperatrice, questa se ne volle vendicare. Lo fece quindi arrestare, e radunò il consiglio per escogitare cosa fare al Crisostomo. Chi proponeva l’esilio, chi la morte, chi la prigione perpetua, e chi altro. Finalmente uno che conosceva l’animo del Santo disse: « Ouanto avete proposto, altro non serve che a rallegrare il Vescovo. Con una cosa sola voi potete fargli del male, cioè facendogli commettere anche un solo peccato; ma fare questo non è in vostro potere ».

Si decise di esiliarlo in Bitinia. La notte appresso vi fu in Costantinopoli un terribile terremoto che tutti riguardarono come un effetto della collera divina. L’imperatrice medesima si spaventò e scongiurò l’imperatore a richiamare il santo Vescovo.

Tornò Giovanni in mezzo al suo popolo plaudente, ma per poco tempo, perché i suoi nemici non desistettero, e tanto fecero che l’imperatore fu costretto a esiliarlo nuovamente. Giovanni, per l’avanzata età e per gli strapazzi del viaggio, a stento poté arrivare alla città destinata; il giorno dopo il Signore lo chiamò a sè: era il 14 settembre del 407. Varie e pregevolissime sono le opere scritte da lui, e la Chiesa lo dichiarò Dottore.

PRATICA Non temete i mali di coloro che vi vogliono spaventare, ma temete il peccato che vi può mandare eternamente all’inferno.

PREGHIERA. La grazia celeste, deh! Signore, amplifichi la tua Chiesa, la quale hai voluto illustrare con i meriti gloriosi e la dottrina del tuo beato Giovanni, vescovo e confessore.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Giovanni, vescovo di Costantinopoli e dottore della Chiesa, che, nato ad Antiochia, ordinato sacerdote, meritò per la sua sublime eloquenza il titolo di Crisostomo e, eletto vescovo di quella sede, si mostrò ottimo pastore e maestro di fede. Condannato dai suoi nemici all’esilio, ne fu richiamato per decreto del papa sant’Innocenzo I e, durante il viaggio di ritorno, subendo molti maltrattamenti da parte dei soldati di guardia, il 14 settembre, rese l’anima a Dio presso Gumenek nel Ponto, nell’odierna Turchia