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Il patronato in fabbrica

Per un patronato sempre più vicino al mondo del lavoro

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Ogni anno i corsi di formazione di base, organizzati dall’Inca nazionale, rappresentano per il nostro patronato quell’opportunità di incrementare quell’esercito dei sindacalisti della tutela individuale già  presente in maniera considerevole sul territorio.

Nell’ambito della programmazione didattica del corso di base 2009 – 2010, ci siamo resi conto come ormai la quasi totalità dei nostri corsisti/e  provengano dal mondo della scuola o da varie sporadiche esperienze lavorative nei call center, etc..

Ci è sembrato quindi opportuno, nel modulo formativo riguardante la tutela dei lavoratori colpiti da infortunio o da malattie da lavoro,  di iniziare  il percorso formativo organizzando una visita all’interno di una fabbrica per evidenziare, concretamente, quali siano i rischi a cui i lavoratori e le lavoratrici sono sottoposti quotidianamente durante l’espletamento della loro attività lavorativa; a continuo contatto con macchinari, in ambienti rumorosi, etc. .  Mostrare insomma a questi giovani cosa significhi realmente lavorare in fabbrica, ma anche e soprattutto evidenziare i rischi che ruotano attorno ad una organizzazione del lavoro complessa come quella di un’attività produttiva.

A dicembre è stata quindi contattata, grazie anche alla collaborazione della FIOM dell’Emilia Romagna, la ELECTROLUX di Forlì. Un’azienda con 1200 dipendenti, leader europea nella produzione di forni da incasso, le cui lavorazioni (stampaggio, verniciatura e montaggio), se non svolte in sicurezza, possono comportare tutti quei rischi a cui i lavoratori sono esposti con pesanti conseguenze sulla salute.

Dopo una prima fase organizzativa, in cui si sono rapidamente superate alcune iniziali incertezze,  abbiamo avviato un rapporto di proficua collaborazione con l’ELECTROLUX  che si è rivelata un’impresa attenta alla sicurezza e con un processo produttivo altamente automatizzato, grazie al quale molti elementi di rischio, quali ad esempio le ferite da taglio, la saldatura, il rumore, sono ormai assenti.

Durante le visite effettuate l’11 gennaio e il 1 febbraio i giovani corsisti sono stati talmente coinvolti nell’illustrazione delle fasi lavorative che, una volta in aula, veniva spontaneo accostare  la teoria a ciò  che si era visto in fabbrica, ogni qual volta si parlava di occasione di lavoro, di malattie professionali collegate alla strumentazione in uso  e al relativo rischio nell’uso di tali strumenti, come ad esempio gli avvitatori elettrici.

Siamo quindi riusciti a realizzare quell’obiettivo che intendevamo raggiungere: l’unione tra la teoria, la consapevolezza dei rischi esistenti nell’ambito produttivo e la tutela. Un patrimonio di conoscenze che l’INCA non può disperdere e che va anzi salvaguardato anche con iniziative come questa, che gettano un ponte tra i nostri giovani ed il mondo del lavoro. Un’esperienza assolutamente positiva che il patronato intende ripetere nel futuro per rendere ancora più ricco di significato il nostro lavoro. 

Un doveroso ringraziamento, in questa nostra prima esperienza,  va ai dirigenti dell’ELECTROLUX e al gruppo degli ex dipendenti che ci hanno affiancati nelle visite e che con la loro disponibilità hanno contribuito al successo dell’iniziativa.

NEWSultima modifica: 2010-02-17T09:40:31+01:00da vitegabry
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