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Bergamo: certificato di idoneità alloggiativa a 500 euro …

Il  sindaco leghista di Bolgare, in provincia di Bergamo, nel gennaio scorso ha deciso che gli stranieri debbano pagare 500 euro il certificato di idoneità alloggiativa, che nel resto d’Italia costa tra i 30 e i 50 euro. È un certificato che chiedono soprattutto gli immigrati per ottenere il permesso di soggiorno o il ricongiungimento dei familiari. Tre cittadini del piccolo comune bergamasco, nati nella ex Jugoslavia, hanno deciso di far denunciare il sindaco per discriminazione, sostenuti dalla Camera del Lavoro, dalla cooperativa Ruah e dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi).

Nella delibera incriminata si legge che l’aumento del prezzo del certificato è stato deciso perché a Bolgare si sono “riscontrati fenomeni delittuosi” che hanno comportato per le casse comunali un “gravame”. Per il sindaco e i suoi assessori è sembrato “equo addebitarlo alle individualità extracomunitarie”. Per i legali dei tre stranieri che hanno deciso di ribellarsi a una norma di questo genere, si tratta di una palese violazione dell’articolo 97 della Costituzione che prevende “l’imparzialità dell’amministrazione”. Inoltre manca qualsiasi collegamento logico tra la premessa delle delibera (i “fenomeni delittuosi”) e la decisione di aumentare il costo di un certificato. “È una specie di tassazione etnica -spiega il legale di parte -, decisa sulla base di una sorta di processo sommario a una categoria di persone”.

Al giudice i tre stranieri e le associazioni chiedono che sia annullata la delibera, che sia fatta pubblicità della sentenza e che sia risarcita la somma di 500 euro agli stranieri che hanno dovuto pagarla. Infine, chiedono anche un risarcimento morale, non inferiore ai mille euro.

redattore sociale

Varieultima modifica: 2014-03-06T11:25:01+01:00da vitegabry
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