Minatori: in pensione un anno dopo

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Un’altra beffa per i lavoratori

Una beffa. È quella che sta capitando a decine di minatori, per lo più ex dipendenti di aziende del Sulcis (in Sardegna), che si sono visti comunicare dall’Inps il mancato accoglimento della domanda di pensione. Il motivo è semplice: sono rientrati nei tagli della manovra di Tremonti (la legge 122/10) che ha allungato di un anno le finestre pensionistiche.

Eppure, fanno sapere i sindacati del settore (Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil), più d’una volta l’istituto di previdenza aveva ribadito che per la “gestione speciale”, stabilita dalla legge 5/60, non si applicano le scadenze normali, proprio per la peculiarità di un settore che vede la maggioranza degli addetti impegnati nel sottosuolo.

Secondo le tre sigle, se non si interviene subito molti lavoratori potranno essere costretti a tornare in miniera. E tutto ciò avviene “nonostante gli accordi siglati nel settore, peraltro in crisi, prevedessero decorrenze applicate proprio secondo la legge del 1960 tuttora in vigore”. I sindacati hanno chiesto l’intervento urgente del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

rassegna.it

Minatori: in pensione un anno dopoultima modifica: 2011-05-26T08:33:58+02:00da vitegabry
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