Mafia

Mafia: Cgil Trapani, scardinate commistioni tra boss, imprenditoria e politica

“L’incessante lavoro delle forze dell’ordine ha scardinato, ancora una volta, le forti commistioni tra mafia, imprenditoria, politica e il sistema di condizionamento mafioso nell’aggiudicazione dei più importanti appalti pubblici che, per oltre un decennio, ha sottratto lavoro alle imprese sane del territorio trapanese e compresso i diritti dei lavoratori”. 

La segretaria generale della Cgil di Trapani, Mimma Argurio è così intervenuta sull’operazione “Corrupti Mores”, condotta dalla Divisione anticrimine della Questura e dalla Guardia di Finanza di Trapani, che ha portato oggi, tra Trapani, Roma, Milano, Gorizia e Pordenone, al sequestro anticipato di beni per oltre 30 milioni di euro agli imprenditori trapanesi Francesco e Vincenzo Morici, accusati di appartenere a un gruppo di imprenditori che “”cosa nostra”” ha utilizzato, su mandato del boss latitante Matteo Messina Denaro, per esercitare il condizionamento nelle fasi di aggiudicazione di appalti, nella esecuzione delle opere e nelle forniture. 

“”In un momento di forte disorientamento del Paese in cui l’economia è paralizzata dalla grave crisi economica – ha detto Argurio – operazioni antimafia di tale rilevanza impongono una seria riflessione sul ruolo che hanno esercitato e continuano a esercitare imprenditori e politici legati alla mafia”. 

“Quanto emerso dalle indagini – ha proseguito Argurio – ha fotografato una realtà imprenditoriale che, di fatto, si frapponeva allo sviluppo economico del territorio, condizionava il sistema impresa/concorrenza e realizzava guadagni impropri anche attraverso il mancato rispetto del testo unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, l’uso sistematico di materiali non conformi e tali da alterare la stabilità delle opere e la sottrazione del calcestruzzo che dagli appalti pubblici venivano dirottati nei cantieri privati”. 

La segretaria generale della Cgil di Trapani esprime, insieme all’intero gruppo dirigente della Cgil, vivo compiacimento al primo dirigente della Questura di Trapani, Giuseppe Linares, per l’incessante lavoro svolto nella lotta alla mafia, agli uomini della Polizia e della Guardia di finanza. 

Infine, Argurio rivolge un invito al Ministro dell”Interno a cui chiede di “ritornare a Trapani per constare in loco l’operato dei soggetti che esercitano un costante lavoro volto a scardinare un sistema che tiene sotto scacco imprese oneste e lavoratori”.

Mafiaultima modifica: 2013-04-09T17:11:41+02:00da vitegabry
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