Lavoro nero

Transfrontalieri, cresce il lavoro in “nero”

La crisi non ferma i flussi di lavoro transfrontaliero: sono tra 15 e 18mila i lavoratori frontalieri dell’area Fvg, Slovenia e sud-ovest della Croazia, con il fenomeno crescente del lavoro nero, anche a causa di una legislazione che non equipara totalmente il lavoro di italiani e sloveni al di là dei rispettivi confini, in particolare nell’accesso agli ammortizzatori. Ecco perché servono ulteriori passi per monitorare i flussi, per garantire parità di diritti ai transfrontalieri, senza vincoli legati alla residenza. Lo chiede il Consiglio sindacale interregionale Fvg-Slovenia.

L’organizzazione, che riunisce Cgil-Cisl-Uil e i due principali sindacati sloveni, Zsss e Ks90, si prepara al tradizionale incontro bilaterale che si tiene ogni anno in vista del 1 Maggio. Oggi nel corso di un incontro tra i rappresentanti sindacali sarà presentato un documento bilaterale per un’Europa più giusta e solidale e nuove politiche economiche e industriali che escano dalla logica dell’austerity.

Lavoro neroultima modifica: 2014-04-24T08:26:25+02:00da vitegabry
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