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Inps: Stato copra deficit ex Inpdap

Valutare “nelle sedi competenti, l’opportunità di eventuali interventi normativi, tesi a garantire l’efficiente ed efficace implementazione della più grande operazione di razionalizzazione del sistema previdenziale pubblico”. Così il presidente dell’Inps, in un’audizione alla Commissione bicamerale di controllo degli enti di previdenza, con riferimento alla situazione ante-2008, quando lo Stato trasferiva le risorse per coprire la gestione Inpdap, in modo strutturale.

Sul bilancio ex-Inpdap, spiega l’Inps, grava “il continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali, a fronte di trasferimenti statali che appaiono non completamente rispondenti ai fabbisogni, soprattutto nella quota attribuita come anticipazione, innescando crescenti rischi di sotto finanziamento dei disavanzi previdenziali e di progressivo aggravamento delle passivita”.

Sarebbe quindi “auspicabile” riflettere sulla possibilità di intervenire, per legge, in modo da tornare alla situazione precedente alla Finanziaria del 2008, quando in pratica, l’Inpdap diventò “debitore dello Stato da creditore che era”, con la conseguente generazione “dello squilibrio”, che ora, dopo la fusione, ricade sull’Inps.

Nel corso dell’audizione il presidente dell’Istituto ha ricordato inoltre che l’accorpamento deve “consentire la realizzazione di una riduzione dei costi complessivi di funzionamento non inferiore a 20 milioni di euro nel 2012, 50 milioni di euro per l’anno 2013 e 100 milioni di euro a decorrere dal 2014″. Sforbiciate a cui si devono aggiungere altri tagli” che prevedono complessivamente per l’Istituto – evidenzia il presidente Inps – una diminuzione delle spese di funzionamento di 169 milioni di euro per l’anno 2012, 477 milioni di euro per l’anno 2013 ed oltre 530 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2014″.

ansa

Inpsultima modifica: 2013-11-23T14:15:36+01:00da vitegabry
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