La Fiom torna in piazza. La mattina di sabato 18 maggio sono attese a Roma circa 50mila persone, che sfileranno insieme ai metalmeccanici da piazza della Repubblica a piazza di Porta San Giovanni, dove si terranno i comizi finali. Il corteo partirà alle 9 del mattino, mentre la manifestazione si chiuderà alle 14. Sono attesi 600 pullman da tutta Italia. La manifestazione, dal titolo ‘Non possiamo più aspettare’, “non è contro qualcuno ma di proposta per rivendicare il cambiamento” ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, sottolineando che “le scelte del governo Berlusconi e Monti sono all’origine della situazione pesantissima che stiamo vivendo. C’è bisogno – ha proseguito il leader dei metalmeccanici della Cgil – di rimettere al centro il lavoro”.

Questo il percorso del corteo: via delle Terme di Diocleziano, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, largo Brancaccio, via Merulana, viale Manzoni, via Emanuele Filiberto, per concludersi appunto in piazza di Porta San Giovanni. Sul palco, prima del comizio finale di Landini, sono attesi anche gli interventi, tra gli altri, di Stefano Rodotà e Gino Strada. Hanno aderito alla protesta anche il Movimento Cinque Stelle, Sel, Rifondazione comunista, Pdci, Rivoluzione civile, singoli esponenti del Pd e realtà della società civile, studenti, l’Anpi e associazioni ambientaliste.