Beni confiscati alla mafia

Beni confiscati, Cgil lancia in Campania legge iniziativa popolare

La Cgil Campania lancia la campagna a sostegno della legge di iniziativa popolare “Io riattivo il lavoro”. L’iniziativa è stata presentata nel convegno promosso dalla confederazione regionale a Napoli sui beni confiscati. Sono 347 in regione le aziende sottratte alla criminalità organizzata, di cui 180 nella provincia di Napoli, 77 a Caserta, 75 a Salerno, 10 ad Avellino e 5 a Benevento.

“Quando una villa confiscata alla camorra diventa un asilo nido – ha detto il segretario generale Franco Tavella – vince lo Stato. In questi anni è passata una cultura che identificava il potere economico della criminalità come un modello vincente. Se espropriamo, anche materialmente, la casa ad un boss diamo un segnale importante anche per sconfiggere quel pensiero”. 

 “Napoli – secondo il segretario generale della Cgil di Napoli, Federico Libertino – è in gravissima difficoltà, siamo in un momento molto delicato per la vita sociale ed economica della città. Una grande organizzazione come la Cgil ha il dovere di fare proposte di merito per uscire fuori da questa stagnazione e dal degrado in cui sta precipitando. In Campania sono coinvolti, in aziende confiscate, 15mila lavoratori. Per questa campagna la Cgil di Napoli allestirà stand allo scopo di raccogliere firme nei luoghi strategici della città. Per noi le priorità sono lavoro e legalità. Questa campagna le contiene entrambe ed è per questo fondamentale per il nostro sindacato”.

L’incontro è stato concluso dall’intervento di Luciano Silvestri, responsabile dipartimento sicurezza e legalità Cgil e aperto da Paolo Masia, del dipartimento sicurezza e legalità Cgil Campania.

Beni confiscati alla mafiaultima modifica: 2013-04-15T18:32:57+02:00da vitegabry
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