Assegni familiari

Assegni familiari: scatta l’aumento del 3% delle prestazioni dei Comuni

Tre per cento in più per gli assegni erogati dai Comuni a favore delle famiglie in condizioni economiche disagiate. I nuovi valori sono indicati nella circolare dell’Inps n. 34/2013. 

Per il 2013 l’assegno mensile di maternità vale 334,50 euro, quello per il nucleo familiare, sempre su base mensile e in misura intera, 139,50. I limiti reddituali, indicati nell’Isee per il diritto alle prestazioni sono fissati, rispettivamente, in 34.873 euro (per assegno di maternità) e in 25.109 euro (per l’assegno al nucleo familiare).  

La rivalutazione Istat riguarda le principali prestazioni economiche corrisposte dai Comuni: l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori e l’assegno di maternità alle madri, prive di tutela previdenziale obbligatoria.

L’assegno al nucleo familliare spetta alle famiglie italiane e comunitarie su richiesta da presentarsi al Comune di residenza. E’ concesso dall’Ente locale, ma materialmente pagato dall’Inps, a condizione che siano accertati alcuni requisiti: nel nucleo devono essere presenti alemno tre figli minori e il valore Isee del nucleo familiare non deve superare una certa soglia, che per il corrente anno è fissata in misura pari a 25.108,71 euro.

L’assegno di maternità, invece, spetta alle donne, cittadine italiane, comunitarie o stranieri in possesso di carta di soggiorno, per nascite, affidamenti preadottivi e adozioni senza affidamento. L’assegno nel 2013 vale 1.672,65 euro, ossia 334,53 euro per cinque mensilità.

Anche per questa prestazione occorre fare domanda al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita, affidamento o adozione del figlio.  

Assegni familiariultima modifica: 2013-03-01T13:12:54+01:00da vitegabry
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