Andrea Pianeta, l’ex tranviere che ha battuto l’Inps: “Così ho riavuto la mia pensione”

Andrea Pianeta, l’ex tranviere che ha battuto l’Inps: “Così ho riavuto la mia pensione”

 

Milano – Il ricorso amministrativo vinto da un pensionato di Atm, Andrea Pianeta, apre la strada a una raffica di richieste di rimborso all’Inps da parte di ex lavoratori dei trasporti.

Andrea Pianeta, l'ex tranviere che ha battuto l’Inps: “Così ho riavuto la mia pensione”

Andrea Pianeta, l’ex tranviere che ha battuto l’Inps: “Così ho riavuto la mia pensione”© Fornito da Il Giorno

Le cifre

Il 71enne, in passato conosciuto per la sua attività sindacale nella società del trasporto pubblico milanese, ha ottenuto infatti il pagamento di arretrati per circa seimila euro netti (relativi agli ultimi cinque anni) e un ricalcolo della pensione che lo porta a percepire da ora 156,17 euro lordi in più ogni mese: le pensione lorda mensile passa così da 2.084 euro a 2.241 euro, che equivale a un netto di 1.391 euro mensili.

 

La vicenda

Quei 156 euro in più gli spettavano per diritto ma, finora, non erano mai stati versati. Una querelle che affonda le radici a metà degli anni ’90, quando avvenne un passaggio che si è tradotto in una beffa per i lavoratori del trasporto pubblico. Fino ad allora, infatti, i contributi pensionistici venivano versati in un fondo previdenziale specializzato sul settore che, dal 1995, è confluito nell’Inps. “Noi versavamo somme aggiuntive – spiega Luigi Lazzaretti, un altro pensionato intenzionato a presentare il ricorso per ottenere il ricalcolo della pensione – che ci avrebbero permesso di ottenere una pensione più alta, di circa 150-200 euro in più a seconda delle posizioni. Soldi che di fatto sono ‘spariti’, perché i versamenti sono stati livellati e al momento del calcolo della pensione l’importo totale è identico a quello delle altre categorie che invece hanno sempre versato all’Inps. Finora non ci eravamo accorti della differenza, ora chiediamo la ricostituzione della pensione e il versamento degli arretrati”. La forbice non è da poco: un ex lavoratore Atm con versamenti nel fondo di settore sarebbe dovuto andare in pensione con il 90% dello stipendio, che “in silenzio” si è invece ridotto all’80% con il passaggio all’Inps.

 

Effetto domino

Una beffa che, solo sul fronte di Atm, potrebbe riguardare circa 10mila ex dipendenti, che hanno lavorato fra gli anni ’70 e la metà degli anni ’90. Per ora, dopo il ricorso pilota vinto da Andrea Pianeta, 80 altri pensionati hanno deciso di seguire la stessa strada, rivolgendosi a un patronato per ottenere il ricalcolo. “Gli arretrati che mi sono stati riconosciuti riguardano solo gli ultimi cinque anni – aggiunge Pianeta – perché gli altri anni sono ormai prescritti. È un’ingiustizia, e abbiamo intenzione di andare avanti e fare causa per ottenere l’importo totale. Si tratta di soldi che abbiamo guadagnato con il nostro lavoro: l’Inps non può prescrivere la nostra pensione, altrimenti devono prescrivere anche il vitalizio dei politici”. Pianeta, che vive a Cassina de’ Pecchi, ha intenzione intanto di creare un comitato di ex ferrotranvieri, per portare avanti una battaglia comune.

 

Piccola beffa

Il ricorso vinto, però, ha un risvolto amaro, che rovina la festa. Pianeta, per portare avanti la sua istanza, si è affidato infatti a uno studio legale di Bari, firmando un contratto che lo impegna a versare “il 30% del valore dell’affare” in caso di buon esito del contenzioso. Una fetta dei soldi ottenuti finirà, quindi, sul conto corrente dell’avvocato

Andrea Pianeta, l’ex tranviere che ha battuto l’Inps: “Così ho riavuto la mia pensione”ultima modifica: 2023-03-27T19:57:38+02:00da vitegabry
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