Archivi giornalieri: 17 ottobre 2014

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Junqueras: “Dejemos de hablar y proclamemos ya la independencia”

El consejero de Presidencia, Francesc Homs, ve “altamente probable” un acuerdo con ERC

A Junqueras se le rompe la voz en Catalunya Ràdio. / ATLAS

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El presidente de Esquerra Republicana de Cataluña (ERC), Oriol Junqueras, ha ido al grano esta mañana: “Dejemos de hablar y hagámoslo de una vez”, ha dicho en referencia a la independencia de Cataluña, en una entrevista en Catalunya Radio. “Necesitamos hechos, ¡por el amor de Dios! Quiero hechos de una vez y creo que es lo que quiere la gente de este país. No discutamos más”. Para Junqueras ya no es tiempo de negociaciones: “No empecemos de nuevo un proceso de negociación, no  podemos permitirnos una reforma constitucional… No tenemos tiempo“, ha comentado, visiblemente emocionado. “Cada vez que alargamos el límite, cada vez que aplazamos algo, estamos alargando las carencias de este país”, añadió, rechazando cualquier metáfora y pidiendo hablar claro: “Se dice independencia, en todo el mundo”.

Junqueras ha hablado de “cuestión de derecho y de necesidad” para justificar que “hay que convocar elecciones lo antes posible para proclamar la independencia”, dado que considera que eso es lo que quiere la mayoría del pueblo catalán.La alternativa a la consulta que ha propuesto el presidente de la Generalitat, Artur Mas, “no es una consulta”, más bien es “un proceso participativo”, en el que, sin embargo, participará con todo el entusiasmo.

En la misma línea, Junqueras ha rechazado apoyar unos presupuestos para 2015 que no sean “para un estado independiente”. “No tiene ningún sentido aprobar unos presupuestos de una comunidad autónoma porque que nos condenan”, ha apuntado.

En lo que respecta a la confianza en Artur Mas, el líder de Esquerra ha insistido en que necesitaba confiar en él, “porque si no era imposible 9-N”. Esta confianza “ahora hay que reconstruirla con la independencia de Cataluña”. Con vistas a las elecciones plebiscitarias, no ha dado pistas sobre las negociaciones entre partidos, ANC y Òmnium por una posible lista conjunta y ha insistido en que “la unidad sólo volverá con la independencia”.

El consejero de Presidencia y portavoz de la Generalitat, Francesc Homs, en cambio, ve “altamente probable” un acuerdo con ERC en la propuesta de una lista conjunta “de país”, según ha explicado este viernes en declaraciones a RNE. “El objetivo principal es compartido, con lo cual, más allá de estos días, el desenlace es altamente probable”, ha argumentado Homs.

El portavoz reconocido también que las relaciones con ERC “no son las mejores” en este momento, pero ha quitado hierro al asunto, al observar que en todas las casas se suelen dar discusiones, que incluso pueden llegar a ser fuertes. “Estoy convencido de que es una situación coyuntural y no voy a hacer una exhibición de las peleas internas en Cataluña, no las disimulo, las constato pero tampoco voy a persistir en ellas”, ha remarcado el consejero.

También ha señalado que no ve “ningún tipo de futuro” a un pacto con el PSC sobre los presupuestos catalanes para 2015 porque no tendría coherencia con el proyecto político que tiene entre manos el Govern. Homs ha señalado que el PSC en ninguna ocasión ha dicho que quiera aprobar los presupuestos de la Generalitat: “Nuestra prioridad es conocida y no estamos en la Generalitat para mantenernos en el sillón”.

ultime notizie

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Quarta Giornata italiana della statistica
Il 21 ottobre 2014 si svolge la Giornata italiana della statistica, promossa e organizzata da Istat e Sis
Evento, martedì 21 ottobre 2014
Incarico di Direttore Generale dell’Istat
Riavvio della procedura finalizzata alla raccolta delle manifestazioni di interesse
Concorso o selezione, giovedì 9 ottobre 2014
Agenda settimanale delle diffusioni
Le diffusioni, i comunicati stampa e gli aggiornamenti di banche dati previsti per la prossima settimana
venerdì 17 ottobre 2014
Produzione nelle costruzioni
Ad agosto 2014 l’indice aumenta del 6,0% su luglio e diminuisce del 4,2% in un anno
Comunicato stampa, venerdì 17 ottobre 2014
Commercio estero
Ad agosto 2014 il saldo commerciale è di +2,1 miliardi, +1,0 miliardi rispetto ad agosto 2013
Comunicato stampa, giovedì 16 ottobre 2014
Costo di costruzione di fabbricato residenziale
Ad agosto 2014 costo di costruzione di un fabbricato residenziale + 0,2% su luglio e +0,1% in un anno
Comunicato stampa, giovedì 16 ottobre 2014

Consiglio regionale del lazio

Archivio news:

Meridiana

Meridiana, a Roma vertice della speranza
L’azienda: “Riduciamo gli esuberi a 1366”

Meridiana, a Roma vertice della speranza L'azienda: "Riduciamo gli esuberi a 1366"Protesta Meridiana a Roma

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Oggi al ministero del Lavoro la riunione per decidere sulle sorti dei dipendenti della compagnia aerea Meridiana.

Nell’incontro in corso al Ministero del Lavoro tra azienda, governo, sindacati e istituzioni locali, Meridiana avrebbe proposto una riduzione del numero degli esuberi di 268 lavoratori. Lo riferiscono fonti sindacali. Il numero di esuberi scenderebbe così da 1.634 a 1.366 unità. La riduzione sarebbe di 178 esuberi (di cui 37 andrebbero a tempo determinato in Air Italy), più 90 pensionabili. L’azienda avrebbe anche chiesto la continuità territoriale 2 in esclusiva: cioè le tratte da Cagliari e Olbia per Bologna, Torino, Napoli, Verona in esclusiva. “Resta ferma la richiesta di Meridiana di riconoscere al proprio personale, così come avvenuto per Alitalia, un trattamento di mobilità di durata di fino a cinque anni, alle medesime condizioni economiche previste oggi dalla Cassa integrazione straordinaria – dunque all’80% della retribuzione – portando il periodo complessivo di sostegno sociale sino a nove anni”. Lo chiede la compagnia sarda in una nota “rispetto all’importante passo avanti fatto dall’azienda e allo sforzo messo in campo” con la riduzione degli esuberi.

IL GIORNO DELLA VERTENZA – Nel giorno del “vertice della speranza” al ministero del Lavoro, sulle sorti dei dipendenti della compagnia aerea Meridiana, le “magliette rosse” degli esuberi hanno invaso la Capitale “per pretendere un diritto espropriato da un management incapace”. E mentre i sindacati e i rappresentanti delle Regioni coinvolte nella vertenza incontrano i ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e dei Trasporti, Maurizio Lupi, prosegue la manifestazione dei due dipendenti Meridiana che hanno trascorso la seconda notte a 35 metri d’altezza, sopra una torre della luce nel parcheggio dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. “Abbiamo viveri a sufficienza per 15 giorni”, spiega il pilota Andrea Mascia, pronto ad affrontare la terza giornata di protesta in attesa di notizie da Roma. Non tendono a placcarsi comunque le polemiche, da una parte i lavoratori in una nota accusano il presidente Matteo Renzi di non aver mai “speso una parola sulla vertenza Meridiana”, e sollecitano gli attori coinvolti affinché “il lavoro torni a coloro a cui è stato sottratto”, perché “senza l’operazione Air Italy, spalleggiata da ammortizzatori sociali con cui si sono parcheggiati i veri Meridiana, adesso questa vertenza non esisterebbe”. Questa mattina, sempre a Olbia, hanno denunciato alcuni dipendenti in esubero, “si è consumata a bordo del volo delle 7 per Fiumicino un episodio che ha lasciato l’amaro in bocca ai lavoratori: ad un pilota Meridiana è stato impedito da un collega Air Italy di raggiungere la manifestazione di Roma utilizzando i posti riservati ai membri aggiuntivi dell’equipaggio che possono esser occupati anche da personale fuori servizio, decisione che viene presa a discrezione del comandante dell’aereo. Una provocazione che aumenta la rabbia dei dipendenti che lottano per il posto di lavoro”.

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE17/10/2014

GIURISPRUDENZA

CONSIGLIO DI STATO

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 14 ottobre 2014, n. 5125LAVORO

Diniego permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 15 ottobre 2014, n. 5144LAVORO

Istanza di conversione del permesso di soggiorno

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 15 ottobre 2014, n. 5147LAVORO

Diniego di rinnovo del permesso di soggiorno nei confronti dell’appellante

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 15 ottobre 2015, n. 5146LAVORO

Rigetto dell’istanza d’emersione dal lavoro irregolare ex art. 1-ter del DL 78/2009

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 ottobre 2014, n. 21939FISCALE

Fallimento ed altre procedure concorsuali – Piccolo imprenditore – Fallibilità – Requisiti dimensionali

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 11 settembre 2014, n. 19248FISCALE

Tributi – Agevolazioni fiscali – Acquisto prima casa – Condono fiscale – Proroga biennale dei termini per l’accertamento

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 settembre 2014, n. 19013FISCALE

Fallimento ed altre procedure concorsuali – Fallimento – Ripartizione dell’attivo – Concordato preventivo – Credito del professionista per attività di assistenza, consulenza e redazione della proposta – Credito sorto in funzione della procedura concorsuale – Prededuzione ex art. 111, secondo comma, legge fall. – Configurabilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 ottobre 2014, n. 21661LAVORO

Tutela delle condizioni di lavori – Decesso del dipendente – Causa di servizio – Risarcimento del danno biologico ai congiunti superstiti

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 ottobre 2014, n. 21966FISCALE

Tributi – Imposta comunale sulla pubblicità – Agenzia immobiliare – Cartelli esposti in vetrina – Pubblicità su case da affittare o vendere – Assoggettamento all’imposta – Sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 ottobre 2014, n. 43308LAVORO

Omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali – Notifica della contestazione – Restituzione raccomandata per avvenuta giacenza – Non punibilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 ottobre 2014, n. 43320FISCALE

Tributi – Reati fiscali – Emissione di fatture per operazioni inesistenti – Procedimento – Autorità giudiziaria competente – Competenza per territorio – Criteri di assegnazione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 settembre 2014, n. 19739LAVORO, FISCALE

Tributi – Imposte sui redditi – Accertamento – Ritenute alla fonte – Redditi di lavoro autonomo – Ritenuta d’acconto ex art. 25, D.P.R. n. 600/1973 – Pagamento eseguito dal debitore del debitore – Obbligo – Sussistenza

PRASSI

AGENZIA DELLE DOGANE

NOTA

AGENZIA DELLE DOGANE – Nota 14 ottobre 2014, n. 114419/RUFISCALE

Pagamento dei diritti doganali tramite bonifico bancario/postale – Estensione nuove funzioni agli operatori titolari di conto di debito.

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE

CODICE

CODICE DEONTOLOGICO FORENSE – 31 gennaio 2014LAVORO, FISCALE

Codice deontologico forense – Approvato dal Consiglio nazionale forense nella seduta del 31 gennaio 2014

INPS

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 16 ottobre 2014, n. 7758LAVORO

Accertamento dell’esistenza in vita dei titolari di trattamenti pensionistici della gestione dei dipendenti pubblici e dei lavoratori dello spettacolo e sportivi professionisti erogati all’estero. Sospensione delle pensioni.

INPS – Messaggio 16 ottobre 2014, n. 7763LAVORO

Inps per le persone colpite dall’alluvione nella provincia di Parma – Pagamento delle prestazioni pensionistiche e non pensionistiche

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

CIRCOLARE

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Circolare 15 ottobre 2014, n. 3675/CLAVORO, FISCALE

Termini di ricevibilità dei ricorsi gerarchici impropri, in materia di attività di mediazione, agenzia, mediazione marittima, spedizione e di periti ed esperti

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE17/10/2014

GIURISPRUDENZA

CONSIGLIO DI STATO

SENTENZA

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 14 ottobre 2014, n. 5125EDILIZIA

Diniego permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 15 ottobre 2014, n. 5144EDILIZIA

Istanza di conversione del permesso di soggiorno

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 15 ottobre 2014, n. 5147EDILIZIA

Diniego di rinnovo del permesso di soggiorno nei confronti dell’appellante

CONSIGLIO DI STATO – Sentenza 15 ottobre 2015, n. 5146EDILIZIA

Rigetto dell’istanza d’emersione dal lavoro irregolare ex art. 1-ter del DL 78/2009

CORTE DI CASSAZIONE

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 ottobre 2014, n. 21661COOPERATIVE, EDILIZIA

Tutela delle condizioni di lavori – Decesso del dipendente – Causa di servizio – Risarcimento del danno biologico ai congiunti superstiti

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 ottobre 2014, n. 43308COOPERATIVE, EDILIZIA

Omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali – Notifica della contestazione – Restituzione raccomandata per avvenuta giacenza – Non punibilità

La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014

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Temi dell’attività Parlamentare

La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014
La Nota di aggiornamento al DEF 2014, trasmessa alle Camere il 1° ottobre 2014, rivede le previsioni economiche e di finanza pubblica contenute nel Documento di economia e finanza dell’aprile 2014, al fine di adeguare il quadro previsionale finanziario per l’anno in corso e per quelli successivi ai mutamenti nel frattempo intervenuti negli andamenti economici. La Camera ha concluso l’esame della Nota nella giornata di martedì 14 ottobre, con l’approvazione di una risoluzione.
informazioni aggiornate a mercoledì, 15 ottobre 2014
La funzione della Nota di aggiornamento

La disciplina della procedura di bilancio contenuta nella legge di contabilità n. 196 del 2009 prevede che nell’ambito delle nuove scadenze temporali decise in sede europea il Governo presenti alle Camere entro il 10 aprile di ciascun anno ilDocumento di Economia e Finanza (DEF). Il quadro previsionale del DEF deve essere poi adeguato all’evolversi del quadro economico finanziario in corso d’anno mediante la Nota di aggiornamento, da trasmettersi alle Camere entro il successivo 20 settembre. La Nota potrà altresì aggiornare il DEF in relazione  alle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma contenuti nel DEF medesimo. Ciò consente che la decisione annuale di bilancio, che si avvia con la presentazione, entro il 15 ottobre, dei disegni di legge di stabilità e di bilancio, sia predisposta sulla base di un quadro economico e programmatico il più possibile aggiornato.

Nel presentare il nuovo quadro di finanza pubblica nella Nota 2014 – che il Governo ha trasmesso successivamente alla scadenza del 20 settembre, motivando lo slittamento a causa della recente adozione di un nuovo europeo dei conti nazionali SEC2010 –  si è tenuto conto delle raccomandazioni approvate per l’Italia dall’Unione Europea nel mese di giugno (COM(2014)413 final): si tratta di 8 Raccomandazioni, concernenti rispettivamente la sostenibilità delle finanze pubbliche, l’efficienza del sistema fiscale, quella della PA e del sistema giudiziario, il rafforzamento del sistema bancario, il mercato del lavoro, il settore della scuola e della formazione, la concorrenza ed, infine, le industrie di rete. Ad esse è dedicato un apposito paragrafo della Nota, con l’indicazione delle azioni intraprese per attuarle.

Il quadro macroeconomico

La Nota evidenzia uno scenario macroeconomico internazionale che mostra, nel suo complesso, una ripresa modesta, più debole di quanto atteso in precedenza, e molto differenziata tra le varie aree economiche.

Per ciò che concerne specificamente l’Area dell’Euro, l’insoddisfacente andamento del PIL va ricondotto alla debolezza della domanda interna, che colpisce soprattutto gli investimenti, e nella persistente difficoltà di aumentare l’offerta di credito alle imprese nonostante la politica monetaria espansiva adottata dalla BCE. A ciò si aggiunge il costante declino del tasso di inflazione.   Se non adeguatamente contrastate da politiche monetarie e fiscali più accomodanti, la debolezza della domanda interna e la discesa del tasso di inflazione potrebbero anche far emergere rischi di spirale deflazionistica.

Per quanto concerne l’Italia, la Nota di aggiornamento rivede il quadro macroeconomico evidenziando un peggioramento delle stime di crescita dell’economia italiana per l’anno in corso e per l’anno 2015 rispetto alle previsioni formulate nel DEF di aprile 2014, in relazione al recente indebolimento congiunturale. Soltanto a partire dal 2017 si prevede che l’economia torni a crescere, riportandosi da tale anno su livelli superiori all’1 per cento (1,1 per cento nel 2017 e 1,2 per cento nel 2018).

In particolare, per il 2014, viene stimata una contrazione del PIL italiano pari allo0,3 per cento, rispetto ad una crescita dello 0,8 per cento precedentemente indicata dal DEF. Dal punto di vista tecnico, la contrazione del PIL per due trimestri consecutivi comporterebbe l’entrata in recessione dell’economia italiana per la terza volta dal 2009. Tuttavia, il Documento configura la fase attuale come un periodo di stagnazione più che di recessione, in considerazione del fatto che il processo di contrazione dell’occupazione e del tessuto produttivo, che ha interessato il biennio 2012-2013, è ritenuto dal Governo ormai concluso.

Anche per il 2015 permane una revisione al ribasso delle precedenti prospettive di crescita dell’economia, con una previsione di incremento del PIL pari a 0,5 per cento, rispetto all’1,3 per cento iscritto nel DEF. In tale anno, comunque, vengono ad evidenziarsi segnali concreti di attenuazione della contrazione del credito al settore privato dell’economia, che dovrebbe cominciare a mostrare una dinamica finalmente positiva, anche in virtù degli interventi messi in campo dalla BCE proprio per stimolare il finanziamento del settore produttivo. Dovrebbero, inoltre, risultare sempre più evidenti gli effetti delle misure adottate nel corso degli ultimi anni, volte a favorire l’accesso al credito da parte delle imprese, anche al di fuori del circuito bancario. Per gli anni successivi, la Nota evidenzia un rafforzamentoprogressivo della dinamica del PIL. L’attività economica è prevista crescere, a livello tendenziale, a ritmi più sostenuti, attestandosi a partire dal 2017 al di sopradell’1,0 per cento ( 1,2% nel 2018), beneficiando, secondo il Governo, sia del miglioramento della domanda mondiale che degli effetti positivi determinati delle riforme già messe in atto, attualmente impediti dalla presenza di condizioni di domanda particolarmente debole.

La Nota espone, per la prima volta, oltre allo scenario economico tendenziale (quello cioè che si determinerebbe in assenza di interventi di policy) , anche un quadro previsionale programmatico che include l’impatto sull’economia delle nuove misure che saranno adottate con la prossima legge di stabilità per il 2015. Le due previsioni coincidono per l’anno in corso, mentre si differenzianogradualmente negli anni successivi nei quali il quadro programmatico indica, rispetto al tendenziale, una crescita del PIL superiore di 0,1 punti percentuali nel2015 e di 0,2 punti percentuali nel triennio successivo

Si ricorda, inoltre, che, per la prima volta, nel rispetto dei regolamenti europei (in particolare, Reg (EU)473/2013) le previsioni macroeconomiche tendenziali e programmatiche presentate nella Nota di Aggiornamento al DEF 2014 sono sottoposte alla validazione dell’ Ufficio Parlamentare di Bilancio costituito nell’aprile 2014 secondo quanto previsto dalla legge n. 243/2012, di attuazione del principio del pareggio del bilancio.

Per quanto concerne, infine, il mercato del lavoro, la Nota sottolinea come malgrado l’intensità e l’ampiezza degli interventi dedicati dal Governo al problema occupazionale, esso rimanga un elemento di criticità per l’Italia: tale mercato ha risentito della debolezza dell’economia, con il tasso di disoccupazione ancora prossimo ai massimi storici (12,6 per cento nel secondo trimestre del 2014) e valori preoccupanti per la fascia di età inferiore ai 25 anni (oltre il 40 per cento). Il tasso di disoccupazione è previsto arrivare  nel 2014 al 12,6 per cento, mantenendosi stabile anche nel 2015 e tornando poi a ridursi negli anni successivi, fino all’11,8 per cento nel 2018.

Il quadro di finanza pubblica

Il peggioramento del quadro macroeconomico rispetto al quadro previsionale contenuto nel DEF 2014 di aprile – rispetto al quale il Pil oltre a diminuire in termini reali decresce anche in termini nominali – si riflette sull’evoluzione della finanza pubblica, ove si prevede per il 2014 un indebitamento netto (a legislazione vigente, cioè in assenza di interventi correttivi) del 3,0% del PIL, pari, quindi, alla soglia definita dalle regole di bilancio europee, mentre le previsioni assunte nel DEF lo collocavano al 2,6%. Il peggioramento scaturisce dalla discesa dell’avanzo primario rispetto alle stime di aprile (dal 2,6 all’1,7% del PIL), solo in parte compensata dalla flessione della spesa per interessi (-0,5% sul PIL, da 82,6 a 76,7 mld in valore assoluto). Nel 2015 l’indebitamento netto dovrebbe avviarsi in un percorso di miglioramento, attestandosi al 2,2% del PIL, e, successivamente, anche in virtù di una graduale chiusura degli spread rispetto ai Bund tedeschi (dagli attuali valori ormai stabilmente inferiori ai 200 punti base, a 150 e quindi fino ai 100 punti nel triennio 2016-2018) giungere ad un livello 0,8% nel 2018,

Per quanto riguarda le due componenti principali del quadro economico, vale a dire entrate e spese, l’evoluzione delle entrate finali fa registrare una sostanziale invarianza nel periodo di riferimento (intorno al 48,2% in quota Pil,, salvo un picco al 48,7 nel 2016),  mentre le spese (escluse quelle per interessi) beneficiano deglieffetti di contenimento delle misure varate negli anni precedenti e degli ulteriori risultati attesi dalla ristrutturazione della spesa avviata con laspending review: la spesa primaria è prevista infatti ridursi dal 46,6% del 2014 al 44,8% del 2018, in calo quindi di quasi 2 punti percentuali sul PIL.

Nel quinquennio 2014-2018 l’avanzo primario passa dall’1,7% del 2014 al 3,4 del 2018. Pur permanendo per tutto il periodo su valori ampiamente positivi, per tale saldo si registra tuttavia, rispetto alle previsioni di aprile, un significativo peggioramento (circa 1 punto percentuale di PIL nel 2014 e nel 2015 e 1,5 punti percentuali nel triennio successivo).

La Nota di Aggiornamento prevede, invece, un consistente miglioramento del trend della spesa per interessi dal 2014 al 2018 rispetto a quello riportato dal DEF. Nel periodo in esame il rapporto sul PIL scende di circa mezzo percentuale, passando da 4,7 a 4,2 punti percentuali di Pil.

Per quanto concerne la pressione fiscale a legislazione vigente, essa è prevista sostanzialmente costante per tutto il periodo di previsione, oscillando dal 43,3% nel 2014 al 43,2% nel 2018.

Il quadro programmatico

L’indebitamento netto programmatico per il 2014 è previsto allo stesso valore, del 3% del PIL, previsto nel quadro tendenziale, mentre per il 2015, con una sostanziale novità rispetto agli orientamenti di politica economica contenuti nei precedenti documenti programmatici di bilancio, l’indebitamento netto viene fissato pari al 2,9% del PIL, livello che, oltre ad essere superiore a quello programmatico previsto nel DEF(1,8%),risulta anche superiore di 0,7 puntipercentuali rispetto al valore tendenziale, pari al 2,2%. In termini analoghi si presenta l’avanzo primario programmatico, che per il medesimo anno rispetto al tendenziale risulta anche esso inferiore di 0,7 punti percentuali. Tale andamento di determina in quanto per il 2015 il Governo ritiene di dover finanziare gli impegni di spesa e la riduzione della pressione fiscale che saranno contenuti nella prossima legge di stabilità soltanto in parte mediante riduzioni di spesa, operando, pertanto, una manovra di orientamento espansivo. Lo spazio di bilancio in tal modo creato nel 2015 verrebbe impiegato in sede di legge di stabilità, precisa la Nota, per la riduzione permanente della pressione fiscale delle famiglie con redditi medio-bassi e delle imprese al fine di supportare la domanda aggregata e di migliorare la competitività. Quindi, dopo che per il 2016 non vengono effettuati ulteriori interventi di manovra, né in senso espansivo che correttivo, l’indebitamento netto torna ad essere migliorato negli ultimi due anni del periodo di previsione, attestandosi allo 0,8% del Pil nel 2018.

Come delineato nella Nota, il quadro programmatico comporta tuttavia un percorso di risanamento e crescita più graduale di quello contenuto nella Documento di Economia e Finanza 2014, che si riflette necessariamente sul raggiungimento delpareggio di bilancio in termini strutturali, che viene ora previsto nel 2017, con un allungamento di un anno rispetto a quanto stabilito nel DEF 2014, ivi riferito all’anno 2016.  In tali circostanze – vale a dire qualora il Governo proceda ascostamenti dall’obiettivo programmatico strutturale di bilancio – l’articolo 6 della legge di attuazione del pareggio di bilancio n. 243 del 2012, dispone che il Governo sentita la Commissione europea, presenti alle Camere, per le conseguenti deliberazioni parlamentari, una Relazione ed una specifica richiesta di autorizzazione in cui sia indicata l’entità e la durata dello scostamento e definisca un piano di rientro verso l’obiettivo programmatico. Alla Nota risulta pertanto allegata tale  Relazione (Doc. LVII, n. 2bis– Allegato II),esaminata dalla Camera nella giornata di martedì 14 ottobre ed approvata con appositarisoluzione.

quanto concerne, infine, l’evoluzione dPer el rapporto debito pubblico/PIL, il 2014dovrebbe chiudersi con un rapporto debito/Pil pari al 131,6% (notevolmente inferiore rispetto a quello del 134,9% programmato nel DEF, a seguito degli effetti positivi del  nuovo sistema europeo dei conti nazionali prima segnalato), che poi cresce al 133,4 nell’anno successivo per poi iniziare a diminuire negli anni successivi, fino a posizionarsi al 124,6 nel 2018.

La risoluzione parlamentare sulla Nota

L’esame parlamentare della Nota è stata conclusa dalla Camera con l’approvazione della risoluzione 6-00083 Speranza ed altri con cui, nel condividere l’azione programmatica volta ad evitare per il 2015 manovre con effetto recessivo sulla dinamica del Pil, sui consumi delle famiglie e sugli investimenti, si impegna il Governo a completare il percorso di approvazione delle riforme strutturali indicate nella Nota medesima e ad utilizzare le clausole di flessibilità consentite dal Patto di Stabilità e Crescita per rilanciare la domanda interna e la competività, fermo restando il rispetto degli impegni assunti in sede europea. La risoluzione reca poi ulteriori impegni a carico del Governo, con riguardo tra gli altri al contrasto all’evasione fiscale, alla stabilizzazione del bonus Irpef sui redditi più bassi, alla riduzione del prelievo fiscale sulle imprese, all rafforzamento ed alla maggiore incisività della rete degli ammortizzatori sociali, nonché all’accelerazione degli investimenti per il contrasto del dissesto idrogeologico, ricomprendendo nelle risorse allo scopo disponibili anche quelle dei fondi strutturali.