Archivio mensile:aprile 2010

Sindacati, Acli e Patronati contrari alla circolare del Capo della Polizia

Una questione di ragionevolezza

CGIL, CISL, UIL, ACLI con i propri rispettivi Patronati aderenti al raggruppamento Ce.Pa (INCA, INAS, ITAL, Patronato ACLI) esprimono perplessità in merito alla circolare, a firma del Capo della Polizia Manganelli, relativa all’esclusione dall’emersione da lavoro irregolare dei lavoratori stranieri (svoltasi nel settembre 2009) che non hanno rispettato il provvedimento di espulsione disposto nei loro confronti perché entrati in Italia eludendo i controlli alla frontiera.

Infatti la legge di emersione da lavoro irregolare del 3 agosto 2009 (L.102/09) ha previsto la regolarizzazione dei rapporti di lavoro di assistenza alla persona e di lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare venendo di fatto incontro alle famiglie che si sono rivolte a cittadini stranieri irregolari per fronteggiare la gestione quotidiana della vita e della salute dei propri componenti.
Le crescenti e a volte impellenti necessità familiari, cui il sistema di welfare insufficiente non riesce a dare pronta risposta, hanno purtroppo in molti casi indotto queste famiglie ad occupare lavoratrici e lavoratori stranieri non in regola con le norme sul soggiorno e pertanto impossibilitati a lavorare nel pieno dei diritti e doveri previsti da una regolare assunzione, condizione tesa a tutelare entrambe le parti.

Queste famiglie hanno affidato i propri cari e le proprie case a dei lavoratori, con i quali hanno instaurato rapporti di fiducia e spesso di mutuo-aiuto, riscoprendo così la solidarietà che sembra oramai valore raro nella frenesia e nell’anonimato della società dei nostri giorni.
Legami, questi, che per molte famiglie si rivelano indispensabili perché rispondenti a bisogni assoluti e inderogabili.
A tal motivo la legge sull’emersione ha ammesso alla procedura di emersione anche quei lavoratori per cui era stata disposta l’espulsione motivata per ingresso o per permanenza irregolare.
CGIL, CISL, UIL, ACLI con i propri rispettivi Patronati aderenti al raggruppamento Ce.Pa, ritengono che l’interpretazione della norma data dal Capo della Polizia, con la circolare n. 1843 del 17 marzo 2010 sia di carattere particolarmente restrittivo anche perché mette sullo stesso piano stranieri colpevoli esclusivamente di essere illegalmente presenti nel nostro Paese e stranieri colpevoli di reati per motivi di ordine e sicurezza dello Stato o per reati quali furto, rapina, violenza sessuale, riduzione in schiavitù o altri di grave entità.

Tale interpretazione, infatti, ha l’effetto di penalizzare quegli stranieri per i quali è stata richiesta dalle famiglie la regolarizzazione ma che hanno avuto la sorte di essere fermati dalle Forze dell’Ordine più volte e per questo condannati, a differenza di chi, nelle stesse condizioni, non è stato mai fermato e pertanto potrà proseguire l’iter della regolarizzazione.
Inoltre questa stessa interpretazione va a penalizzare le famiglie per le quali la legge sull’emersione aveva cercato di sopperire alle carenze del nostro sistema socio-sanitario. Queste famiglie infatti stanno rischiando di trovarsi all’improvviso sole e senza il sostegno di questa assistenza garantita da cittadini stranieri.

CGIL, CISL, UIL, ACLI con i propri rispettivi Patronati aderenti al raggruppamento Ce.Pa ritengono che il reato contestato nella circolare a questi cittadini stranieri non debba rientrare tra quelli previsti dagli art. 380 e 381 del Codice di Procedura penale (così come sostenuto anche dalla recente Ordinanza sospensiva del Tar Toscana).

Chiedono pertanto al Ministero dell’Interno di voler riconsiderare la circolare summenzionata, alla luce di un criterio di ragionevolezza, al fine di ammettere i cittadini stranieri (per i quali è stata richiesta regolarizzazione in base alla legge 102/09 e che non hanno ottemperato all’espulsione prevista per il solo fatto di aver eluso le frontiere) all’iter della regolarizzazione così da venire incontro anche alle esigenze delle famiglie e dei loro cari.

Primo maggio- Lavoro e solidarietà

 

NEWS

Lavoro, economia, integrazione

Cgil, Cisl e Uil hanno scelto Rosarno, il paese nella piana di Gioia Tauro teatro della rivolta dei braccianti immigrati dello scorso gennaio. Scelta non casuale, poiché la ricorrenza sarà incentrata, oltre che sui tradizionali temi del lavoro e dell’economia, anche su quelli dell’integrazione. Un corteo partirà alle 9 nell’area dello stabilimento ex Rognetta e si dirigerà verso piazza Valarioti dove intorno alle 11 si terrà il comizio conclusivo dei tre segretari generali Epifani, Bonanni e Angeletti.

A Roma invece tutto è pronto per il tradizionale concertone di piazza San Giovanni. “Il colori delle parole” è il tema dell’evento che vedrà tra gli ospiti più attesi Carmen Consoli e Vinicio Capossela.

In Sicilia, solito appuntamento a Portella della Ginestra (Palermo) a 63 anni dalla strage dei braccianti uccisi mentre manifestavano per i loro diritti. Per la prima volta, la lotta alla mafia s’incontrerà con l’antifascismo e la Resistenza: nel corteo e sul palco, infatti, accanto alla Cgil ci sarà anche l’Associazione nazionale dei partigiani.

I sindacati della Lombardia si ritroveranno invece a Bergamo per una manifestazione regionale con gli interventi conclusivi in piazza Vittorio Veneto alle 11. “Combattere disoccupazione e povertà creando 100 mila nuovi posti lavoro, sostenere le imprese, più case e infrastrutture” sono le parole d’ordine della manifestazione.

Celebrazioni anche a Napoli, con il classico appuntamento in piazza Dante (ore 18) per i comizi dei sindacalisti e poi un lungo concerto.

A Torino in programma il consueto il corteo che partirà da corso Cairoli intorno alle 9.30 e si concluderà in piazza Castello. I temi scelti sono il “lavoro che manca” e la “politiche industriali per sostenere anche il piano industriale Fiat”.

Ma il Primo maggio si festeggerà anche a l’Aquila a oltre un anno dal terremoto. “Qui l’economia è ancora ferma, per noi la festa del non lavoro” hanno detto i rappresentati sindacali parlando della manifestazione che si terrà in piazza Duomo (ore 11), cuore del centro storico del capoluogo abruzzese ancora chiuso agli abitanti.

In tempi di crisi sarà anche un Primo maggio di lotta e di scioperi. Tra le tante iniziative, i lavoratori Agile (ex Eutelia) protesteranno davanti alla sede della società ad Arezzo, quelli umbri della Basell si danno appuntamento a Terni. Mentre gli operai della Vynils, protagonisti dell’isola dei cassintegrati, festeggeranno “la festa del 2 maggio”. Ovvero: una festa del lavoro che si prolunga per due giorni, che inizia il primo e prosegue il 2, una sorta di kermesse all’Asinara, piccola Woodstock sarda a metà fra festa del lavoro e happening politico musicale.

Una mostra per non dimenticare

NEWS

Con rabbia e con amore

L’Associazione nazionale per la sicurezza sul lavoro “Ruggero Toffolutti” ha organizzato una mostra fotografica itinerante sulle tematiche relative agli infortuni sul lavoro e che ha toccato varie piazze italiane, scuole, centri ricreativi, etc..

Il primo maggio la mostra sarà nel parco archeominerario di San Silvestro,  a Campiglia Marittima, dove si terrà anche il concerto “Con rabbia e con amore – per chi ha perso la vita sul lavoro”  che è stato organizzato dall’Associazione con il patrocinio di Emergency, del Comune di Piombino, Campiglia, San Vincenzo, della Coop etc..

La mostra fotografica che sarà allestita anche il 5 e il 6 giugno a Palazzo Appiani  (Piombino) è stata a Torino per l’anniversario della tragedia della ThyssenKrupp, per un mese a Roma in tre  diverse iniziative, al congresso provinciale della Fiom livornese  e a Orvieto presso  il Centro di documentazione popolare.

Per maggiori informazioni http://www.ruggero-toffolutti.org/

Certificato medico di malattia: invio telematico all’Inps.

La lunga strada per un percorso più breve

Il certificato medico di malattia dovrà essere inviato dal medico curante direttamente per via elettronica all’Inps.
La normativa legislativa sin dal 2005, infatti ha disposto che il medico curante,  e non più il lavoratore, debba inviare per via telematica all’INPS il certificato di malattia. Tuttavia la disposizione, per diventare operativa, necessitava di un decreto attuativo, emanato soltanto nel 2008  “Decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 2008”..

Recentemente il ministro Brunetta, ha ripreso la disposizione, che interessa i lavoratori del settore privato, e l’ha estesa anche ai dipendenti pubblici e lo scorso 19 marzo, il Decreto 26 febbraio 2010, in vigore dal 3 aprile 2010, definisce le modalità tecniche relative all’invio telematico della certificazione di malattia.

Per quanto riguarda le disposizioni attuative il Dipartimento della Funzione Pubblica, con circolare n. 1/2010,  definisce il percorso di validazione per i certificati di malattia on line e risponde ad alcuni dei dubbi e delle preoccupazioni sollevati anche dalle organizzazioni di rappresentanza dei medici.

L’Inps, con la circolare n. 60 del 16 aprile 2010, accomuna le procedure relative all’invio della certificazione di malattia dei dipendenti pubblici e privati e dispone le prime istruzioni per il settore privato.

In una nota la FP Cgil Medici, a proposito della nuova procedura,  denuncia “la mancata indicazione delle risorse necessarie e della loro allocazione, la disomogeneità nelle disponibilità informatiche degli studi medici e delle strutture sanitarie, e il carente coinvolgimento delle Regioni e delle organizzazioni sindacali,  (che) rischiano di portare ad una confusione attuativa, con tanti lavoratori che saranno costretti a continuare a trasmettere personalmente i certificati con il vecchio sistema.” Per questo motivo la nuova procedura che dovrebbe essere in vigore dal 3 aprile 2010 godrà di un periodo transitorio (fino al 19 giugno 2010) durante il quale i medici potranno  continuare a rilasciare la certificazione cartacea e per un ulteriore mese, sino al 19 luglio, considerato di “collaudo”, non scatteranno le sanzioni per i medici inadempienti.

Adempimenti del lavoratore

Se dipendente pubblico

Non vi è più l’obbligo di trasmettere, entro 2 giorni dal rilascio, per raccomandata A/R l’attestazione di malattia alla propria amministrazione; tale adempimento, come già indicato, è ora a carico dell’ INPS. Al dipendente rimane tuttavia l’obbligo, previsto dai CCNL, di segnalare tempestivamente all’amministrazione  la propria assenza e l’indirizzo di reperibilità, qualora diverso dalla residenza o domicilio abituale, per i successivi controlli medico fiscali.

Se lavoratore privato

Il lavoratore del settore privato, è sempre tenuto, entro due giorni dal relativo rilascio, a recapitare o a trasmettere a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, l’attestazione della malattia rilasciata dal medico curante, al datore di lavoro , salvo il caso in cui quest’ultimo richieda all’INPS la trasmissione in via telematica della suddetta attestazione.
In ogni caso, il lavoratore, deve segnalare tempestivamente, come da CCNL, la propria assenza dal lavoro  e l’indirizzo di reperibilità.


Dipendenti pubblici e privati : adempimenti comuni

Resta in capo al lavoratore l’obbligo di inviare la certificazione medica anche all’Inps, oltre che al datore di lavoro o all’amministrazione di appartenenza, in caso di impossibilità di trasmissione telematica da parte del medico.
Qualora il medico fosse impossibilitato alla stampa (del certificato), comunica il numero del certificato attribuito dall’Inps al lavoratore, che visualizza e stampa il proprio attestato – dal sito INTERNET dell’Inps – e lo invia al datore di lavoro.
Per la visualizzazione e la stampa del solo attestato di malattia si accede, al sito Inps, muniti di codice fiscale e numero del certificato. Infatti, come già indicato, tutti i lavoratori (pubblici e privati), in possesso del proprio codice fiscale e del numero di protocollo univoco, possono accedere al sito INPS per visualizzare e stampare il solo attestato di malattia.
Occorre invece un codice PIN -che il lavoratore deve richiedere all’Inps – per poter visualizzare e stampare tutta la
certificazione.

Amianto, 3mila morti l’anno per malattie correlate

EWS

Il rapporto dell’Ispesl: 30 milioni di tonnellate di materiale con amianto nel nostro paese

In Italia ci sono ancora 30 milioni di tonnellate di materiale contenente amianto, 500 chili per abitante. Numeri che si incrociano con l’alta presenza di decessi per malattie “asbesto correlate”, ovvero legate all’esposizione all’aminato: circa 3mila casi l’anno solo nel nostro Paese. E’ quanto emerge dal terzo rapporto prodotto dal Registro nazionale dei mesoteliomi (Renam), istituito presso l’Ispesl, che verrà pubblicato nei prossimi giorni.

La rilevazione riferisce di un archivio che a gennaio 2009 registra 9.166 casi di mesotelioma maligno, rilevati in ragione di un sistema di ricerca attiva e di analisi standardizzata delle storie professionali, residenziali e familiari dei soggetti ammalati. Fino a 45 anni la  malattia è rarissima (solo il 2,7% del totale dei casi registrati), l’età media alla diagnosi è pari a 68,3 anni. In media, la malattia si presenta generalmente dopo piu’ di 40 anni dall’inizio dell’esposizione, ma la variabilità è estremamente ampia.

Prestazioni economiche di maternità

 

Testo della news

Prestazioni economiche di maternità
Data pubblicazione: 30/04/2010

Testo NewsCon la circolare n. 62 del 29 aprile 2010, l’Inps interviene a chiarire alcuni aspetti sulle prestazioni economiche di maternità. Nella circolare sono contenuti chiarimenti sull’Assegno di maternità dello Stato in favore delle lavoratrici iscritte alla Gestione Separata, sono fornite precisazioni per i casi di svolgimento di una nuova attività lavorativa durante la fruizione del congedo parentale, sono dettate nuove istruzioni per i casi di parto anticipato e di interdizione prorogata dal lavoro e sono fornite indicazioni sui certificati medici da allegare alle domande.
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NEWSLETTER LAVORO n. 411 del 29 aprile 2010

 

 

newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

Le Novità in materia di Lavoro

>    Min. Lavoro: chiarimenti interpretativi sull’applicazione dei ricorsi amministrativi

Il Ministero del Lavoro ha emanato la circolare n. 16 del 28 aprile 2010, con i chiarimenti interpretativi sull’applicazione dei ricorsi amministrativi previsti dagli artt. 16 e 17 del D.L.vo n. 124/2004.

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>    Min. Lavoro: precisazioni sull’interpello n.14/2010 – indennità di trasferta contrattuali

Il Ministero del Lavoro ha emanato, in data 21 aprile 2010, una nota di precisazioni all’interpello n. 14 del 2 aprile 2010, relativo all’indennità di trasferta contrattuale.

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>    Min.Lavoro: protocolli d’Intesa sull’attività di vigilanza in materia di lavoro

Il Ministero del Lavoro, nell’ambito delle iniziative volte a dare operatività sul territorio alle indicazioni contenute nella Direttiva del Ministro del 18 settembre 2008 sui “Servizi Ispettivi e attività di vigilanza”, ha siglato – il 21 aprile 2010 – due Protocolli d’Intesa, rispettivamente con la Confartigianato e con la CNA.

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>    Contratti: siglato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL delle imprese Edili Cooperative

E’ stato sottoscritto, il 26 aprile 2010, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese Edili Cooperative da parte delle organizzazioni datoriali Agci-Psl, Ancpl-Legacoop, Federlavoro, Servizi/Confcooperative e le organizzazioni sindacali di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil.

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Le Sentenze della Corte di Cassazione in materia di lavoro

>   datore di lavoro apparente e contribuzione valida

per accedere alle notizie _

Gli Approfondimenti della Direzione provinciale del lavoro di Modena

>   libro – L’illecito amministrativo in materia di lavoro

>   comunicato stampa – controlli ispettivi presso il quartiere fieristico di Modena

per accedere alle notizie _

Circolare 16 del 28 aprile 2010

Notizie

29 aprile 2010

Circolare 16 del 28 aprile 2010
Ricorsi ex artt. 16 e 17 D.lgs n. 124/2004 – integrazioni e modifiche alla circolare n. 10/2006

Disponibile, on line, la circolare n. 16 del 28 aprile 2010 concernente l’applicazione dei ricorsi amministrativi previsti dagli artt. 16 e 17 del Decreto Legislativo n. 124 del 23 aprile 2004 e integrativa alla circolare n. 10 del 23 marzo 2006, modificandone alcuni orientamenti interpretativi.

Circolare n. 16 del 28 aprile 2010 (formato .pdf 1,57 Mb)

Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro

Notizie

28 aprile 2010

Adesione unanime dei sindacati

Con la firma odierna dei segretari generali di UGL e CGIL diventa unanime l’adesione dei sindacati alla Carta delle Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro.

Il progetto della Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro – promosso, fra gli altri, dalla Fondazione Sodalitas e dall’Ufficio Nazionale Consigliera di Parità, con l’adesione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero per le Pari Opportunità – nasce con l’obiettivo di creare un quadro di riferimento valoriale entro il quale le aziende, che vi aderiscono volontariamente, possono attivamente operare per la diffusione di politiche delle risorse umane e la valorizzazione di talenti e competenze individuali, nel rispetto delle pari opportunità. 

Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro (formato .pdf 3,68 Mb)
Lettera adesione UGL (formato .pdf  38,8 Kb)
Lettera adesione CGIL (formato .pdf 154,68 Kb)

Per approfondimenti vai al sito della Consigliera Nazionale di Parità

Posta Elettronica Certificata

Notizie

28 aprile 2010

Posta Elettronica Certificata 
Al via l’attivazione del servizio negli Uffici Territoriali del Ministero

Dopo una prima fase che ha interessato gli Uffici Centrali, Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a partire dal 23 aprile 2010, ha dato avvio alla seconda fase di attivazione del servizio di Posta Elettronica Certificata (PEC) anche nei propri Uffici Territoriali, sulla base di quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto legislativo n. 82/2005) e dal DPCM 6 maggio 2009.

Il sistema di Posta Elettronica Certificata (PEC), che ha il medesimo valore legale di raccomandata con ricevuta di ritorno, permetterà ai cittadini di sostituire il tradizionale ricorso alla comunicazione cartacea con il metodo più veloce e comodo delle e-mail, assicurando al tempo stesso un dialogo più diretto con la pubblica amministrazione, qualità ed efficacia del servizio e dei tempi di procedura e costi minori.

I cittadini potranno usufruire del servizio attivando una propria cartella di Posta Elettronica Certificata grazie alla procedura guidata disponibile sul sito www.postacertificata.gov.it

Per ulteriori informazioni vai alla Sezione dedicata

Posta Elettronica Certificata

Notizie

28 aprile 2010

Posta Elettronica Certificata 
Al via l’attivazione del servizio negli Uffici Territoriali del Ministero

Dopo una prima fase che ha interessato gli Uffici Centrali, Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a partire dal 23 aprile 2010, ha dato avvio alla seconda fase di attivazione del servizio di Posta Elettronica Certificata (PEC) anche nei propri Uffici Territoriali, sulla base di quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto legislativo n. 82/2005) e dal DPCM 6 maggio 2009.

Il sistema di Posta Elettronica Certificata (PEC), che ha il medesimo valore legale di raccomandata con ricevuta di ritorno, permetterà ai cittadini di sostituire il tradizionale ricorso alla comunicazione cartacea con il metodo più veloce e comodo delle e-mail, assicurando al tempo stesso un dialogo più diretto con la pubblica amministrazione, qualità ed efficacia del servizio e dei tempi di procedura e costi minori.

I cittadini potranno usufruire del servizio attivando una propria cartella di Posta Elettronica Certificata grazie alla procedura guidata disponibile sul sito www.postacertificata.gov.it

Per ulteriori informazioni vai alla Sezione dedicata