Archivi giornalieri: 16 settembre 2014

Regioni

Patto salute tiene sotto controllo la spesa

E’ positiva la rassicurazione che arriva dal Presidente del Consiglio sulla non coincidenza fra revisione della spesa e tagli in sanità”. Così il Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino commenta il tweet di Matteo Renzi. “Massima collaborazione con il Governo, la stessa che ci ha portato a sottoscrivere il patto per la salute che peraltro è anche un documento di spending review e razionalizzazione della …

Cig: immediata attribuzione delle risorse

Preoccupazione per la situazione di grave tensione sociale che si sta determinando nei territori” è stata espressa dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, in una lettera…

UE: fondi strutturali fuori da patto stabilità

“L’approvazione della ‘dichiarazione di Torino’ è un fatto importante e, per le Regioni e gli enti locali italiani, molto significativo”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, …

Legge Delrio: sì a Dpcm e Accordo, resta “nodo risorse”

Sulla legge 56 (cosiddetta “Legge Delrio”, ndr) abbiamo finalmente trovato un accordo, che consente di individuare le procedure di attuazione”. Lo ha detto il Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. Si devono però chiarire “quali sono le attribuzioni delle funzioni fondamentali alle aree vaste e metropolitane” e in termini di risorse “le Regioni aspettano di …

Fecondazione eterologa: Documento di indirizzo

Abbiamo mantenuto gli impegni che avevamo assunto, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, sulla fecondazione eterologa. Ci siamo mossi anche grazie alla sollecitazione di alcune regioni come la Toscana ed abbiamo ritenuto necessario darci indirizzi condivisi. Ci siamo impegnati a farlo nel più breve tempo possibile. E al primo incontro utile di settembre abbiamo raggiunto l’accordo …

Decreto competitività: emendamenti Regioni

Nel corso della Conferenza Unificata del 5 agosto le Regioni hanno dato un parere favorevole al testo della conversione in legge del Decreto sulla competitività (DL 91/2014). Il via libera è però condizionato all’accoglimento di alcune proposte emendative, ferme restando anche le richieste della Regione Sardegna e della Regione Friuli Venezia Giulia (che richiedono alla lettera b del …

Fondi non autosufficienza

Buone notizie per il sostegno alle politiche sociali delle Regioni e degli enti locali. In Conferenza unificata abbiamo infatti espresso l’intesa sul Fondo per le politiche della famiglia per l’anno 2014 …

Regolamento ospedalieri

Le Regioni hanno espresso l’intesa (nella Conferenza Unificata del 5 agosto) sul regolamento relativo agli standard ospedalieri (vedi “Regioni.it” n. 2554). Nel corso del confronto con il Governo per …

Riparto fondo …

Prima della pausa estiva le Regioni hanno trovato l’accordo per il riparto del Fondo sanitario nazionale 2014 …

Il Patto Salute

La Conferenza Stato-Regioni del 10 luglio ha acquisito l’assenso del Governo e dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e ha sancito la seguente intesa tra il Governo, le Regioni…

Aiuti di Stato

La Conferenza delle Regioni del 5 agosto ha approvato una posizione sull’attuazione della normativa europea …

Istruzione e formazione

Le Regioni e delle Province autonome, nella Conferenza Unificata del 5 agosto, hanno espresso l’intesa sul decreto che definisce i criteri di riparto delle risorse finalizzate …

Edilizia sociale

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 10 luglio, ha approvato le “linee guida sui servizi di interesse economico generale (Sieg) ambito …

Piano garanzia giovani

Il Piano Garanzia Giovani è una opportunità molto importante, è un’occasione che le Regioni vogliono cogliere anche mettendo in rete una serie di interventi e di esperienze …

Orari negozi

La Conferenza delle Regioni e delle province autonome, nella riunione del 5 agosto presieduta da Sergio Chiamparino, ha approvato un documento di osservazioni sul testo…

Sanità: riparto 2014

La Conferenza delle Regioni nella riunione del 5 agosto ha approvato l’accordo per la ripartizione delle risorse destinate al Servizio sanitario nazionale relativo all’anno 2014. “Grazie ad …

Trasporto locale: fondo 2014

La Conferenza delle Regioni, durante il corso della Conferenza Unificata ha dato il parere favorevole al Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro …

Emergenza sanitaria e aree ferroviarie: linee guida

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 5 agosto, ha approvato le linee guida in materia di gestione degli interventi di emergenza sanitaria nelle aree e sulle linee ferroviarie. Il documento è stato poi trasmesso dal Presidente Sergio Chiamparino a tutti i Presidenti e …

Expo 2015: opportunità

Il Presidente della Regione, Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, è intervenuta il 19 giugno, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, all’iniziativa di presentazione al Corpo diplomatico “Expo 2015: Obiettivo Paese Italia”, tenutasi a Roma, Villa Madama, a cui …

Focus riforme istituzionali

Il voto del Senato dell’8 agosto sulla Riforma della Costituzione rappresenta un passaggio fondamentale per un assetto più moderno e funzionale del sistema istituzionale italiano, in cui Regioni, Comuni e autonomie locali avranno un ruolo significativo”, lo hanno …

Specializzazioni mediche

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 10 luglio ha preso posizione sula questione relativa alle Scuole di specializzazione mediche a.a. 2013/2014, con riguardo, in particolare, alla nota che il ministero dell’istruzione e dell’università ha inviato ai Presidenti e agli Assessori delle Regioni. La posizione è contenuta in un documento che è stato consegnato al governo in sede di …

Terzo settore: riflessioni su riforma

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 12 giugno, ha approvato un documento contenente “prime riflessioni” sule linee guida per una riforma del terzo settore. Il testo (pubblicato nella sezione “Conferenze” del sito www.regioni.it) è stato trasmesso dal presidente Vasco Errani al ministro Giuliano Poletti, in vista della presentazione di un disegno di legge delega in materia.

Regioni e spending review

“E’ importante e significativo il riconoscimento del lavoro svolto dalle Regioni in questi anni per la riduzione della spesa che il Commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, ha fatto in Parlamento nel corso di un’audizione”, lo ha dichiarato il Presidente …

Sanità/Sociale: monitoraggio provvedimenti

Il Settore “Salute e politiche sociali” della Segreteria della Conferenza delle Regioni ha elaborato – sotto forma di quadro sinottico – …

Costi politica: più trasparenza

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 7 dicembre 2012, n. 213 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 …

Ammortizzatori sociali

La Conferenza delle Regioni e delle Province …

Calendario Fiere 2015

La Conferenza delle Regioni (nella riunione …

Siti ufficiali

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Censimento agricoltura 2010
Censimento industria,istituzioni pubbliche e non profit 2011
Censimento popolazione e abitazioni 2011

Ospiti dei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari MetaData

Classi di età totale
Sesso maschifemminetotale
Tipologia di disagio tutte le voci
Motivo di ingresso per i minori tutte le voci
Provenienza per i minori tutte le voci
Condizione di adottabilità per i minori tutte le voci
Destinazione per i minori tutte le voci
Livello di assistenza sanitaria tutte le voci
Funzione di protezione sociale totale
Carattere di residenzialità tutte le voci
Anno 200920102011
Tipo dato numero ospiti (valori assoluti) numero ospiti rispetto ai residenti (valori per 100.000 residenti con le stesse caratteristiche)
Ordinamento ascendenteOrdinamento descendente Ordinamento ascendenteOrdinamento descendente
Territorio
Hide subtree/Nascondere sotto-albero Italia 124 241 432.5
Italia Hide subtree/Nascondere sotto-albero Nord-ovest 45 205 593.6
Nord-ovest Piemonte 14 092 670.4
Valle d’Aosta / Vallée d’Aoste 426 689.6
Liguria 4 655 628.7
Lombardia 26 033 552.6
Hide subtree/Nascondere sotto-albero Nord-est 32 969 594.1
Nord-est Trentino Alto Adige / Südtirol 4 355 863.6
Provincia Autonoma Bolzano / Bozen 2 131 857.9
Provincia Autonoma Trento 2 224 869.2
Veneto 11 895 503.4
Friuli-Venezia Giulia 3 474 591.3
Emilia-Romagna 13 246 632.3
Hide subtree/Nascondere sotto-albero Centro 18 896 339.6
Centro Toscana 6 464 367.4
Umbria 1 744 411.7
Marche 3 124 419.1
Lazio 7 564 287
Hide subtree/Nascondere sotto-albero Sud 15 878 234.2
Sud Abruzzo 2 140 337.5
Molise 754 494.5
Campania 4 515 161.6
Puglia 4 655 237.2
Basilicata 1 243 440.1
Calabria 2 571 269.5
Hide subtree/Nascondere sotto-albero Isole 11 292 350.9
Isole Sicilia 8 581 355
Sardegna 2 711 338.7
Dati estratti il 16 set 2014, 11h21 UTC (GMT), da I.Stat

Pensionati

Territorio ItaliaEsteroNon indicato
Sesso maschifemminetotale
Classe di importo mensile fino a 249,99 euro250,00 – 499,99 euro500,00 – 749,99 euro750,00 – 999,99 euro1.000,00 – 1.249,99 euro1.250,00 – 1.499,99 euro1.500,00 – 1.749,99 euro1.750,00 – 1.999,99 euro2.000,00 – 2.249,99 euro2.250,00 – 2.499,99 euro2.500,00 – 2.999,99 euro3.000 euro e piùtotale
Classe di età fino a 4 anni5-9 anni10-14 anni15-19 anni20-24 anni25-29 anni30-34 anni35-39 anni40-44 anni45-49 anni50-54 anni55-59 anni60-64 anni65-69 anni70-74 anni75-79 anni80-84 anni85-89 anni90-94 anni95 anni e piùnon ripartibilitotale
Anno 20082009201020112012
Tipo dato numero pensionati importo lordo totale annuale dei redditi pensionistici (migliaia di euro) importo lordo medio annuale dei redditi pensionistici (euro)
Ordinamento ascendenteOrdinamento descendente Ordinamento ascendenteOrdinamento descendente Ordinamento ascendenteOrdinamento descendente
Tipologia di pensione
vecchiaia e anzianità 11 331 016 219 416 592 19 364.25
invalidità 1 289 142 17 847 155 13 844.21
superstiti 4 358 683 73 334 932 16 825.02
indennitarie 812 992 14 026 582 17 253.04
invalidità civile 2 622 834 37 948 353 14 468.45
pensioni sociali 828 325 7 646 882 9 231.74
guerra 247 723 5 311 199 21 440.07
totale 16 130 442 269 173 756 16 687.31
invalidità civile con indennità di accompagnamento 514 386 5 685 904 11 053.77
invalidità civile senza indennità di accompagnamento 520 952 2 532 455 4 861.21
indennità di accompagnamento per invalidità civile 1 587 496 29 729 994 18 727.6
totale invalidità 2 622 834 37 948 353 14 468.45
pensioni integrate al minimo 3 684 620 41 871 729 11 363.92
maggiorazioni di cui all art. 38 della legge n. 448 del 2001 988 746 9 005 198 9 107.7
Dati estratti il 16 set 2014, 10h11 UTC (GMT), da I.Stat

Rivalutazione dell’assegno di incollocabilita

dm_assegno_incollocabilita768

Via libera del Ministero del lavoro alla rivalutazione dell’assegno di incollocabilita
01/09/2014

Dallo scorso 1° luglio 2014, l’assegno di incollocabilità, erogato dall’Inail, è stato rideterminato nella misura di euro 255,90. 
Lo ha disposto il Ministero del Lavoro, con Decreto del 30 maggio 2014, successivamente approvato dal Ministero dell’Economia, su proposta dell’Inail formulata con Determina del 31 marzo 2014.


Ministero del Lavoro, DM del 30 maggio 2014

Rassegna stampa del 16/09/2014

Rassegna stampa
Nota di servizio: come già comunicato a suo tempo, la rassegna stampa sul sito istituzionale della Regione Sardegna non comprende articoli de la Nuova Sardegna a seguito di un espresso divieto di riproduzione.
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Rassegna stampa del 16/09/2014

Comunicati ARAN

 

San Cipriano Vescovo e San Cornelio Papa

 

San Cipriano Vescovo e San Cornelio Papa


San Cipriano Vescovo e San Cornelio Papa

Nome: San Cipriano Vescovo e San Cornelio Papa
Titolo: Martiri
Ricorrenza: 16 settembre

«il Signore edifica la sua Chiesa sopra uno solo; anche se dopo la sua resurrezione egli conferisce un’eguale potestà a tutti gli apostoli. Come può credere allora di possedere la fede chi non mantiene l’unità della Chiesa?»

Cipriano di Cartagine era un famoso retore che si convertì al cristianesimo verso il 246. La sua posizione intellettuale e sociale favorì la sua ordinazione come sacerdote e vescovo. All’epoca la comunità di Cartagine era lacerata da divisioni causate da persecuzioni particolarmente cruente, che inducevano numerosi cristiani a sacrificare alle divinità pagane per sfuggire alla morte o all’esilio. 

Molti dei caduti chiedevano poi la riammissione, alla quale si opponevano i rigoristi. Cipriano, in considerazione della debolezza umana e della misericordia di Dio, adottò un atteggiamento più benevolo. 

Identica situazione si presentò a Roma dove, dopo la morte di papa Fabiano, venne eletto Cornelio, che fu papa dal 251 al 253. Il presbitero Novaziano, famoso retore, non accettò l’elezione del nuovo papa. Si fece a sua volta consacrare vescovo e provocò una scissione tra i cristiani della capitale. Anche qui la causa della divisione era ‘atteggiamento da tenere nei confronti dei caduti. 

Al più umile e comprensivo Cornelio si opponeva il rigorista Novaziano. In questa difficile situazione il papa ricevette il sostegno convinto di Cipriano. 

I due vescovi conclusero la loro vita con il martirio. Cornelio in esilio nel 253, Cipria no a Cartagine nel 258. Per questo la Chiesa ricorda insieme questi due vescovi, pastori generosi e martiri intrepidi.

La scuola italiana in Sardegna? E’ rivolta a un alunno che non c’è

La scuola italiana in Sardegna? E’ rivolta a un alunno che non c’è

 
La scuola italiana in Sardegna? E' rivolta a un alunno che non c'è

 

 

Inizia l’anno scolastico e le fanfare renziane, annunciano e promettono mirabolanti riforme della Scuola che, finalmente si dovrebbe avviare verso magnifiche sorti e progressive. Temo che rimarranno tali: annunci e promesse. Magari con ulteriori dosi di privatizzazione e di “modernizzazione”: di inglese e computer. Certo non risolveranno i drammatici problemi da cui è afflitta ormai da decenni: specie per quanto attiene alla Sardegna, caratterizzata com’è da un enorme “buco nero”.

La scuola italiana in Sardegna infatti è rivolta a un alunno che non c’è: tutt’al più a uno studente metropolitano, nordista e maschio. Dunque non a un sardo. E’ una scuola che con i contesti sociali, ambientali, culturali e linguistici degli studenti non ha niente a che fare. Nella scuola la Sardegna non c’è: è assente nei programmi, nelle discipline, nei libri di testo, nell’organizzazione. Si studia Orazio Coclite, Muzio Scevola e Servio Tullio: fantasie con cui Tito Livio intende esaltare e mitizzare Roma. Non si studia invece – perché lo storico romano non poteva scriverlo –  che i Romani fondevano i bronzetti nuragici per modellare pugnali e corazze; per chiodare giunti metallici nelle volte dei templi; per corazzare i rostri delle navi da guerra.

Nella scuola si studia qualche decina di Piramidi d’Egitto, vere e proprie tombe di cadaveri di faraoni divinizzati, erette da migliaia di schiavi, sotto la frusta delle guardie; ma non si studiano le migliaia di nuraghi, suggestivi monumenti alla libertà, eretti da migliaia comunità nuragiche indipendenti e federate fra loro.

Si studia Napoleone, piccolo e magro, resistentissimo alla fatica, ma non si spende una sola parola per ricordare che il tiranno corso, venuto in Sardegna, bombardò La Maddalena e fu sconfitto. Si studia insomma l’Italia dalle amate sponde e dell’elmo di Scipio, ma la Sardegna, con le sue vicissitudini storiche, le dominazioni, la sua civiltà e i suoi tesori ambientali, culturali e artistici è del tutto assente: un diplomato sardo e spesso persino un laureato, esce dalla scuola senza sapere nulla dell’architettura nuragica, della Carta De Logu, di Salvatore Satta e della lingua sarda. 

Provate a chiedere a uno studente sardo che esca da un liceo artistico, cosa conosce di una civiltà e di un’architettura grandiosa come quella nuragica, sicuramente fra la più significative dell’intero Mediterraneo; provate a chiedere a uno studente del liceo classico cosa sa della parentela fra la lingua sarda e il latino; provate a chiedere a uno studente di un Istituto tecnico per ragionieri e persino a un laureato in Giurisprudenza cosa conosce di quel monumentale codice giuridico che è la Carta de Logu di Eleonora d’Arborea. Vi rendereste conto che la storia, la lingua e la civiltà complessiva dei Sardi dalla Scuola ufficiale è stata non solo negata ma cancellata.  Permane infatti una scuola monoculturale e monolinguistica, negatrice delle specificità, tutta tesa allo sradicamento degli antichi codici culturali e basata sulla sovrapposizione al “periferico” di astratti paradigmi e categorie che le grandi civiltàavrebbero voluto irradiare verso le civiltà inferiori. Questa scuola ha prodotto in Sardegna, soprattutto negli ultimi decenni, giovani che ormai appartengono a una sorta di area grigia, a una terra di nessuno. Apprendono l’italiano a scuola ma soprattutto grazie ai media: ma si tratta di una lingua stereotipata, gergale, banale, una lingua di plastica, inodore, insapore e incolore . Ma una scuola monoculturale e monolinguistica produce effetti ancor più gravi e devastanti a livello psicologico e culturale. Da decenni infatti la pedagogia moderna più attenta e avveduta ritiene che la lingua materna e i valori alti di cui si alimenta siano i succhi vitali, la linfa, che nutrono e fanno crescere i bambini senza correre il gravissimo pericolo di essere collocati fuori dal tempo e dallo spazio contestuale alla loro vita. Solo essa consente di saldare le valenze e i prodotti propri della sua cultura ai valori di altre culture. Negando la lingua materna, non assecondandola e coltivandola si esercita grave e ingiustificata violenza sui bambini, nuocendo al loro sviluppo e al loro equilibrio psichico. Li si strappa al nucleo familiare di origine e si trasforma in un campo di rovine, la loro prima conoscenza del mondo. I bambini infatti – ma il discorso vale anche per i giovani studenti delle medie e delle superiori – se soggetti in ambito scolastico a un processo di sradicamento dalla lingua materna e dalla cultura del proprio ambiente e territorio, diventano e risultano insicuri, impacciati, “poveri” sia culturalmente che linguisticamente.

Ma c’è di più : la presenza della lingua materna e della cultura locale nel curriculum scolastico non si configurano come un fatto increscioso da correggere  e controllare ma come elementi indispensabili di arricchimento, di addizione e non di sottrazione, che non “disturbano” anzi favoriscono lo sviluppo comunicativo degli studenti perché agiscono positivamente nelle psicodinamiche dello sviluppo. 

Antonella Sorace, che insegna Linguistica acquisizionale all’Università di Edimburgo, dove ha creato un centro di informazione, Bilingualism Matters,(con filiali in tutta Europa, una ha operato anche in Sardegna) e che diffonde gli esiti delle ricerche fra i non addetti ai lavori, ha scritto che : “Un bambino che parla più lingue ha la mente più flessibile. È più capace di gestire conflitti tra informazioni diverse e selezionare ciò che conta”. 

E continua: “Un bambino plurilingue è anche più capace di comprendere il punto di vista altrui. Dietro ogni lingua c’è un modo di pensare, un’intera cultura: i bambini plurilingui lo percepiscono,gli adulti spesso no. Ma ci sono aspetti sociali rilevanti. Un bimbo circondato da persone che svalutano una delle lingue, magari perché la credono inutile e superata, come accade in Sardegna, crescerà meno motivato a parlarla”.

Francesco Casula

Sito web: www.dazebaonews.it