Archivi giornalieri: 10 settembre 2014

PACE

21 settembre: manifestazione per la pace a Firenze

“Facciamo insieme un passo di Pace”, è questo lo slogan della giornata di mobilitazione nazionale ed internazionale promossa dalla Rete della Pace, a cui la Cgil ha aderito, che si terrà a Firenze il prossimo 21 settembre alle ore 11.00 in Piazza Michelangelo.

Si tratta di una iniziativa di mobilitazione straordinaria per fermare le guerre che circondano l’Europa, a partire dalla Palestina, al Medio Oriente, all’Ucraina, ma anche una giornata di riflessione, di conoscenza e di sostegno alla costruzione di un percorso di pace e giustizia. Da Firenze verrà lanciata, infatti, la piattaforma di richieste e di campagne per un cambio di passo delle politiche dei governi e delle istituzioni internazionali, “il passo di pace che dobbiamo fare è tanto urgente quanto ambizioso e difficile” scrivono i promotori nell’ appello (Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci! e Tavolo Interventi Civili di Pace).

Firenze sarà il punto di incontro e di ascolto delle testimonianze provenienti dai teatri di guerra e delle voci di chi si oppone in Europa e nel mondo alle politiche di guerra. La Cgil da sempre impegnata nella costruzione di un percorso di Pace è parte attiva, sia a livello nazionale che locale, per la piena riuscita di questa importante giornata di mobilitazione e nella definizione delle proposte che saranno presentate nel corso dell’evento.

Rassegna stampa sarda del 10/09/2014

Rassegna stampa del 10/09/2014
 

Patronati

Incontro Patronati e Inps

Si è svolto nella giornata di ieri l’incontro dei Patronati con il nuovo direttore delle Convenzioni Internazionali, dott. Giuseppe Conte.  Il dirigente dell’Istituto ci ha informati che la decisione di dedicare alle questioni internazionali una direzione specifica, cosa che da molti anni non accadeva, è la conseguenza del nuovo Piano Industriale dell’Istituto che attribuisce funzione strategica ai temi dell’emigrazione e immigrazione e al fenomeno della mobilità delle persone che risulta in costante crescita.

Condividendo la decisione dell’Inps, valutiamo positivamente il primo approccio con il Direttore che, insieme al suo staff, ha dichiarato di voler consolidare e sviluppare le relazioni con i Patronati e le Organizzazioni sindacali quali punti di snodo fondamentali per i rapporti con i lavoratori, le lavoratrici e i pensionati.

L’ Inca Cgil, che ha partecipato all’incontro con una propria delegazione composta da Colombini del collegio di presidenza Inca e dai compagni Cavasin, Ferrante e Malpassi, ha rimarcato positivamente le disponibilità raccolte e ha chiesto di strutturare incontri periodici sia di carattere generale che di carattere tecnico o di approfondimento sui temi internazionali ma soprattutto ha auspicato che i confronti avvengano preventivamente rispetto alle decisioni che avranno un impatto diretto sui diritti e sulla condizione delle persone che noi rappresentiamo”.

Lavoratori scuola

Salvaguardia lavoratori della scuola

Per i lavoratori della scuola la quarta salvaguardia, che prevede la possibilità di andare in pensione con i requisiti ante riforma Monti-Fornero, maturati entro il 31 dicembre 2011,  dovrà essere esercitata entro e non oltre il 7 ottobre. A precisarlo è la circolare del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur).  

La salvaguardia, che investe 2.500 lavoratori, riguarda coloro che hanno fruito, nel corso del 2011, dei congedi di cui all’art. 42 comma 5 del D. Lgs. n. 151/2001 (Disposizioni in materia di sostegno e tutela della maternità/paternità) o dei permessi di cui all’art. 33, comma 3 della L. n. 104/1992 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).

Con la circolare del luglio scorso, l’Inps aveva fornito le indicazioni operative alle sue strutture, rese urgenti dalle particolari modalità di cessazione dal servizio e dall’approssimarsi dell’inizio dell’anno scolastico. Successivamente la circolare del Miur del 3 settembre scorso ha posticipato la scadenza ordinaria (31 agosto) per la presentazione delle domande al 7 ottobre 2014 prossimo. Per quella data, i lavoratori dovranno aver ricevuto dall’INPS la certificazione del diritto a pensione. Il trattamento pensionistico decorrerà dal giorno successivo la cessazione dal servizio e, comunque, non oltre l’8 ottobre 2014.

Le sedi dell’Inca, dislocate su tutto il territorio nazionale, sono a disposizione per fornire ulteriori e più approfondite informazioni al riguardo.

San Nicola da Tolentino

 

San Nicola da Tolentino


San Nicola da Tolentino

Nome: San Nicola da Tolentino
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 10 settembre

I suoi genitori, pii cristiani e senza figli, fecero un pellegrinaggio a S. Nicola di Bari per ottenere di avere un figliuolo. E l’anno 1245 a S. Angelo, presso. Fermo, nasceva loro il piccolo Nicola, così chiamato in ossequio al Santo pugliese. 

Fin dai primi anni ebbero cura di infondergli sentimenti cristiani, e Nicola crebbe buono, ubbidiente, mortificato: lo Spirito Santo lavorava in quell’anima innocente; più volte occorse ritrarlo dalla preghiera e frenarlo nella mortificazione e nella liberalità verso i poveri. 

Assisteva e serviva volentieri la S. Messa; ascoltava la parola di Dio e studiava le cose sacre. 

Quando incominciò a studiare fece rapidi progressi nella scienza, onde i genitori gli provvidero un canonicato nella chiesa del SS. Salvatore a Tolentino. Un giorno nella chiesa, udì un religioso di S. Agostino che predicava sulla vanità del mondo e ripeteva quel passo del Vangelo: « Cosa giova all’uomo guadagnare tutto il mondo se poi perde l’anima sua? » e l’altro: « Chi vuol essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua ». Nicola non attese altro: subito fece domanda di essere ammesso tra i figli di S. Agostino in quella città. Fu accettato, prese l’abito religioso, e dopo un anno di noviziato si consacrò al Signore mediante i santi voti religiosi: aveva 18 anni. Nel convento riconfermò il proposito che fin da piccolo si era prefisso: rinnegare se stesso. Perciò si stimava l’ultimo dei fratelli e cercava sempre gli uffici più umili, contento quando poteva eseguire la volontà altrui, e rinunziare alla sua, Durante gli studi fu mandato in vari conventi del suo Ordine e a Cingoli fu ordinato sacerdote. 

Di qui comincia una nuova era per il nostro Santo. Quando si trovava all’altare, la sua faccia si infiammava d’amore e abbondanti lacrime sgorgavano dai suoi occhi. Le segrete comunicazioni della sua anima con Dio all’altare ed al confessionale gli facevano gustare anticipatamente le delizie della beatitudine celeste. Più tardi si recò a Tolentino ove passò i suoi ultimi anni. Predicava quasi tutti i giorni e le sue prediche producevano frutti meravigliosi. Nessuno poteva resistere alla forza e alla dolcezza dei suoi discorsi sia pubblici che privati. L’amore che portava a Dio infiammava talmente il suo cuore che sovente fu visto piangere sul pulpito. 

Fu favorito di doni celesti ed operò molti miracoli. Nel 1305, il 10 settembre, dopo essere stato tribolato da una lunga malattia, morì all’età di 60 anni, pieno di virtù e di meriti. 

PRATICA. Facciamo bene oggi i nostri doveri religiosi. 

PREGHIERA. O Signore, che vi degnaste chiamare alla santità il vostro servo Nicola, fate che anche noi, obbedendo alla vostra volontà, possiamo entrare nella gloria del Paradiso.