Archivi giornalieri: 4 settembre 2014
Il fatto quotidiano
Eccidio dei minatori, la Camusso a Buggerru
NEWSLETTER LAVORO n. 638 del 4 settembre 2014
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Rassegna stampa del 04/09/2014
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Cronache
Circolari e messaggi INPS
Circolare n. 102 del 03-09-2014
Oggetto: Regolamenti (UE) n. 1407/2013 e n. 1408/2013 sul regime “de minimis” in vigore dal 1° gennaio 2014. Nuovo modello di dichiarazione da utilizzare per la fruizione degli aiuti “de minimis” erogati dall’Istituto.
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Categoria: Circolari
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Circolare n. 101 del 03-09-2014
Oggetto: Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI). Decreto attuativo dell’articolo 2, comma 27 della Legge 28 giugno 2012 n. 92. Determinazione delle prestazioni ASpI e mini ASpI da liquidarsi in funzione dell’effettiva aliquota di contribuzione per gli anni 2014, 2015, 2016, 2017.
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Categoria: Circolari
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Circolare n. 100 del 02-09-2014
Oggetto: Legge n. 92 del 28 giugno 2012 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”. Articolo 3, commi da 4 a 47. Fondo di solidarietà residuale. Disciplina di finanziamento. Adempimenti procedurali. Modalità di compilazione del flusso Uniemens. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
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Categoria: Circolari
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Circolare n. 99 del 08-08-2014
Oggetto: Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, e successive modifiche ed integrazioni (in particolare, legge di stabilità n. 147 del 27 dicembre 2013). Articolo 3, commi da 4 a 47. Fondi di solidarietà per il sostegno del reddito.
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Categoria: Circolari
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Circolare n. 98 del 06-08-2014
Oggetto: Proroga dei benefici per l’occupazione previsti in via sperimentale dalla legge 191/2009, art. 2, commi 134, 135 e 151. Indicazioni per l’anno 2012.
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Categoria: Circolari
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Messaggio n. 6789 del 03-09-2014
Oggetto: Indennità di tirocinio nell’ambito del Piano Italiano di attuazione della cosiddetta “Garanzia Giovani”. Gestione dell’erogazione dell’indennità da parte dell’INPS per conto delle Regioni e delle Province autonome convenzionate. Trasmissione schema di Convenzione approvato con Determinazione commissariale n. 185 del 7 agosto 2014.
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Categoria: Messaggi
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Messaggio n. 6756 del 02-09-2014
Oggetto: Documento unico di regolarità contributiva. Verifica autodichiarazione e invito a regolarizzare. Durc rilasciato ai sensi dell’art. 13 bis, comma 5, del decreto legge 7 maggio 2012, n. 52. Precisazioni.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 6627 del 27-08-2014
Oggetto: Pensioni delle gestioni private e dello sport/spettacolo e prestazioni assistenziali. Invio delle richieste annuali delle dichiarazioni dei redditi (Campagna Red Ita e Redest 2014) e delle dichiarazioni per la verifica del diritto alle prestazioni assistenziali
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Categoria: Messaggi
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Messaggio n. 6541 del 11-08-2014
Oggetto: Contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali iscritti in corso d’anno. Mod. F24 seconda emissione 2014.
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Categoria: Messaggi
Messaggio n. 6534 del 11-08-2014
Oggetto: Riduzione contributiva nel settore dell’edilizia per l’anno 2014, ai sensi dell’art. 29 d.l. 244/1995.
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Categoria: Messaggi
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Ocse
Ocse: disoccupazione n Italia continuerà a crescere
La disoccupazione in Italia continuerà a crescere nel 2014, arrivando a quota 12,9% sull’insieme dell’anno, contro il 12,6% del 2013. Solo nel 2015 scenderà, al 12,2%. Lo stima l’Ocse nel suo Employment outlook.
La percentuale di senza lavoro è quasi raddoppiata rispetto agli anni pre-crisi: nel 2007, il tasso di disoccupazione
armonizzato era al 6,1%, nel 2008 al 6,8%. “Circa 45 milioni di persone sono senza lavoro nell’area Ocse, 11,9 milioni più che appena prima della crisi”. Lo scrive l’Ocse che rileva un lieve calo del tasso di disoccupazione nell’insieme dei Paesi membri ma lancia un allarme sui cambiamenti “strutturali” della forza lavoro.
“La persistenza di alti livelli di disoccupazione si e’ tradotta in un aumento della disoccupazione strutturale in alcuni Paesi, che potrebbe non essere automaticamente riassorbita con il ritorno alla crescita economica – scrive l’Ocse – perché ha portato a una perdita di capitale umano e di motivazione a trovare lavoro, soprattutto per i disoccupati di lungo periodo”. Nell’area Ocse, infatti, 16,3 milioni di persone sono senza lavoro da oltre un anno, oltre il 35% dei disoccupati.
In Italia, i disoccupati senza lavoro da almeno 12 mesi sono quasi il 57% del totale, con un picco del 61,5% tra gli over 55.
INPS
Inps: avviata la seconda fase della campagna verifica redditi 2014
Al via la seconda fase della campagna 2014 da parte dell’Inps per la verifica dei redditi e del diritto alle prestazioni assistenziali, che per i connazionali residenti all’estero è cominciata già da gennaio, con l’invio del cosiddetto “Bustone” per la richiesta delle dichiarazioni relative alla situazione reddituale e/o delle dichiarazioni di responsabilità riguardanti la sussistenza dei requisiti per il diritto alle prestazioni assistenziali.
A seconda delle situazioni personali e delle dichiarazioni richieste – fa sapere l’istituto nazionale di previdenza – il
plico contiene: lettera di presentazione, diversificata per i residenti in Italia e all’estero, con una breve informativa sui
servizi online a disposizione del cittadino; modello RED italiano o modello RED estero, con le relative istruzioni per la compilazione; modello 503 AUT, per i residenti in Italia le cui pensioni siano assoggettabili alla trattenuta per lavoro autonomo; richiesta di integrazione delle informazioni relative alla campagna RED 2012, per coloro i cui dati reddituali trasmessi dall’Agenzia delle Entrate per l’anno 2011 non sono risultati sufficienti per consentire la verifica di tutte le prestazioni; modelli di dichiarazione per i titolari di provvidenze economiche di invalidità civile, relativamente ad eventuali periodi di ricovero gratuito/frequenza e all’eventuale svolgimento di attività lavorativa.
Ogni richiesta reca la data entro la quale deve essere restituita la dichiarazione. Ai pensionati residenti nella provincia di Bolzano la modulistica viene inviata nella versione bilingue.
malattie professionali
Rivalutate le rendite per infortuni sul lavoro e malattie professionali
Pubblicati il 20 agosto sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quattro Decreti relativi alla rivalutazione delle prestazioni per infortuni sul lavoro e malattie professionali dei settori dell’industria, dell’agricoltura, dei medici radiologi e dei tecnici sanitari.
L’aumento, determinato sulla base della variazione degli indici Istat è dell’1,13% e decorre dal 1 luglio 2014. I nuovi limiti retributivi annui minimo e massimo entro i quali sono riliquidate le rendite sono: Minimale euro 16.163,70; Massimale euro 30.018,30.
Per le rendite aventi decorrenza anteriore all’1 luglio 2014, alle retribuzioni effettive si applicheranno i coefficienti di rivalutazione a seconda del periodo in cui si è verificato l’infortunio o si è manifestata la malattia professionale: – per il 2013 e precedenti = 1,0113; – per il 2013 e il I° semestre 2014 = 1,0000.
La retribuzione convenzionale annua per il settore agricoltura, sulla cui base vanno riliquidate le rendite dirette e le rendite ai superstiti dal 1° luglio 2014, è di euro 24.394,60.
Per i lavoratori agricoli subordinati a tempo indeterminato si applica il minimale e il massimale previsto per il settore industriale mentre per i lavoratori autonomi la retribuzione di riferimento è di euro 16.163,70, pari al minimale di legge previsto per i lavoratori dell’industria.
Rivalutati dal 1 luglio2014 anche gli importi dell’assegno per assistenza personale continuativa (€ 532,21) e dell’assegno una tantum in caso di morte (€ 2.132,45).
Quanto ai marittimi, i nuovi massimali retributivi sono:
– per i comandanti e capi macchinisti € 43.226,35;
– per i primi ufficiali di coperta e di macchina € 36.622,33;
– per gli altri ufficiali € 33.320,31.
Relativamente ai medici colpiti da malattie e lesioni causate dall’azione dei raggi x e delle sostanze radioattive, la retribuzione convenzionale annua, sulla cui base vanno riliquidate le rendite dirette e le rendite ai superstiti in godimento dal 1° luglio 2014, è di euro 59.943,38.
Ticket su cataratta
Cgil e Inca Umbria: no imposizione ticket su cataratta e tunnel carpale
Da qualche mese la Regione Umbria ha definitivamente trasferito il trattamento chirurgico della cataratta e del tunnel carpale dal regime di ricovero ospedaliero al regime di attività ambulatoriale. Fin qui nulla da eccepire, dato che la legge che ha definito i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) già prevedeva da anni di non ricorrere a ricoveri ospedalieri laddove il trattamento ambulatoriale risultasse più appropriato o ugualmente efficace. Lo scopo era quello di superare i costi dei ricoveri ospedalieri non strettamente necessari.
Per raggiungere questo obiettivo la Regione Umbria, per anni, ha adottato un regime di esenzione ticket per il trattamento di queste due patologie, a prescindere se l’intervento fosse eseguito in regime di ricovero ospedaliero o in regime ambulatoriale. Tutto questo per non creare disparità di trattamento tra gli assistiti, in una fase in cui le due tipologie di intervento coesistevano. Oggi la Regione ha dato completa attuazione al trasferimento in regime ambulatoriale, chiudendo la fase di transitorietà e quindi anche di gratuità. L’ effetto immediato, dunque, è l’introduzione del ticket sul trattamento di queste patologie che fino ad oggi erano esenti.
Pur comprendendo le ragioni organizzative di questa scelta non possiamo non evidenziare che la cataratta (per la verità nella grande maggioranza esenti o per reddito o per invalidità), e il tunnel carpale spesso si configura come malattia da lavoro. Per queste ragioni auspichiamo che:
• la Regione Umbria mantenga in regime di gratuità entrambi gli interventi, visto che lo ha fatto per molti anni sperimentalmente, ed ha comunque mantenuto, virtuosamente, i conti in ordine. Il risparmio è già contenuto nel non ricorrere più al ricovero ospedaliero.
• i medici e gli operatori sanitari che vengono a contatto con i portatori di queste patologie ne indaghino l’eventuale natura professionale. Il riconoscimento della causa da lavoro, dove riconosciuta, infatti, implica non solo il risarcimento economico del danno ma anche l’ esenzione dal ticket .
Sicurezza
Definite con il “decreto palchi” le norme in materia di sicurezza su cantieri mobili e temporanei
Definiti con il Decreto palchi i criteri per l’applicazione delle norme sui cantieri mobili e temporanei agli spettacoli e alle manifestazioni fieristiche. Il Decreto attua quanto stabilito dal Decreto del Fare, che estende a spettacoli e fiere il Titolo IV del D.lgs 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il testo precisa che, per quanto riguarda gli spettacoli, le disposizioni sui cantieri mobili e temporanei si applicano alle attività di montaggio e smontaggio delle opere temporanee e all’allestimento e disallestimento degli impianti.
Viene inoltre chiarito per opere temporanee si intendono quelle di notevole importanza e complessità per le geometrie e i sovraccarichi o per le quali è stata richiesta una specifica progettazione strutturale.
Date le particolari esigenze connesse all’allestimento degli spettacoli, nello svolgimento dei lavori bisogna tenere in considerazione la presenza contemporanea di più imprese esecutrici, il numero elevato di lavoratori, anche di nazionalità diversa, la necessità di operare in spazi ristretti e tempi ridotti e i rischi derivanti dalle condizioni meteo.
L’idoneità delle imprese deve essere verificata dal committente o dal responsabile dei lavori. Va inoltre redatto il piano di sicurezza e coordinamento, che deve essere messo a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza prima dell’inizio dei lavori.
I lavoratori che si occupano delle opere temporanee devono inoltre essere formati sul montaggio e smontaggio dei ponteggi. Per quanto riguarda le manifestazioni fieristiche, il decreto stabilisce che le norme sui cantieri mobili e temporanei si applicano alle attività di approntamento e smantellamento degli allestimenti.
Anche in questo caso bisogna considerare diversi aspetti tipici delle manifestazioni, come la presenza di più imprese e lavoratori, gli spazi ristretti, i tempi ridotti, le condizioni ambientali, l’eventuale presenza di vincoli architettonici e la presenza di più stand contigui.
Il committente o il responsabile dei lavori deve prendere tutte le informazioni sugli spazi in cui realizzare lo stand e verificare l’idoneità di imprese e lavoratori.
Il piano di sicurezza e coordinamento deve essere messo a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza prima dell’inizio dei lavori.
INAIL
Rischi per la salute nella produzione di materie plastiche
Nei giorni scorsi è stato pubblicato dall’INAIL il VI° Rapporto MALPROF in cui complessivamente si rilevano 13.079 segnalazioni di malattie professionale per il 2009, e 13.797 per il 2010, con differenze molto evidenti fra le diverse regioni che afferiscono al sistema.
Analizzando il dato delle segnalazioni per Regione e sesso si può riscontrare, infatti, come in base alla Popolazione residente nelle ASL operative in MALPROF, quelle con il maggiore tasso di segnalazione di malattie da lavoro sono l’Emilia Romagna (108,5 nel 2009 e 105,8 nel 2010 per ogni 100.000 abitanti), l’Umbria (71 nel 2009 e 73,6 nel 2010 per ogni 100.000 abitanti) e le Marche (64,6 nel 2009 e 74,2 nel 2010 per ogni 100.000 abitanti) quest’ultime con valori molto elevati anche se a copertura parziale.
Se si considera l’analisi del fenomeno per classi di età e sesso nel 2009 il maggior numero di segnalazioni proviene dalla popolazione con un’età compresa tra i 30 ed i 49 anni (38,7%) sia per quanto concerne l’universo femminile (43,2%) che per quello maschile (37,6%), parallelamente nel 2010 emerge che esiste un’elevata concentrazione del fenomeno nella fascia di età compresa tra i 50 ed i 59 anni (39,6%), con una prevalenza per le femmine (44,6%).
Il dettaglio per tipo di malattia offre un quadro più preciso del fenomeno delle patologie occupazionali che nell’ultimo biennio 2009-2010 evidenzia una flessione numerica della sordità da rumore, pari rispettivamente al 39,93% nel 2009 e al 31,73% nel 2010.
Al secondo posto nella graduatoria dei casi segnalati si evidenzia l’aumento delle patologie muscolo-scheletriche (escluse malattie del rachide) pari rispettivamente al 16,2% nel 2009 ed al 20,87% nel 2010. Relativamente alle altre patologie spiccano le malattie del rachide pari rispettivamente al 15,17% 2009 e al 17,35% nel 2010.