Archivi giornalieri: 3 agosto 2014
1st Sergeant Joseph Conte
1st Sergeant Joseph Conte
- November 3, 1928 – June 26, 2012
- Columbia, South Carolina
Dunbar Funerals and Cremations
3926 Devine Street
Columbia, SC 29205 map it
COLUMBIA A Mass of Christian Burial for First Sergeant Joseph Conte, U.S. Army (Ret.), 83, will be celebrated at 10:30 a.m. Friday, June 29, 2012, at St. Peter’s Catholic Church. Final Commendation and Farewell Prayers will be in Fort Jackson National Cemetery at 12:00 noon. The family will receive friends from 6 until 8:00 p.m. Thursday, June 28, 2012, at Dunbar Funeral Home, Devine Street Chapel.
Mr. Conte died Tuesday, June 26, 2012. Born on November 3, 1928 in New York, he was a son of the late Pasquale and Mary Tuis Conte. Mr. Conte served his country in the U.S. Army for 25 years receiving many badges and awards: Expert Infantryman Badge, Marksman Badge-Sharpshooter (Rifle), Drill Sergeant Identification Badge, Purple Heart, Bronze Star Medal, Meritorious Service Medal, Army Commendation Medal, Vietnam Service Medal, Vietnam Campaign Medal, National Defense Service Medal (1st OLC), and the Good Conduct Medal (5th Award). He worked an additional 18 years with the South Carolina Department of Corrections as a corrections officer. Mr. Conte attended the U.S. Armed Forces Institute, the U.S. Army Drill Sergeant School, the University of Maryland and Midlands Technical College where he obtained Associate Degrees in Business Marketing, Criminal Justice, Management and Real Estate. Three words sum up the life ofJoseph Conte: charitable, loving and hard-working.
Surviving are his wife of 47 years, Hanne-Dore Bauser Conte; children, Michael C. (Heidi)Conte, Robert W. (Diana) Conte, Joseph R. (Yvonne) Conte, John R. (Tracy) Conte and 12 grandchildren.
In lieu of flowers, memorials may be made to St. Jude Children’s Research Hospital, 501 St. Jude Place, Memphis, TN 38105 (www.stjude.org/tribute).
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decreto deroga
Lavoro: Cgil, decreto deroga non risolutivo
“Appare quindi una forzatura – prosegue la dirigente sindacale – ciò che afferma il ministro Poletti sul fatto che ci siano risorse in più. In realtà si stornano da altri capitoli del lavoro verso la deroga”. Inoltre, aggiunge Sorrentino, “rimane pesante aver introdotto l’aumento dell’anzianità lavorativa per poter accedere agli ammortizzatori in deroga che penalizzerà proprio quei contratti temporanei fortemente incentivati dal governo”.
Ancora, sempre in relazione a quanto previsto nel decreto dalla nota del Ministero, il segretario nazionale della Cgil sottolinea che “sulla durata, grazie alle mobilitazioni, il governo si è reso conto che il 2014 sarà ancora un anno falcidiato dalla crisi e, per evitare ulteriori licenziamenti, ha esteso a undici mesi la copertura. In generale, il decreto non ci sembra un intervento risolutivo che consentirà a imprese e lavoratori di avere le garanzie necessarie”, conclude Sorrentino.
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TAGS poletti cig in deroga cgil sorrentino lavoro
02/08/2014 14:52
INPS: circolari e messaggi
Gentile Cliente, Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi |
>>> | Titolo: | Circolare numero numero 95 del 31-07-2014 |
Contenuto: | Articolo 47 del D.P.R n. 639/1970. Decadenza dall?azione giudiziaria per le controversie in materia di trattamenti pensionistici e di adempimento delle prestazioni riconosciute solo in parte. | |
Tipologia: | CIRCOLARE | |
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>>> | Titolo: | Messaggio numero numero 6319 del 29-07-2014 |
Contenuto: | Ripristino dell?incentivo per l?assunzione di donne di qualsiasi età residenti in aree svantaggiate e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. | |
Tipologia: | MESSAGGIO | |
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nota sulla Tutela dei Dati Personali
il manifesto
Il Fatto Quotidiano
Santa Lidia di Filippi
Santa Lidia di Filippi
Ecco una Santa il cui nome non si legge in nessun Martirologio, ma che si incontra in una celebre pagina degli Atti degli Apostoli, vergata dalla mano dell’Evangelista Luca.
« Imbarcatici a Troade ‑ racconta dunque San Luca, in prima persona perché anch’egli, quella volta, era tra i discepoli che seguivano San Paolo ‑ facemmo vela direttamente per la Samotracia, e il giorno seguente per Neapoli; e di lì a Filippi, che è la città principale di quella parte della Macedonia, ed è colonia romana, e vi passammo alquanti giorni.
Venuto il sabato, andammo fuor di porta presso al fiume, dove pareva che fosse il luogo della preghiera; e postici a sedere ci mettemmo a parlare alle donne là adunate. Una di loro, per nome Lidia, della città di Tiatira, che vendeva la porpora ed era timorata di Dio, stava ad ascoltarci. E il Signore le aprì il cuore per ricevere le cose dette da Paolo. E battezzata che fu con la sua famiglia, ella c’invitò dicendo: “Se mi tenete per una credente nel Signore, venite a stare in casa mia”, e ci costrinse a seguirla ».
Era dunque una donna energica; molto probabilmente, come vedremo, era a capo di una tintoria. Energica e coraggiosa nella ospitalità verso quegli sconosciuti.
Santa Lidia fu così la prima credente e battezzata della colonia romana di Filippi, resa celebre, un secolo prima, dalle lotte tra Cesare e Pompeo. Donna cordiale e generosa, Lidia ospitò nella sua casa San Paolo e il gruppetto di Apostoli e di discepoli che lo seguivano nella predicazione.
Durante la loro permanenza a Filippi, San Paolo e San Sila, o Silvano, furono anche imprigionati e flagellati dai littori come perturbatori della quiete pubblica. Rilasciati perché cittadini romani, prima di allontanarsi dalla città, passarono per un’ultima volta dalla casa ospitale di Lidia, per salutarvi i nuovi fratelli in Cristo, raccoltisi attorno alla prima convertita della città.
Dopo, non si sa più nulla di Lidia, apertasi alla fede la sera di quel sabato, fuori delle mura, tra le donne convenute nel luogo della preghiera. Né di lei, né della sua famiglia battezzata insieme con lei, né della sua attività industriale e mercantile.
La si può immaginare custodire il ricordo di quel passaggio degli uomini di Dio così vicino a lei, nella sua casa, accanto alle care fattezze dei familiari, come una presenza luminosa e benefica; un trasalimento breve, ma che ha mutato per sempre il corso della vita, per la donna « timorata di Dio ».
Altro non si sa; e quindi sul conto di Santa Lidia tutto è congettura. Un particolare però, accennato da San Luca, le ha valso una precisa attribuzione.
Si legge infatti che ella vendeva la porpora. E la porpora, tipico prodotto orientale, veniva usata per tingere le stoffe di un color rosso brillante e indelebile. Era quindi la materia prima e più preziosa dei tintori. Per questo Santa Lidia, ospite degli Apostoli e mercante di porpora a Filippi, viene considerata Patrona dell’antica e nobile arte della tintoria.