Archivi giornalieri: 20 luglio 2014

Campioni del mondo, calciatori pallone d’oro, le stelle del calcio mondiale

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Cenni sulle onde radio e loro caratteristiche

Appunti
&
Varie
Onde radio e loro propagazione
Fontehttp://www.msmountain.it
Radio
 

 

Cenni sulle onde radio e loro caratteristiche

Le onde radio sono una parte del vasto insieme delle onde elettromagnetiche con le quali conviviamo quotidianamente. Essendo questo un sito di escursionismo, che vuole comunque introdurre anche argomenti complessi in qualche modo correlati alla pratica dell’andare in montagna con la speranza di stimolare l’interesse e fornirne le basi in modo che poi ognuno possa approfondire a seconda della sua curiosità, non verrà fatta una trattazione troppo prolissa sull’argomento, vasto ed interessante ma che andrebbe sviluppato comunque in modo essenzialmente tecnico. Ci limiteremo a dare qualche indicazione per comprendere il fenomeno, delle grandezze utilizzate per descrivere il comportamento delle onde radio e delle loro proprietà in funzione dell’utilizzo degli apparati radio.

Per una spiegazione veloce dei termini qua utilizzati si veda anche la pagina del Glossario radio. Alcune delle immagini qua riportate come esempio sono state gentilmente messe a disposizione da amici radioamatori, anche se alcuni apparati in foto sono ormai obsoleti e poco utilizzati.

Occorre precisare che le onde radio non sono qualcosa di inventato dagli uomini ma esistono già in natura, associate a fenomeni fisici che grazie ad esse possono essere studiati (si veda ad esempio la radioastronomia), come la vita delle stelle od il movimento della crosta terrestre, oppure, nel campo più esteso delle onde elettromagnetiche (di cui le onde radio sono un sottoinsieme), si pensi alla stessa luce visibile, alle radiazioni, ecc. La differenza principale delle onde radio che noi avremo a trattare, è che le onde radio utilizzate per le comunicazioni sono generate artificialmente dall’uomo.

Lo studio delle onde radio inizia nel 1873 ad opera dello scozzese James Clerk Maxwell che pubblicò il suo “Trattato di Elettricità e Magnetismo” e successivamente la “Teoria Dinamica del Campo Elettromagnetico”, opere che analizzando matematicamente i fenomeni ottici, elettrici e magnetici riuscivano a dimostrare la natura ondulatoria degli stessi e che ad essi potevano essere applicate le stesse leggi. Maxwell così prevedeva l’esistenza delle onde radio ancora prima che esse potessero venire generate. La conferma sperimentale delle teorie di Maxwell avvenne nel 1888 ad opera di Heinrich Rudolf Hertz, studioso tedesco che costruendo un oscillatore, producesse scariche elettriche le quali a loro volta generavano onde elettromagnetiche. In prossimità dell’oscillatore, apparecchio da lui stesso ideato, Hertz poneva un altro apparecchio di sua invenzione, denominato risonatore, ove si sviluppavano scintille fra due piccole sfere del dispositivo stesso quando l’oscillatore era in funzione senza che i due apparecchi fossero in contatto fra loro. Lo stesso Maxwell dimostrò che le onde elettromagnetiche si propagano nel vuoto e che nel vuoto la loro velocità è pari a quella della luce (poco meno di  300.000 Km/s). Gli esperimenti si susseguirono ad opera di Hertz, dell’italiano Augusto Righi e successivamente altri  scienziati sino a che fu Guglielmo Marconi che riuscì a creare nel 1895 il primo vero trasmettitore dotato di antenna e a poter portare il ricevitore a distanza prima di pochi metri, poi successivamente ad un Kilometro di distanza, oltre ad una collina che si interponeva fra i due apparati. Questo esperimento segnò di fatto la nascita del “telegrafo senza fili”, termine coniato dallo stesso Marconi.

Nella sostanza il trasmettitore alimentato da una corrente elettrica alternata di ampiezza e frequenza costanti generava un’onda elettromagnetica, (detta onde hertziana prima e onda radio successivamente, di ampiezza e frequenza costanti, ovvero quella che venne poi chiamata “onda portante”. L’apparato di Marconi, in origine, trasmette solo un segnale continuo che può essere interrotto interrompendo il circuito. Effettuando questa operazione mediante un tasto simile a quello del già conosciuto telegrafo si otteneva un telegrafo senza fili, capace di essere ricevuto a distanza senza un collegamento diretto.

Marconi dovette cercare in Gran Bretagna il sostegno per la sua invenzione (già allora si notava la tipicamente scarsa lungimiranza italica in fatto di novità tecnologiche) ma col tempo riuscì a migliorare gli apparati, trovare nuovi finanziamenti ed intraprendere una vera attività commerciale che lo rese ricco e famoso. La ricerca ovviamente non si fermò, poiché nel 1901 Marconi, sfruttando il fenomeno della propagazione ionosferica che allora non si conosceva ma che forse lui stesso aveva intuito, riuscì a collegare tramite il “telegrafo senza fini”, le due sponde opposte dell’Oceano Atlantico, aggirando così l’ostacolo della curvatura terrestre.

Se Guglielmo Marconi è considerato il padre della radio, lo sviluppo della radiofonia, ovvero la trasmissione di suoni attraverso l’uso delle onde radio, avvenne essenzialmente ad opera di altri valenti scienziati, che modificarono lo schema di base del “telegrafo senza fili”. Fu Reginald Aubrey Fessenden che nel 1906 riuscì per primo a trasmettere parole e musica a distanza attraverso l’uso di onde radio, sovrapponendo la corrente alternata generata da un microfono alle onde herziane in modo, come viene comunemente detto di modularle. Negli anni successivi il sistema venne perfezionato ed in breve si passò dall’utilizzo della radio come sistema solo di soccorso ed emergenza, come lo aveva concepito Marconi, ad un mezzo di informazione, comunicazione ed anche intrattenimento. Il resto è storia.

Famiglia Cristiana

 

IL PAPA: «SONO CON VOI,
PERSEGUITATI E CACCIATI VIA»

20/07/2014  Jorge Mario Bergoglio ha affrontato all’Angelus le tragedie che insaguinano il Medio Oriente. E ha ricordato l’Ucraina. «Dio susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace».

In questa foto della Reuters, scattata giovedì 17 luglio, alcuni profughi scappati dall'area di Mosul accolti nel campo allestito dall'Onu a Khazer, nei pressi della città curda di Erbil.

In questa foto della Reuters, scattata giovedì 17 luglio, alcuni profughi scappati dall’area di Mosul accolti nel campo allestito dall’Onu a Khazer, nei pressi della città curda di Erbil.

Attento alle notizie che arrivano da Mosul e dalla Terra Santa, ma non solo. Il Papa non si stanca di esortare a pregare per la pace. «Ho appreso con preoccupazione le notizie che giungono dalle Comunità cristiane a Mosul (Iraq) e in altre parti del Medio Oriente, dove esse, sin dall’inizio del cristianesimo, hanno vissuto con i loro concittadini offrendo un significativo contributo al bene della società», dice papa Francesco.

E aggiunge: «Oggi sono perseguitati. I nostri fratelli sono perseguitati, sono cacciati via, devono lasciare le loro case senza avere la possibilità di portare niente. Assicuro a queste famiglie e a queste persone la mia vicinanza e la mia costante preghiera». Si rivolge direttamente a loro, papa Francesco: «Carissimi fratelli e sorelle tanto perseguitati, io so quanto soffrite, io so che siete spogliati da tutto, sono con voi nella fede in Colui che ha vinto il male. E a voi qui in piazza e a tutti coloro che ci seguono dalla televisione vi invito a ricordare nella preghiera».

Un gruppo di donne cristiane cacciate dall'area di Mosul pregano in una chiesa nella zona di Ninive. Questa foto, dell'agenzia Reuters, è stata scattata durante le funzioni serali di sabato 19 luglio.

Un gruppo di donne cristiane cacciate dall’area di Mosul pregano in una chiesa nella zona di Ninive. Questa foto, dell’agenzia Reuters, è stata scattata durante le funzioni serali di sabato 19 luglio.

 

Prima di far pregare in silenzio tutta la piazza, papa Francesco aggiunge: «Vi esorto, inoltre, a perseverare nella preghiera per le situazioni di tensione e di conflitto che persistono in diverse zone del mondo, specialmente in Medio Oriente e in Ucraina. Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace!», dice papa Francesco dopo l’Angelus di questa domenica.

Prima aveva spiegato il Vangelo parlando diffusamente delle divisioni che porta Satana, del male che c’è nel mondo. Lo spunto è la parabola della zizzania « che affronta il problema del male nel mondo e mette in risalto la pazienza di Dio. La scena si svolge in un campo dove il padrone semina il grano; ma una notte arriva il nemico e semina la zizzania, termine che in ebraico deriva dalla stessa radice del nome “Satana” e richiama il concetto di divisione». Parlando a braccio il Papa ha spiegato che «tutti sappiamo che il demonio è uno zizzaniatore, sempre cerca di dividere le famiglie, le nazioni e i popoli».

Il Papa ha usato parole accorate per testimoniare la sua vicinanza a chi soffre i tragici effetti dell'odio, della persecuzione e della guerra, e per invocare il dono della pace. Foto Reuters.

Il Papa ha usato parole accorate per testimoniare la sua vicinanza a chi soffre i tragici effetti dell’odio, della persecuzione e della guerra, e per invocare il dono della pace. Foto Reuters.

E poi ha sottolineato il perché il padrone dle campo, cioè Dio, impedisce ai suoi servitori di strappare subito la zizzania: «Perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Perché sappiamo tutti che la zizzania quando cresce somiglia tanto al grano buono e c’è il pericolo di confonderli tra loro. L’insegnamento della parabola è duplice. Anzitutto dice che il male che c’è nel mondo non proviene da Dio, ma dal suo nemico, il Maligno. E’ curioso, questo va di notte a seminare la zizzania, di notte, nel buio nella confusione, di notte, questo nemico è astuto, ha seminato il male in mezzo al bene così che è impossibile a noi uomini separarli nettamente; ma Dio, alla fine, potrà farlo».

Alla fine, perché Dio è paziente, ma la sua pazienza non significa indifferenza al male. «Noi a volte abbiamo una gran fretta di giudicare, classificare, mettere di qua i buoni, di là i cattivi… Ma ricordatevi la preghiera di quell’uomo superbo: ti ringrazio Dio che sono un uomo buono e non come quell’altro che è cattivo… Dio invece sa aspettare. Egli guarda nel “campo” della vita di ogni persona con pazienza e misericordia: vede molto meglio di noi la sporcizia e il male, ma vede anche i germi del bene e attende con fiducia che maturino».

Una pazienza che ci fa sperare: «Che bello questo: il nostro Dio è un padre paziente che sempre ci aspetta e ci aspetta con il cuore in mano per accoglierci, per perdonarci. sempre ci perdona se andiamo da lui. L’atteggiamento del padrone è quello della speranza fondata sulla certezza che il male non ha né la prima né l’ultima parola. E c’è di più. Grazie a questa paziente speranza di Dio la stessa zizzania, che è il cuore cattivo, alla fine, può diventare buon grano». E alla fine, quando tutti saremo giudicati, il metro sarà quello «con cui noi abbiamo giudicato: la misericordia che avremo usato verso gli altri sarà usata anche con noi».

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Indice dei prezzi al consumo per le rivalutazioni monetarie

I prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati

Per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio il canone di affitto o l’assegno dovuti al coniuge separato, si utilizza l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi. Tale indice si pubblica sulla Gazzetta Ufficiale ai sensi dell’art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392.

Periodo di riferimento: Giugno 2014
Aggiornato: 15 luglio 2014
Prossimo aggiornamento: 12 agosto 2014
Indice generale FOI 107,4
Variazione % rispetto al mese precedente +0,1
Variazione % rispetto allo stesso mese dell’anno precedente +0,3
Variazione % rispetto allo stesso mese di due anni precedenti +1,5

Le tavole per le rivalutazioni monetarie

L’Istat pubblica i coefficienti per tradurre i valori monetari dal 1861 in valori del 2013: xls | pdf | ods

Sono inoltre disponibili e aggiornate mensilmente le tavole per calcolare le rivalutazioni monetarie a partire dal 1947.


I coefficienti di raccordo

Con i dati di gennaio 2011 la base di riferimento dell’indice FOI è diventata il 2010 (la base precedente era 1995=100). Al fine di garantire la comparabilità della serie sono calcolati i coefficienti di raccordo.

  • Calcolo e utilizzo delle variazioni e dei coefficienti di raccordo [ pdf ]
tag:
affittiassegno di mantenimentoFOIinflazioneprezzipubblicità legale
argomento:
Prezzi
tipo di documento:
Sistema informativo

ISTAT

Prospettive economia

Le prospettive per l’economia italiana
Nel 2014 si prevede un aumento del Pil pari allo 0,6%, per il 2015 dell’1% e per il 2016 dell’1,4%
Periodo di riferimento: Anni 2014-2016
Pubblicato: lunedì 5 maggio 2014
Argomento: Commercio esteroCondizioni economiche delle famiglieConti nazionali,Lavoro
Tipo di documento: Comunicato stampa
Tag: esportazioniimportazioniinvestimentiPILprevisioniprospettive economia,retribuzioni
Le prospettive per l’economia italiana
Per il 2013 si prevede un calo del Pil pari all’1,8%, per il 2014 una crescita dello 0,7%
Periodo di riferimento: Anni 2013-2014
Pubblicato: lunedì 4 novembre 2013
Argomento: Commercio esteroCondizioni economiche delle famiglieConti nazionali,Lavoro
Tipo di documento: Comunicato stampa
Tag: esportazioniimportazioniinvestimentiPILprevisioniprospettive economia,retribuzionistatistica report
Le prospettive per l’economia italiana
Per il 2013 si prevede un calo del Pil pari all’1,4%, per il 2014 una crescita dello 0,7%
Periodo di riferimento: Anni 2013-2014
Pubblicato: lunedì 6 maggio 2013
Argomento: Commercio esteroCondizioni economiche delle famiglieConti nazionali,Lavoro
Tipo di documento: Comunicato stampa
Tag: esportazioniimportazioniinvestimentiPILprevisioniprospettive economia,retribuzionistatistica report
Le prospettive per l’economia italiana
Per il 2012 si prevede un calo del Pil pari al 2,3%, per il 2013 la diminuzione sarebbe pari a -0,5%
Periodo di riferimento: Anni 2012-2013
Pubblicato: lunedì 5 novembre 2012
Argomento: Commercio esteroCondizioni economiche delle famiglieConti nazionali,Lavoro
Tipo di documento: Comunicato stampa
Tag: esportazioniimportazioniinvestimentiPILprevisioniprospettive economia,retribuzioni
Le prospettive per l’economia italiana
Per il 2012 si prevede un calo del Pil pari all’1,5%; per il 2013 si prevede una leggera ripresa (+0,5%)
Periodo di riferimento: Anni 2012-2013
Pubblicato: martedì 22 maggio 2012
Argomento: Commercio esteroCondizioni economiche delle famiglieConti nazionali,Lavoro
Tipo di documento: Comunicato stampa
Tag: esportazioniimportazioniinvestimentiPILprevisioniprospettive economia,retribuzionistatistica report

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INPS: circolari e messaggi


Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it >Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 6137 del 18-07-2014
Contenuto:  Fondi interprofessionali per la formazione continua. Chiusura delle adesioni a FO.IN.COOP.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 94 del 17-07-2014
Contenuto:  Accentramento presso la direzione centrale previdenza delle attività di conferimento ai fondi pensione delle posizioni di previdenza complementare connesse agli accantonamenti figurativi dei Tfr e dei Tfs dei dipendenti pubblici iscritti alle gestioni del fine servizio (ex Enpas ed ex Inadel)
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 93 del 17-07-2014
Contenuto:  Gestione diretta delle attività relative alla riscossione dei contributi e all?erogazione delle prestazioni per malattia e altre prestazioni per i lavoratori assicurati ex IPSEMA. Nuovi criteri di attribuzione della competenza territoriale.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 6058 del 16-07-2014
Contenuto:  Gestione Ex Enpals. Estensione dei servizi telematizzati. Presentazione telematica delle domande di estratto conto certificativo.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 5810 del 04-07-2014
Contenuto:  Fondo speciale per il personale dipendente della Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. ? decentramento trattazione posizioni personale dirigente.
Tipologia:  MESSAGGIO

Sant’ Apollinare di Ravenna

Sant’ Apollinare di Ravenna


Sant' Apollinare di Ravenna

Nome: Sant’ Apollinare di Ravenna
Titolo: Vescovo e martire
Ricorrenza: 20 luglio

S. Pietro dopo la Pentecoste, ricolmo di Spirito Santo, andava ovunque predicando che il tempo della salvezza era giunto ed era necessaria la fede in Gesù Cristo, per avere la vita eterna. Un giorno che l’Apostolo andava insegnando tali verità in Antiochia ad un numero ristretto di persone, scorse fra esse un giovanetto di bella presenza, di intelligenza svegliata e di cuore puro: si chiamava Apollinare. Allorché Pietro si trovò solo, se lo chiamò vicino, e con modi paterni, aiutato dalla grazia di Dio, finì per conquistarlo totalmente alla fede. 

I genitori del giovanetto, ancora pagani, dopo varie resistenze, apersero le porte alla grazia divina: non solo si fecero cristiani, ma permisero al figlio di seguire l’Apostolo. E quando S. Pietro partì per Roma, Apollinare, che aveva udito e gustato tutta la bellezza dell’apostolato cristiano, volle seguirlo per diffondere la vera, unica, divina religione, la sola che poteva rendere felici dando ai fedeli un premio eterno. 

A Roma attese maggiormente a istruirsi e ad accrescere l’amore verso le cose celesti. I suoi progressi furono così mirabili che S. Pietro lo credette degno di essere sacerdote e vescovo della Chiesa. 

Da Roma il Santo fu inviato nella diocesi di Ravenna, perchè col suo zelo reggesse quella Chiesa che già vi era formata e conquistasse alla fede gli altri infedeli. Ed egli lavorò instancabilmente, con uno zelo degno di un apostolo di Cristo. 

Ma le conversioni che egli operava ed i miracoli che faceva gli attirarono le ire e la persecuzione dei pagani. Tutto egli sopportò per amore del suo Dio. 

Gli fu intimato anche di non predicare; ma come poteva egli contenere il fuoco ardente della verità che gli bruciava in petto? 

Un giorno Apollinare guarì la moglie di un tribuno e poi la battezzò col marito e tutti quei di casa. Saputa tal cosa, il governatore fece arrestare il Santo e condottolo nel tempio di Giove: « Sacrifica, gl’impose, se hai cara la vita ». « No, rispose l’amante di Cristo, non voglio sacrificare: meglio sarebbe l’usare del vostro oro e argento a sollievo dei poveri, invece d’adoperarlo per onorare demoni ». Spiacque tal risposta ai pagani, per cui fu battuto e lasciato quasi morto. 

Avvenne pure che un altro giorno risuscitasse una figlia di un certo Rufo, patrizio di Ravenna, e che stupiti a tal fatto molti si convertissero. Allora lo stesso imperatore diede ordine al prefetto di costringere Apollinare a sacrificare agli dèi, ed in caso di rifiuto, di esiliarlo. Rifiutò infatti il Santo, e per questo, dopo essere stato crudelmente battuto, fu fatto imbarcare per l’esilio. Ma a causa di una tempesta il naviglio naufragò. Apollinare e due soldati che poi ricevettero il Battesimo poterono salvarsi. 

Ritornò il nostro Santo alcun tempo dopo a Ravenna, ove compì altri prodigi e nuove conversioni: ma non potendolo più sopportare, i pagani presero il santo Vescovo e lo batterono in modo così barbaro che per le piaghe riportate spirò dopo sette giorni di spasimo. Era l’anno 70 dopo Cristo.

PRATICA. La nostra fede sia la nostra gloria: teniamoci pronti a difenderla dai nemici. 

PREGHIERA. Dio, rimuneratore delle anime fedeli, che consacrasti questo giorno col martirio del tuo beato sacerdote Apollinare, deh! fa’ che noi tuoi servi conseguiamo il perdono per le sue preghiere.