Archivi giornalieri: 17 luglio 2014

Rassegna stampa del 17luglio2014 regione sardegna

 

Disabili

Disabili: esposto Fish Lazio a Procura su inserimento lavorativo

A un anno dalla pronuncia della Corte Europea sulle misure inadeguate per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, “nulla sembra essere accaduto”. Così Fish Lazio (Federazione Italiana Superamento dell’Handicap) con un esposto presentato alla Procura della Repubblica del Tribunale Penale di Roma, denuncia oggi formalmente lo stato di grave illegittimità rispetto questo settore. “La crisi economica che ha colpito il nostro Paese, sembra essere particolarmente severa soprattutto per i soggetti fragili”, rileva la Federazione.

Accanto alle difficoltà di tipo economico si aggiungono una serie di “inconvenienti” che si sostanziano in un blocco delle assunzioni delle persone disabili. Nell’ultimo anno si sono susseguite diverse interpretazioni circa il blocco delle assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni, creando di fatto piccole paralisi nell’adempimento a quanto prescritto nella legge 68/99. “E’ inaccettabile che il diritto al lavoro delle persone disabili possa essere lo strumento per il risparmio della spesa pubblica, spesso le imprese e le amministrazioni pubbliche utilizzano il sistema delle convenzioni con i Centri per l’Impiego per la diluizione nel tempo delle assunzioni. Se a ciò si aggiunge un quadro normativo confuso, la situazione appare ancora più disastrosa di un anno fa” chiosa il presidente che ha presentato l’esposto.

La Fish ha ora in programma la presentazione di diversi esposti nelle varie regioni italiane, affinché venga fatta luce con chiarezza sulle responsabilità di una situazione insostenibile.

Pace

Fiaccolate per la pace nelle città italiane

Fiaccolate per la Pace, la libertà, la giustizia in Palestina e Israele si sono tenute in tutta Italia, promosse dalla Rete della Pace. “Chiamiamo uomini e donne che credono nella Pace e nella non violenza a mobilitarsi, organizzando e partecipando nella propria città alla fiaccolata per la Pace, la libertà, la giustizia in Palestina e Israele”, afferma la Rete della Pace raccogliendo decine di adesioni tra associazioni di cooperanti e organizzazioni, tra cui Acli, Arci, Cgil e sindacati degli studenti. “Ogni morte ci diminuisce – è scritto nell’appello – ogni uomo, donna, bambino ucciso pesa sulle nostre coscienze. Vogliamo vedere i bambini vivere e crescere in pace non maciullati da schegge di piombo”.

Al governo italiano si chiede di “attivarsi immediatamente affinché il nostro paese e i paesi membri dell’Unione europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele; il nostro governo, oggi alla Presidenza dell’Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio”.

Per la Cgil “Israele deve fermare immediatamente l’operazione militare e ritornare al tavolo del negoziato” e al Governo italiano, oggi alla Presidenza dell’Unione Europea, il sindacato guidato da Susanna Camusso chiede di adoperarsi con tutti gli strumenti della diplomazia e della pressione politica ed economica, per fermare questa “ennesima ed intollerabile ondata di morti e di violenze”. 

ASPI

Aspi – Sì ai professori precari anche nei mesi di luglio e agosto

Nel messaggio n. 6050/14, l’Inps, fornisce le indicazioni  alle proprie strutture territoriali in merito all’erogazione dell’Aspi agli insegnanti anche per le giornate dei mesi di luglio e agosto non lavorate e prive di retribuzione.

“Premesso che il 30 giugno 2014 si sono concluse le attività didattiche nella generalità delle scuole del paese – si legge nel messaggio –  è ricorrente il fenomeno secondo cui un considerevole numero di docenti fuori ruolo, ogni anno, nei giorni successivi al 30 giugno, viene immesso in ruolo a far data dal 1° settembre dell’anno solare precedente mentre il relativo trattamento economico a suo favore decorre solo dal 1° settembre dell’anno in corso, con conseguente esclusione dell’erogazione delle mensilità relative ai mesi di luglio e agosto dell’anno in corso. Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato di detti lavoratori – continua la nota – è costituito a decorrere dalla nomina agli effetti giuridici; la scissione tra l’epoca degli effetti giuridici e quella successiva degli effetti economici induce a ritenere che la retrodatazione degli effetti giuridici non faccia venir meno, nel periodo non lavorato, lo stato di disoccupazione. Non si può peraltro imputare alla volontà del lavoratore l’inattività e il sostanziale stato di disoccupazione. Pertanto – conclude – si ritiene di consentire l’indennizzabilità delle giornate di nomina giuridica non lavorate e prove di retribuzione”.

Sant’ Alessio

 

Sant’ Alessio


Sant' Alessio

Nome: Sant’ Alessio
Titolo: Mendicante
Ricorrenza: 17 luglio

« Santo Alesso ‑ vi è detto ‑ fue figliuolo d’uno nobilissimo uomo di Roma, il quale aveva nome Eufemiano, il quale era il maggiore che fusse nella corte dello Imperatore; ed era questo Eufemiano di tanta ricchezza e di tanta magnificenza, che continuamente aveva a suo servizio tremila donzelli, e’ quali istavano vestiti di vestimenta di seta e cintole d’oro. Ed era costui tanto misericordioso inverso de’ poveri, che ogni dì nella sua abitazione aveva tre mense di poveri pellegrini, d’orfani e di vedove ».

Alessio era nato quando Eufemiano e sua moglie, Egle, erano già vecchi; era cresciuto virtuosamente e, giunto in età adatta, aveva tolto per moglie una nobile e ricca fanciulla. La vigilia delle nozze, però, si legge ancora, « si tolse dalle sue stanze e partissi, e andonne occultamente al mare ».

Giunse per mare a Edessa, in Asia Minore, dove si fece povero volontario. « Ciò che aveva portato seco, diede ai poveri ‑ si legge ‑ e vestendosi di panni di vestimenta vile, si stava cogli altri poveri sotto il portico della chiesa della Vergine Maria a ricevere la limosina; e della limosina che riceveva, quella che era a lui di necessità, prendeva per sé, e l’altro dava alli poveri bisognosi ».

Il padre lo fece ricercare invano, dai suoi tremila servitori, alcuni dei quali giunsero anche a Edessa, lo videro, ma non lo riconobbero. Pianto ormai per morto, Alessio restò a Edessa per diciotto anni; poi riprese il mare e tornò a Roma. Per andare fino in fondo sulla via deIl’umiliazione, si presentò alla casa paterna, fingendosi un povero pellegrino. Fu accolto con la consueta generosità, e ospitato in un sottoscala del palazzo. Vi restò, ignoto a tutti, altri diciassette anni.

Sentendosi prossimo alla morte, versò su un foglio la propria confessione e aspettò, steso sotto la scala, il momento del trapasso. Quel giorno nella città, si udì una voce dal cielo dire: « Cercate l’uomo di Dio, che preghi per la città di Roma! ». « Cercate nel monte Aventino, in casa di Eufemiano ».

Eufemiamo cercò, e con lui cercò l’Imperatore, detto Arcadio Onorio, e con loro cercò il Papa, Innocenzo. Non trovarono nessuno, finché si ricordarono del pellegrino nel sottoscala. Era morto, « e la sua faccia ‑ si legge ‑ risplendeva a modo d’uno angiolo. Dal foglio di carta che egli stringeva sul petto, venne conosciuta la verità, e cioè che il pellegrino sconosciuto a tutti era proprio Sant’Alessio, scomparso alla vigilia delle nozze e vissuto di elemosine nella casa del proprio padre ».