Archivi giornalieri: 19 febbraio 2012

COSE DI SARDEGNA

COSE DI SARDEGNA

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IL PRESIDENTE
E LA PROTESTA
DI UN’ISOLA
di FRANCESCO CASULA

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La visita di Napolitano in
Sardegna domani e
martedì sarà accolta dalla
protesta degli
Indipendentisti sardi, che
lo considerano capo di uno stato
“straniero”. Sardigna Natzione e A
manca pro s’indipendentzia
contesteranno il presidente della
repubblica con una manifestazione
sulla strada statale 131 Cagliari-
Sassari, nel tratto fra Fenosu e
Ghilarza alle 9.30 con un raduno al
Nuraghe Losa. “Questa visita di
Napolitano, presidente barbaro, non
riguarda i sardi liberi. È solo una
riaffermazione della promessa di
collaborazione fra la partitocrazia
italianista sarda e il potere dello
stato colonialista italiano”, ha
affermato il coordinatore di
Sardigna Natzione, Bustianu
Cumpostu. Che ha proseguito: “I
nazionalisti sardi vigileranno
affinché il presidente italiano, con il
suo comportamento e con i suoi
discorsi vuoti sulla patria e
sull’Italia unica e indivisibile non
leda ulteriormente i diritti nazionali
e la dignità del nostro popolo. Gli
indipendentisti presidieranno i
luoghi visitati da Napolitano e con
modi e mezzi pacifici faranno capire
al presidente barbaro che la
Sardegna non è Italia, che in
Sardegna non ci sono solo servi
plaudenti ma anche uomini e donne
orgogliosi di continuare la lotta del
nostro popolo contro gli invasori di
turno”. Ma avrebbero mille ragioni
per protestare anche i Sardi al di
fuori dell’orizzonte politico
indipendentista. Napolitano è
l’espressione massima e il garante di
uno Stato che, storicamente, è stato
sempre ostile ai Sardi durante tutti i
150 anni di Unità. Dai cui governi –
scrive Giuseppe Dessì – la Sardegna
continuava ad essere tenuta come
una colonia da sfruttare e i suoi
abitanti erano considerati alla
stregua dei briganti calabresi”.
Colonialismo che assumerà, di volta
in volta, ora le forme di un brutale
fiscalismo, ora della repressione
culturale e linguistica e, negli ultimi
50 anni, della riduzione dell’Isola a
stazione di servizio di basi e servitù
militari, di industrie nere e
inquinanti e, probabilmente
domani, di una nuova servitù con il
metanodotto Galsi. Un ulteriore
giusto motivo per contestare
Napolitano è rappresentato dal fatto
che è lui l’ispiratore e il massimo
sostenitore del Governo Monti, le
cui scelte colpiscono in modo
devastante l’economia e la vita dei
sardi, specie delle categorie più
deboli: disoccupati, giovani,
pensionati.
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