Archivi giornalieri: 5 febbraio 2012

INPS: circolari e messaggi

Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

>>> Titolo:  Circolare numero numero 17 del 03-02-2012
  Contenuto:  Importo dei contributi dovuti per l?anno 2012 per i lavoratori domestici.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 16 del 03-02-2012
  Contenuto:  Gestione separata di cui all?art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335. Aliquote contributive, aliquote di computo, massimale e minimale per l?anno 2012.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 15 del 03-02-2012
  Contenuto:  Indennità antitubercolari.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 14 del 03-02-2012
  Contenuto:  Artigiani ed esercenti attività commerciali: Contribuzione per l?anno 2012.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 2040 del 03-02-2012
  Contenuto:  Pagamento attraverso R.I.D. dei contributi rivenienti da versamenti volontari, riscatti, ricongiunzione dei periodi assicurativi e rendite vitalizie – Precisazioni sul rispetto dei termini di versamento.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 13 del 02-02-2012
  Contenuto:  Convenzione tra l?INPS e la CONF.A.S.I. (Confederazione Autonoma Sindacati Italiani) ai sensi dell?art. 18 della legge 23 luglio 1991 n. 223, per la riscossione dei contributi associativi dovuti dai propri iscritti sulle prestazioni temporanee. Istruzioni procedurali e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 12 del 02-02-2012
  Contenuto:  Convenzione tra l?INPS e la F.I.A.D.E.L. (Federazione Italiana Autonoma Dipendenti enti Locali) ai sensi dell?art. 18 della legge 23 luglio 1991 n. 223, per la riscossione dei contributi associativi dovuti dai propri iscritti sulle prestazioni temporanee. Istruzioni procedurali e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 11 del 02-02-2012
  Contenuto:  Convenzione fra l?INPS e la Confederazione Autonoma Sindacati Italiani (CONF.A.S.I.) per la riscossione dei contributi associativi degli artigiani e dei commercianti, ai sensi della legge 4 giugno 1973, n. 311.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 10 del 02-02-2012
  Contenuto:  Rivalutazione delle pensioni per l?anno 2012.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 1648 del 30-01-2012
  Contenuto:  Decreto n. 63655 del 5 gennaio 2012 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze per il prolungamento dell?intervento di tutela del reddito di cui all?art. 12 co. 5 bis del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e integrato dall?art. 1 comma 37, della legge 13 dicembre 2010, n. 220. Istruzioni contabili e fiscali. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 1564 del 27-01-2012
  Contenuto:  Circolare 141 del 2011 ? conclusione del periodo transitorio e avvio del regime di presentazione telematica in via esclusiva a decorrere dal 1° febbraio 2012. Chiarimenti su termine di presentazione domande.
Tipologia:  MESSAGGIO

La_riforma_delle_pensioni.

La_riforma_delle_pensioni.pdf

dossier pensioni(1).pdf

DOSSIER PENSIONI
Negli ultimi anni le pensioni sono state una sorta di cantiere sempre aperto che ha prodotto un
intrigo di norme nelle quali è difficile raccapezzarsi.
Molte e giuste cose sono state dette a proposito di questa riforma, ma si è forse prestata poca
attenzione ad una norma – di carattere programmatico – contenuta nelle Legge; si affida ad una
commissione uno studio per verificare la possibilità che i lavoratori spostino una parte dei contributi
previdenziali dal sistema pubblico alle assicurazioni private.
La modifica, per alcuni aspetti brutale, delle regole per accedere alla pensione si accompagna al
fatto che la revisione dei coefficienti, già avviata nel 2010, comporterà, soprattutto per i giovani,
una seria riduzione della rendita previdenziale.
Una delle misure introdotte riguarda il cosiddetto pensionamento flessibile tra i 62 e i 70 anni.
Oggi un giovane entra – mediamente- nel mercato del lavoro a 26 anni e primi anni di lavoro si
annunciano precari e discontinui, il che lo porterà, inesorabilmente alla soglia dei 70 anni di età.
Tuttavia, anche volendo considerare una vita lavorativa regolare e al di la della giusta
considerazione che non tutti i lavori sono uguali (cosa di cui la riforma non tiene minimamente
conto), il pensionamento a 70 anni di età comporterà una magra pensione.
Come hanno osservato molti esperti, poiché la speranza di vita per gli uomini è, attualmente, di
78.8 anni e per le donne di 84.1 anni, significa godersi la pensione per 8 anni nel caso degli uomini
e 14 anni per donne.
Se si prende in considerazione una retribuzione lorda di 25.000 euro annui ed ipotizzando che un
lavoratore rimanga al lavoro fino a 70 anni accumulando 40 anni di contributi, avrà una pensione di
15.000 euro all’anno – il 60% della retribuzione – a fronte di un versamento di ben 330 mila euro di
contributi. Questo significa che 8 anni o 14 anni non saranno sufficienti per recuperare quanto il
lavoratore ha pagato per tutta la vita, per recuperare il tutto dovrebbe avere una pensione annuale
di 37.500 euro.
Decisamente non è una riforma in favore dei giovani.
Il diritto alla pensione è indissolubilmente collegato alla storia lavorativa e contributiva dei singoli,
quelle che qui sono illustrate sono, necessariamente, informazioni di carattere generale così da
fornire un quadro d’insieme del sistema previdenziale Italiano come si presenta al momento della
stesura del testo.
La pubblicazione prende le mosse illustrando quelli che sono periodi utili alla pensione:
contribuzione obbligatoria, figurativa, volontaria, da riscatto e ricongiunzione, nonché le varie forme
di pensione, fino ad arrivare all’illustrazione delle novità introdotte dalla riforma “Fornero”.
Antonio Marchini