Archivi giornalieri: 2 febbraio 2012

Immigrati e la reciprocità dell’esercizio dei diritti civili

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Pari diritti agli immigrati vittima di incidenti nel nostro Paese. Lo ha riconosciuto la Cassazione che, nel ricordare la ”condizione di reciprocità dell’esercizio dei diritti civili da parte dello straniero”, ha ricordato che agli immigrati è assicurata ”tutela integrale ai diritti inviolabili con la conseguenza che allo straniero, sia esso residente o meno in Italia, è sempre consentito domandare al giudice italiano il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale derivato dalla lesione di diritti inviolabili della persona avvenuta in Italia”.

In questo modo la terza sezione civile (sentenza 1493) ha accolto il ricorso dei familiari di un tunisino residente a Modena che, il 10 ottobre del 1998, era rimasto vittima di un incidente stradale. La Corte d’Appello di Bologna, nel luglio 2009 aveva negato ai familiari del tunisino il risarcimento richiesto sulla base del fatto che non era stata dimostrata l’esistenza nell’ordinamento giuridico della Tunisia di una norma scritta secondo la quale ad ogni cittadino di altri Paesi dovesse venire riconosciuto il risarcimento del danno morale.

La Suprema Corte ora ha accolto il ricorso dei famigliari dell’immigrato e, disponendo un nuovo processo d’appello davanti alla Corte di Bologna, ha ricordato che anche per gli immigrati c’è ”reciprocità  dell’esercizio dei diritti civili dell’esercizio dei diritti civili”.

Semplificazioni per i disabili

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Nel decreto-legge -attualmente ancora in fase di redazione- relativo a “Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e sviluppo”, tendente a rendere più facili i rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese, puntando sull’innovazione e sul potenziamento delle nuove tecnologie, vi é anche un articolo che riguarda le persone disabili.

Nell’intento di rendere più agevole il percorso del cittadino rispetto all’esigibilità dei propri diritti eliminando gli appesantimenti burocratici fin qui presenti, il governo dispone la semplificazione della documentazione necessaria per l’accesso ai benefici quali contrassegno auto e altre agevolazioni fiscali riguardanti il veicolo del disabile o del familiare.

I verbali redatti dalle “commissioni integrate” , se compilati correttamente e in tutte le parti, saranno utili non solo per le eventuali pensioni, indennità o agevolazioni lavorative, ma anche per poter accedere agli altri benefici summenzionati.

L’applicazione della nuova disposizione eviterebbe, di fatto, un disagio per il cittadino disabile, cioé una duplicazione della visita di accertamento.Infatti la nuova disposizione prevede che obbligatoriamente nei nuovi verbali siano riportate anche le voci utili all’ottenimento di quei benefici.

Di conseguenza chi per la prima volta si accinge a richiedere l’accertamento di invalidità civile/handicap verrà sottoposto a visita e la Commissione medica avrà il compito di annotare nei verbali anche la sussistenza della condizione richiesta dal Regolamento di attuazione del Codice della Strada, ad esempio, per il rilascio del “contrassegno invalidi”.

Una prima lettura porta a ritenere che la nuova disposizione sia valida per le nuove domande. Sembrerebbe pertanto che chi ha già un accertamento di invalidità civile/handicap non sia interessato da quanto prevede il decreto-legge poiché resterebbe valida la vecchia procedura.