Archivi giornalieri: 19 dicembre 2009

Andamento dell’occupazione e della disoccupazione


Principali risultati dalla rilevazione Istat sulle Forze di Lavoro – 3° trimestre 2009

L’Istat ha diffuso in data 17 dicembre 2009 i risultati della Rilevazione continua sulle forze di lavoro condotta dall’istituto nel 3° trimestre 2009.
I dati mostrano:

– La riduzione delle forze di lavoro è proseguita anche nel III trimestre 2009 e ora riguarda con intensità diversa l’intero Paese. Al Nord è il risultato di una riduzione marcata dell’occupazione (- 274.000 unità rispetto ad 1 anno prima) e di una crescita della disoccupazione (+ 218.000 unità), al Sud è spiegata quasi integralmente dalla riduzione dell’occupazione visto che la disoccupazione, anche per effetto dei fenomeno dello scoraggiamento dell’offerta di lavoro, cresce in modo lieve;

– L’occupazione si riduce del 2,2% rispetto al III trimestre 2008, una variazione più pronunciata di quella rilevata nel II trimestre rispetto al periodo corrispondente del 2008 (- 1,6%). Peggio gli uomini (-2,5%) delle donne (-1,7%) con l’eccezione della ripartizione centrale, peggio gli indipendenti (-3.0%) dei dipendenti (- 1.9%);

– La riduzione dell’occupazione industriale rispetto al III trimestre 2008 (- 6,1%) è più forte di quella registrata nel II trimestre rispetto al periodo corrispondente del 2008 (- 3,9%). Tiene ancora l’occupazione nei servizi ma non la componente autonoma (- 2,6%);

– Crolla l’occupazione a termine (- 9.1%), cede anche l’occupazione a tempo parziale (- 1.8%);

– Gli obiettivi programmatici fissati a Lisbona si allontanano: il tasso di occupazione complessivo si riduce di 1,5 punti percentuali passando dal 59 al 57,5%, quello femminile passa dal 47,2 al 46,1%;

– Il numero di disoccupati cresce di 287.000 unità rispetto al III trimestre 2008. Il 93% dell’aumento è attribuibile alle aree del Centronord;

– La riduzione dell’attività lavorativa è marcata: gli assenti dal lavoro nel III trimestre sono poco meno di ¼ degli occupati dell’industria in senso stretto, 5 punti percentuali in più rispetto al valore rilevato nel III trimestre 2008 ( 7 punti percentuali in più rispetto al 2007);

– Cresce il tasso di disoccupazione (7,3% in termini grezzi e 7,8% in termini destagionalizzati) con una forbice tra le due aree territoriali sempre ampia ma in riduzione – il tasso del Nord passa dal 3,4% al 5,1%, quello del Mezzogiorno dall’11,1 all’11,7%.

Scuola

NEWS

Cessazione dal servizio del personale della scuola per l’anno 2010.

Requisiti e termini delle domande di pensione

Con la circolare Ministeriale n. 96 del 15 dicembre 2009, il Dipartimento per l’Istruzione – Direzione Generale del Personale scolastico, del Ministero dell’Università e della Ricerca – ha fornito indicazioni operative per l’applicazione del D.M. n. 95/2009, recante disposizioni per le cessazioni dal servizio dal 1° settembre 2010 del personale
della scuola.

Il Decreto ministeriale fissa il termine ultimo per la presentazione delle specifiche domande, da parte di tutto il personale del comparto scuola, al 16 gennaio 2010. L’eventuale collocamento a riposo avrà effetto dal 1° settembre 2010.

Le domande da presentare tassativamente entro tale data, specificate nell’art. 1, riguardano:
· collocamento a riposo per compimento del 40° anno di servizio;
· dimissioni volontarie dal servizio;
· trattenimento in servizio ai sensi dell’art. 509, commi 2 e 3 del D. Lgs. 297/94;
· cessazione anticipata rispetto alla data prevista da un precedente provvedimento di
permanenza in servizio.

Il termine del 16 gennaio 2010 deve essere osservato anche da coloro che chiedono di trasformare il rapporto di lavoro a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento di pensione ai sensi del D.M. n. 331/97.

In tale ultima richiesta, da formulare con unica istanza, gli interessati devono anche esprimere, nel caso di cause ostative alla concessione del part time (quali il superamento del limite percentuale stabilito o per situazioni di esubero) l’opzione per la cessazione dal servizio o per la permanenza in servizio a tempo pieno.

L’eventuale revoca delle suddette istanze è inderogabilmente fissata alla stessa
data del 16 gennaio 2010. Per quanto riguarda la procedura, le domande, comprendenti anche quelle di eventuale revoca, vanno presentate
all’Istituzione scolastica di titolarità o tramite la scuola di servizio se diversa da quella di
titolarità.

Le Istituzioni scolastiche dovranno tempestivamente inoltrare le domande non revocate ai competenti Uffici territoriali degli USR (ex provveditorati), a cui è attribuita la competenza di accertare il diritto a pensione, e alle sedi provinciali dell’INPDAP.

Se dall’accertamento dovesse risultare la carenza dei requisiti per il diritto a pensione, gli Uffici territoriali sono tenuti a comunicare tale evenienza non oltre il 31 marzo 2010 agli interessati che, a loro volta, hanno la facoltà di ritirare la domanda di dimissioni volontarie entro 5 giorni dal ricevimento della comunicazione.

Le richieste di collocamento a riposo per compimento del 40° anno di servizio, di dimissioni volontarie e di trattenimento in servizio, di cui all’art. 509, commi 2 e 3, del DPR n. 297/94, si intendono accolte senza l’emissione del provvedimento formale, alla scadenza del termine previsto dall’art. 1 del D.M. n. 95/2009 (16/01/2010).

Nel caso in cui il richiedente abbia in corso un provvedimento disciplinare, l’Amministrazione può, entro 30 giorni dalla data di scadenza del 16 gennaio, vale a dire entro il 15/02/2010, rifiutare o ritardare l’accoglimento della domanda di dimissioni. In tale ipotesi è prevista l’emissione di un provvedimento formale e le dimissioni si
intendono accolte dalla data di emissione, da parte del competente dirigente scolastico, del
relativo provvedimento.

Per i dirigenti scolastici la disciplina della cessazione dal servizio è regolata dagli articoli 27 e seguenti del contratto collettivo nazionale, dell’area V della dirigenza dell’11/4/2006. Queste norme stabiliscono termini di preavviso, per la presentazione delle relative domande, che possono andare anche oltre il termine del 16 gennaio.

Tuttavia con la circolare ministeriale si ribadisce l’opportunità, anche per i dirigenti scolastici, di presentare domanda entro la stessa data del 16 gennaio per ragioni organizzative.

L’Inca sottolinea che i termini di preavviso variano a seconda dell’anzianità di servizio del dirigente, da un minimo di 8 ad un massimo di 12 mesi, che si riducono di un quarto (art. 32, commi 1 e 2 del C.C.N.L. 11/4/2006) nel caso di recesso.

L’Ufficio scolastico competente ha il compito di accertare la sussistenza del diritto a pensione e di comunicare agli interessati, entro 30 giorni dalla domanda, l’eventuale mancata maturazione del diritto. In tal caso il dirigente ha la facoltà di ritirare le proprie dimissioni entro 5 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione.

Rilascio PIN per la certificazione di invalidità civile

Data pubblicazione: 18/12/2009

Testo News

In attesa dell’avvio definitivo della procedura telematica per la trasmissione dei certificati medici per l’invalidità civile, l’Inps anticipa l’attivazione delle procedure di registrazione e di rilascio dei PIN ai medici che ne hanno fatto richiesta. L’accesso alla procedura è consentito soltanto ai medici-chirurghi regolarmente iscritti agli ordini provinciali, che potranno accedervi mediante un processo di autenticazione basato sul proprio codice fiscale e il PIN. Per la richiesta di abilitazione dovrà essere utilizzato l’apposito modulo, da presentare agli uffici Inps competenti per territorio, insieme ad un documento di identità in corso di validità e al certificato di iscrizione all’ordine dei medici (quest’ultimo può essere sostituito da autocertificazione).

Modulo richiesta: Rilascio PIN per la certificazione di invalidità civile

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