Archivi giornalieri: 15 dicembre 2009

Tasse

Cgil: cento euro di tasse in meno per dipendenti e pensionati

Lavoratori e pensionati pagano. Gli evasori scroccano

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Ridurre la pressione fiscale sul lavoro dipendente e sui pensionati complessivamente per 20 miliardi, avviare una riforma del sistema fiscale, impostare una manovra sul fisco per i prossimi tre anni, ma che entri in vigore già dal 2010 con l’obiettivo di diminuire le tasse mediamente di 100 euro al mese per i lavoratori dipendenti e i pensionati.

In sintesi sono queste le proposte della Cgil che  ha lanciato la sua campagna nazionale di sensibilizzazione con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il segretario generale Guglielmo Epifani e il segretario confederale, Agostino Megale.

La riforma fiscale proposta dalla Cgil si basa sulla constatazione dell’aumento esponenziale delle diseguaglianze sociali e dell’ingiustizia in campo contributivo. È necessario quindi per la confederazione spostare la pressione sulle transazioni finanziarie, sulle rendite finanziarie, e sulle grandi ricchezze, oltre a recuperare l’evasione fiscale.

Solo dall’evasione è possibile recuperare almeno 110 miliardi. “Il prelievo fiscale sul lavoro dipendente e sulle pensioni – ha spiegato il segretario generale Guglielmo Epifani nel corso della conferenza stampa – è il più alto d’Europa. Non è giusto che sia così e c’è quindi bisogno di mettere mano presto a questa iniquità. Bisogna farlo seriamente e bisogna farlo adesso”.

Epifani ha confermato che è possibile, attraverso il recupero dell’evasione fiscale, la definizione di una imposta sulle grandi ricchezze e l’aumento dell’aliquota fino al 20% sulle rendite finanziarie, “spostare fino a 20 miliardi di euro” a favore di lavoratori e pensionati facendo in modo che “altri che possono paghino di più”. Sia Megale che lo stesso Epifani hanno criticato l’impostazione del governo Berlusconi, che pur essendo andato al potere proprio sulla base delle promesse sul taglio delle tasse, non ha ancora saputo dare una risposta concreta al mondo del lavoro.

Anche il ministro Tremonti, alla vigilia del varo della finanziaria 2010 ha continuato a promettere, rimandando però l’intervento concreto. “Non bisogna aspettare tempi migliori per ridurre le tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni – ha detto invece Epifani – i tempi migliori sono questi. I consumi languono, è una misura anticiclica che darebbe fiato all’economia”.

Le proposte saranno formalmente avanzate al governo, ma prima si tenterà di nuovo la strada di un percorso comune con Cisl e Uil che sul fisco sembrano avere pi o meno le stesse opinioni della Cgil (per domani è prevista una iniziativa di Cisl e Uil alla quale sono stati invitati Tremonti e Marcegaglia). “Ci sono punti di contatto con le proposte di Cisl e Uil – ha spiegato oggi Epifani – ci sono richieste comuni. Vedremo se si potrà fare un’azione di pressione di tutto il movimento sindacale”.

Tra gli slogan che saranno usati durante la campagna della Cgil, oltre a quello sullo scudo fiscale, abbiamo quello sull’evasione: “Da anni paghi una tassa in più. Quella sull’evasione”, quello sull’entità del danno: “loro evadono, tu paghi 3000 euro in più l’anno”. E poi ancora: “Tassare le grandi ricchezze. Per ridurre la povertà”. “Lavoratori e pensionati pagano. Gli evasori scroccano”. “Soffri di alta pressione fiscale? Il governo deve ridurre le tasse sul lavoro e pensioni di 100 euro al mese”. “Loro evadono? Tu resti. Più povero”.

Posti di lavoro in fumo

NEWS

Europa: in 3 mesi un milione di posti di lavoro in fumo

Cresce la disoccupazione

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Nel terzo trimestre del 2010, rispetto ai tre mesi precedenti, sono andati bruciati nella Ue a 27, un milione di posti di lavoro, 712 mila dei quali nella zona euro. Lo rende noto l’Eurostat, sottolineando che in Italia il calo dell’occupazione da luglio a settembre è stato dello 0,5 per cento, in linea con la media Ue. Un po’ meglio è andata in Francia (-0,2) e in Germania (-0,1), male la Spagna (-1,5).

Da luglio a settembre, prosegue l’istituto statistico europeo, “tutti i settori dell’economia hanno fatto registrare una diminuzione dell’occupazione” e “l’unica eccezione è rappresentata da alcune attività nel settore dei servizi, principalmente nell’amministrazione pubblica, nella sanità e nell’istruzione (+0,3 per cento).

Nelle costruzioni il calo dei posti di lavoro è stato del 2 per cento nella zona euro e dell’1,9 nell’Ue-27; nell’industria manifatturiera dell’1,7 e dell’1,6; nell’agricoltura dell’1,1 e dello 0,4; nel settore finanziario dello 0,5 e dello 0,4; nel commercio, trasporti e comunicazioni dello 0,1 e dello 0,2.

A ottobre la disoccupazione delle maggiori economie mondiali ha raggiunto quota all’8,8 per cento, lo 0,1 in più rispetto al mese precedente e il 2,3 per cento in più sullo stesso mese dell’anno scorso. Lo rileva l’Ocse, aggiungendo che nell’area euro il tasso è stato pari al 9,8 per cento, stesso livello di settembre, in crescita dell’1,9 su ottobre 2008. In Italia il tasso è stato pari all’8 per cento, anche qui in salita dal 7,8 registrato a settembre.

Per quanto riguarda i maggiori paesi, l’Ocse segnala che negli Stati Uniti (dato di novembre) il tasso di disoccupazione è sceso al 10, dal 10,2 per cento di ottobre (ma in crescita di 3,2 punti percentuali su ottobre 2008). In Giappone il tasso di ottobre era al 5,1 dal 5,3 di settembre (+1,3 su ottobre 2008).