Archivi giornalieri: 9 dicembre 2009

NO alla discriminazione sui luoghi di lavoro


Parità uomo-donna: il Consiglio dei Ministri approva il decreto

NO alla discriminazione sui luoghi di lavoro

donneallavoro2.jpg

E’ vietata qualsiasi discriminazione sui luoghi di lavoro per motivi legati al sesso. Lo afferma un decreto legislativo approvato ieri sera in via definitiva dal Consiglio dei ministri che recepisce la direttiva europea (la n.54 del 2006) sull’attuazione del principio delle pari opportunita’ e della parita’ di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego.


Il provvedimento, vieta la discriminazione retributiva, di carriera, previdenziale e inasprisce le sanzioni per le inadempienze. Infatti il datore di lavoro che discrimina un lavoratore, uomo o donna che sia, rischia fino a 50 mila euro di ammenda e sei mesi di carcere.

Altra novità significativa del provvedimento,  riguarda il divieto di licenziamento per i genitori che in vista dell’adozione internazionale si assentano dal lavoro per incontrare il bambino da adottare. Ma il decreto, vieta qualsiasi discriminazione legata anche i trattamenti meno favorevoli subiti da una lavoratrice o da un lavoratore per il fatto di avere rifiutato (o essersi sottomessa) molestie sessuali. Inoltre alle lavoratrici è riconosciuto il diritto di proseguire il rapporto di lavoro agli stessi limiti di età previsti per gli uomini.

In caso di inottemperanza, le sanzioni arrivano fino alla multa di 50 mila euro o l’arresto fino a sei mesi (oggi ammenda fino 206 euro e arresto fino a tre mesi). Si prevede anche la legittimazione processuale delle associazioni e delle organizzazioni rappresentative del diritto o dell’interesse leso; e’ riconosciuta la tutela giudiziaria alle vittime e a coloro che subiscono un pregiudizio dal datore di lavoro per aver difeso una vittima di discriminazione; i contratti collettivi hanno il compito di prevenire le discriminazioni.

NEWS


Rapporto CENSIS: oltre 760 mila i posti persi a causa della crisi

L’affanno del Paese

censis.jpg

Oltre 760 mila i posti di lavoro persi in un anno per motivi legati alla sola crisi. A dirlo è il Censis nel Rapporto 2009 sulla situazione sociale del Paese, nel confronto annuo al secondo trimestre.

Per l’esattezza, scrive il Censis, sono 763 mila quanti, a causa della crisi, sono rimasti senza lavoro perchè licenziati, messi in mobilità, per interruzione dei contratti o per chiusura dell’attivita’. Un nucleo costituito prevalentemente da dipendenti (83,9%), uomini (56,4%), residenti al nord (42,8%) quanto al sud (37,0%). Circa il 42% lavorava nell’industria della trasformazione (27,1%) e nell’edilizia (15,1%), il 14,5% nel commercio e il 9,1% nei servizi alle imprese.

A questa platea “già numerosa – sottolinea ancora il Rapporto – si aggiungono quanti, pur occupati, lavorano a regime ridotto”: sono risultate circa 310 mila le persone che nella settimana in cui sono state intervistate non hanno lavorato mentre circa 415 mila l’hanno fatto ma per meno ore del solito.

Si tratta per lo più di lavoratori dipendenti, in Cassa integrazione o mobilita’ (quasi 350 mila) e sono concentrati soprattutto al Nord (65,0%), segno di come in quest’area del Paese “il sistema, che pure ha tenuto – viene sottolineato – stia però registrando preoccupanti segnali di affanno”.

Circolari e messaggi INPS

 

>>> Titolo: Circolare numero 121 del 04-12-2009
Contenuto: accentramento dei pagamenti delle prestazioni a sostegno del reddito. Imputazione contabile. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero 120 del 02-12-2009
Contenuto: art. 28, commi 1 e 2, del decreto legge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito con modificazioni nella legge 29 novembre 2007, n. 222. Soppressione della Cassa di previdenza per l’assicurazione degli sportivi (SPORTASS). Applicazione interessi di mora nei casi di ritardato pagamento dei contributi.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Messaggio numero 27385 del 27-11-2009
Contenuto: Comunicato stampa sul rilascio della procedura Uniemens individuale
Tipologia: MESSAGGIO