Nel parlamento a numeri ridotti ci sono ancora tanti assenteisti Governo e parlamento

Nel parlamento a numeri ridotti ci sono ancora tanti assenteisti Governo e parlamento

Nonostante la media della partecipazione ai lavori delle camere sia piuttosto alta, ci sono ancora alcuni casi di assenteismo. Questo anche al netto degli incarichi di governo.

 

Il tema della partecipazione dei parlamentari ai lavori delle rispettive camere riscuote sempre grande attenzione da parte di media e opinione pubblica. D’altronde deputati e senatori, oltre a un dovere di natura morale, hanno anche obblighi specifici definiti dalle norme.

Nell’attuale legislatura il livello medio di partecipazione è abbastanza alto. Una dinamica che è almeno in parte influenzata anche dal taglio del numero dei parlamentari. Questo infatti probabilmente spinge molti a essere più presenti, non solo per assicurare il numero legale ma anche per garantire la tenuta della maggioranza. Nonostante questo però, anche nell’attuale parlamento, ci sono dei casi di assenteismo per cui è difficile trovare una giustificazione.

111 i deputati e i senatori che hanno partecipato a meno della metà delle votazioni elettroniche.

Ciò anche al netto dei presidenti d’aula (che solitamente non partecipano alle votazioni) e dei parlamentari che hanno incarichi di governo. Spesso questi ultimi sono considerati come “in missione” e risultano quindi come presenti anche se di fatto non lo sono. Tale istituto tuttavia ha ancora molte zone d’ombra e non riguarda solo i componenti dell’esecutivo. In molti casi risulta impossibile capire la ratio con cui ai deputati e ai senatori viene concesso questo status.

Questo dovrebbe spingere a delle riflessioni, non solo sull’opportunità di una maggiore trasparenza nell’utilizzo di questo strumento ma anche sul tema degli incarichi multipli. Fattore che, impedendo a molti parlamentari di partecipare ai lavori, indebolisce ulteriormente un’istituzione in crisi.

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Come si contano presenze, assenze e missioni dei parlamentari

La qualità del lavoro di un parlamentare non si può valutare esclusivamente attraverso i dati sul livello di partecipazione alle sedute dell’aula. Questo però è sicuramente un dato da tenere in considerazione.

Oltre alle fisiologiche assenze dovute a motivi di salute, ci sono anche altri casi in cui un parlamentare può non partecipare alle votazioni. Può infatti essere impegnato in altri incarichi istituzionali, oppure è possibile che si tratti di casi di assenteismo. Per questo motivo è importante monitorare costantemente il livello di partecipazione di deputati e senatori ai lavori delle rispettive camere.

I dati possono essere ricavati dagli esiti delle votazioni elettroniche che vengono messi a disposizione da camera e senato. A seguito di ogni singolo scrutinio i parlamentari possono risultare presenti, assenti o in missione. La somma di tutti gli esiti delle votazioni restituisce il livello di partecipazione dei singoli esponenti.

10.920 le votazioni elettroniche effettuate alla camera e al senato dall’inizio della XIX legislatura.

Si definisce come “in missione” quel parlamentare che non partecipa al voto perché occupato in altri compiti istituzionali. Può trattarsi di un incarico ricevuto dalla camera o dal senato (solitamente se componente dell’ufficio di presidenza, presidente di una commissione parlamentare o capogruppo) oppure di attività connesse ad altri incarichi politico-istituzionali e di governo.

Manca trasparenza circa i criteri secondo i quali un parlamentare può essere considerato in missione. Vai a “Come si contano assenze, presenze e missioni parlamentari”

Poiché si tratta di una sorta di assenza giustificata, i parlamentari in missione non subiscono alcuna decurtazione della diaria.

I dati sulle presenze per gruppo

Come anticipato, il livello di partecipazione ai lavori delle camere è mediamente alto. A Montecitorio il dato relativo alla partecipazione si attesta complessivamente sul 69,4%. Le assenze sono in media il 16,7% mentre la mancata partecipazione dovuta alle missioni è del 13,9%. Oltre la metà dei deputati (220) può vantare un livello di partecipazione compreso tra il 75% e il 100% mentre sono 80 (il 20%) coloro che hanno votato in meno della metà delle occasioni.

71,8% il livello di partecipazione media complessiva alle votazioni elettroniche di deputati e senatori. 

A palazzo Madama la media della partecipazione è del 78,4%, le assenze costituiscono il 6,4% e le missioni il 15,3%. In questo caso circa 3 quarti degli esponenti presenti può vantare un livello di partecipazione compreso tra il 75% e il 100% mentre solo 31 fanno registrare un valore inferiore al 50%.

Analizzando i dati sulla partecipazione in base ai gruppi presenti in parlamento possiamo osservare che al senato il livello di presenza più alto è del Movimento 5 stelle (86,8%). Seguono Partito democratico (81,2%) e Fratelli d’Italia (81,1%) mentre il valore inferiore è quello del gruppo misto (55,4%). Alla camera invece al primo posto per livello di partecipazione troviamo l’Alleanza Verdi-Sinistra (che al senato fa parte del misto) con un valore del 79,9%. Anche in questo ramo del parlamento troviamo il Pd al secondo posto (75,1%) e Fdi al terzo (73,2%). Il dato più basso invece è quello di Noi moderati (54,4%).

Ovviamente soprattutto nel caso dei gruppi di maggioranza occorre tenere presente che spesso la mancata partecipazione alle votazioni è dovuta a impegni concomitanti legati agli altri incarichi che gli esponenti di queste formazioni ricoprono. Per questo è sempre importante valutare i dati sulle presenze congiuntamente a quelli sulle missioni.

A volte è impossibile capire perché un parlamentare è in missione.

La percentuale di missioni è infatti significativa nel caso di LegaForza Italia e Noi moderati (che però non ha rappresentanti nell’esecutivo) mentre probabilmente Fdi compensa questa dinamica con l’alto numero di esponenti che può vantare in parlamento. Questo consente al partito di Giorgia Meloni di avere comunque una percentuale di presenze molto alta.

C’è da tenere presente però che l’istituto delle missioni non è mai stato normato in maniera adeguata e presenta ancora molte zone oscure. Ad esempio non viene mai specificata la motivazione che ha portato la presidenza dell’aula ad autorizzare la missione. Se per gli esponenti dell’esecutivo questa può essere abbastanza ovvia, in altri casi non è così. Come ad esempio per il gruppo di Azione alla camera o Per le autonomie al senato. Gruppi con una percentuale di assenze per missioni piuttosto elevata ma che non fanno parte della maggioranza e non hanno quindi esponenti al loro interno con incarichi nell’esecutivo.

Chi sono i parlamentari più assenteisti

Come detto, nell’attuale legislatura il livello medio di partecipazione alle votazioni elettroniche è piuttosto alto anche se non mancano i casi in cui l’assenza in aula è difficilmente giustificabile. Sia alla camera che al senato sono molti i nomi noti anche al grande pubblico che fanno registrare una percentuale di partecipazione alle votazioni elettroniche particolarmente bassa.

Tra questi, a Montecitorio troviamo l’ex leader della Lega Umberto Bossi (i cui problemi di salute sono noti) che non ha praticamente mai partecipato ai lavori. Lo stesso vale per il collega di partito Antonio Angelucci. Troviamo poi tra gli altri anche l’ex ministro e attuale presidente della commissione esteri Giulio Tremonti (4,3% di presenze), Marta Fascina (5,2%), l’ex ministro del Pd e attuale presidente del Copasir Lorenzo Guerini (10,7%) e il leader di Noi moderati Maurizio Lupi (22,3%).

palazzo Madama la media di partecipazione è sensibilmente più alta rispetto alla camera. Tanto che tra i senatori con la percentuale di presenze più bassa figura anche la capogruppo del Pd Simona Malpezzi che però è stata presente a oltre la metà delle votazioni (61,9%). Tra i meno presenti troviamo poi Franco Mirabelli (4,8%), Guido Castelli (15,3%) e Claudio Borghi (34,3%). Anche in questo caso incontriamo alcuni nomi noti tra i meno presenti. Si tratta di Carlo Calenda (53,8%) e Matteo Renzi (55,5%).

È importante ribadire ancora una volta che in alcuni casi la bassa percentuale di presenze è dovuta a un altissimo tasso di missioni. Ma se in certe situazioni il motivo è facilmente riconducibile ad altri incarichi in altre ciò è meno comprensibile. Peraltro, se è vero che generalmente gli esponenti del governo partecipano poco alle sedute dell’aula, c’è anche da dire che questo non vale per tutti nella stessa misura.

Ad esempio, il sottosegretario all’informazione e all’editoria Alberto Barchini registra un tasso di partecipazione alle sedute del senato del 48,7%. Il sottosegretario alle infrastrutture e i trasporti Tullio Ferrante si attesta al 46,1% mentre quello alla giustizia Andrea Ostellari al 46%.

 

NEWSLETTER LAVORO n. 1126 – 28 marzo 2024

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Normativa

Parlamento: Agricoltura – promozione e sviluppo dell’imprenditoria giovanile

È stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 del 26 marzo 2024, la Legge 15 marzo 2024, n. 36, con disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo.

Enti

INPS: prospetto informativo ai fini della corretta applicazione del massimale contributivo

L’INPS, con la circolare n. 48 del 25 marzo 2024, comunica, in materia di applicazione del massimale contributivo di cui all’articolo 2, comma 18, della legge 8 agosto 1995, n. 335, il rilascio di una piattaforma informativa che, su richiesta del datore di lavoro o dell’intermediario abilitato a svolgere gli adempimenti previdenziali ai sensi della legge 11 gennaio 1979, n. 12, fornisce un prospetto di sintesi delle informazioni presenti negli archivi informatici dell’Istituto sull’anzianità assicurativa del lavoratore presso le gestioni pensionistiche obbligatorie.

INPS: massimale annuo della base contributiva per i lavoratori sportivi con contratto di lavoro subordinato

L’INPS, con la circolare n. 50 del 25 marzo 2024, ai fini dell’assolvimento degli obblighi contributivi e informativi, illustra il regime contributivo introdotto con l’articolo 16, comma 3-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145,…

INPS: prospetto informativo ai fini della corretta applicazione del massimale contributivo

L’INPS, con la circolare n. 49 del 25 marzo 2024, illustra l’ambito di applicazione del D.M. 6 marzo 2024, che ha individuato le retribuzioni convenzionali da prendere a base per il calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori italiani operanti all’estero in Paesi extracomunitari con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale.

Agenzia Entrate: agenti e mediatori – abrogato l’esonero dall’applicazione della ritenuta d’acconto

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 7/E del 21 marzo 2024, fornisce le istruzioni operative agli Uffici, in merito all’abrogazione, prevista dall’articolo 1, commi 89 e 90, della legge di bilancio 2024, abrogando la disposizione contenuta nel quinto comma dell’articolo 25-bis del DPR n. 600/1973, nella parte in cui prevedeva l’esonero dall’applicazione della ritenuta d’acconto alle provvigioni percepite, nell’ambito di taluni rapporti, dagli agenti e dai mediatori di assicurazione.

Editoria

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Min.Lavoro: tabella retribuzioni convenzionali 2024 per i lavoratori all’estero

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo 2024, il Decreto Interministeriale 6 marzo 2024, con la determinazione delle retribuzioni convenzionali 2024 per i lavoratori all’estero.

INPS: Assegno di integrazione salariale – compilazione dei flussi Uniemens

L’INPS, con il messaggio n. 1217 del 22 marzo 2024, comunica le indicazioni per la compilazione dei flussi Uniemens relative all’esposizione di eventi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa inerenti all’assegno di integrazione salariale.

Agenzia Entrate: fringe benefit offerti attraverso l’utilizzo di una APP

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 74/E del 21 marzo 2024, risponde ad un quesito in merito alla possibilità di un datore di lavoro di fornire, ai propri dipendenti, un’applicazione dedicata (APP), per l’accesso alla fruizione di servizi di mobilità sostenibile per il tragitto casa­lavoro-­casa, nell’ambito del welfare aziendale.

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INPS: Lavoratori sportivi – opzione per FPLS fino al 30 giugno 2024

L’INPS, con il messaggio n. 1190 del 20 marzo 2024, comunica che questi lavoratori, assicurati presso il FPLS fino alla data del 30 giugno 2023, hanno facoltà di optare, fino al 30 giugno 2024, per il mantenimento del regime previdenziale già in godimento presso il Fondo.

Contrattazione Collettiva

CCNL Terziario: raggiunto l’accordo di rinnovo

In data 22 marzo 2024, Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno sottoscritto l’accordo per il rinnovo del CCNL del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi, il contratto di riferimento per le imprese del settore e per circa tre milioni di lavoratori.

CIFA: protocollo d’intesa per la promozione di iniziative comuni in ambito formativo e socio-economico

La Fondazione Med-Or e CIFA ITALIA hanno sottoscritto, in data 27 marzo 2024, un Protocollo d’intesa per la promozione di iniziative comuni in ambito formativo e socio-economico.

CCNL legno e lapidei artigiani: sottoscritto l’accordo di rinnovo

In data 5 marzo 2024, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai ed i sindacati FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, hanno sottoscritto il rinnovo contrattuale nei settori legno e lapideo, che include tutto il settore dell’artigianato e le Pmi che aderiscono alle associazioni interessate, che era scaduto a dicembre del 2022.

Giurisprudenza

Consiglio di Stato: provvedimento di disposizione anche per violazione dei contratti collettivi

Con sentenza n. 2778/2024, pubblicata il 21 marzo 2024, la terza sezione del Consiglio di Stato estende il potere di disposizione anche a violazioni dei contratti e accordi collettivi di lavoro, in quanto il provvedimento esprime una valutazione dell’ordinamento di rilevanza pubblicistica dell’esigenza di una piena ed effettiva applicazione degli stessi, tale da meritare attenzione a livello amministrativo anche indipendentemente dalle reazioni e iniziative civilistiche dei singoli lavoratori interessati.

Cassazione: CCNL uguale per tutti i lavoratori dell’azienda

ordinanza n. 7203 del 18 marzo 2024

Cassazione: assenza di DVR e mancata trasformazione del contratto intermittente

sentenza n. 378 del 5 gennaio 2024

Approfondimenti

Ipsoa Quotidiano: Provvedimento di disposizione: si può adottare anche per le violazioni dei contratti collettivi

approfondimento di Vitantonio Lippolis

Articolo: Come cambiano i prerequisiti sulle assunzioni agevolate

approfondimento di Eufranio Massi

Tutela dei lavoratori, sindacati e sicurezza nel lavoro

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Tutela dei lavoratori, sindacati e sicurezza nel lavoro

Risultati 1 – 10 di 26 totali
Legge 15 Dicembre 2023 n. 191

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili

Pubblicazione:

G.U. n. 293 del 16 Dicembre 2023

Testo coordinato:

G.U. n. 293 del 16 Dicembre 2023

Iter e lavori preparatori
07 dicembre 2023:
approvato
14 dicembre 2023:
approvato definitivamente. Legge
Legge 18 Settembre 2023 n. 127

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 luglio 2023, n. 98, recante misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento

Pubblicazione:

G.U. n. 223 del 23 Settembre 2023

Testo coordinato:

G.U. n. 223 del 23 Settembre 2023

Iter e lavori preparatori
03 agosto 2023:
approvato
13 settembre 2023:
approvato definitivamente. Legge
Legge 08 Giugno 2023 n. 84

Ratifica ed esecuzione delle seguenti Convenzioni: a) Convenzione sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, n. 155, fatta a Ginevra il 22 giugno 1981, e relativo Protocollo, fatto a Ginevra il 20 giugno 2002; b) Convenzione sul quadro promozionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, n. 187, fatta a Ginevra il 15 giugno 2006

Pubblicazione:

G.U. n. 153 del 03 Luglio 2023

Iter e lavori preparatori
21 febbraio 2023:
approvato
30 maggio 2023:
approvato definitivamente. Legge
Legge 17 Dicembre 2021 n. 215

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili

Pubblicazione:

G.U. n. 301 del 20 Dicembre 2021

Testo coordinato:

G.U. n. 301 del 20 Dicembre 2021

Iter e lavori preparatori
02 dicembre 2021:
approvato
15 dicembre 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 19 Novembre 2021 n. 165

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, recante misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening

Pubblicazione:

G.U. n. 277 del 20 Novembre 2021

Testo coordinato:

G.U. n. 277 del 20 Novembre 2021

Iter e lavori preparatori
10 novembre 2021:
approvato
17 novembre 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 21 Maggio 2021 n. 69

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19

Pubblicazione:

G.U. n. 120 del 21 Maggio 2021 (Supp. Ord.)

Testo coordinato:

G.U. n. 120 del 21 Maggio 2021 (Supp. Ord.)

Iter e lavori preparatori
06 maggio 2021:
approvato
19 maggio 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 15 Gennaio 2021 n. 4

Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro n. 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, adottata a Ginevra il 21 giugno 2019 nel corso della 108ª sessione della Conferenza generale della medesima Organizzazione

Pubblicazione:

G.U. n. 20 del 26 Gennaio 2021

Iter e lavori preparatori
23 settembre 2020:
approvato
12 gennaio 2021:
approvato definitivamente. Legge
Legge 09 Agosto 2018 n. 96

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese

Pubblicazione:

G.U. n. 186 del 11 Agosto 2018

Testo coordinato:

G.U. n. 186 del 11 Agosto 2018

Iter e lavori preparatori
02 agosto 2018:
approvato
07 agosto 2018:
approvato definitivamente. Legge
Legge 06 Luglio 2018 n. 83

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 maggio 2018, n. 44, recante misure urgenti per l’ulteriore finanziamento degli interventi di cui all’articolo 1, comma 139, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, nonché per il completamento dei piani di nuova industrializzazione, di recupero o di tenuta occupazionale relativi a crisi aziendali

Pubblicazione:

G.U. n. 156 del 07 Luglio 2018

Testo coordinato:

G.U. n. 156 del 07 Luglio 2018

Iter e lavori preparatori
14 giugno 2018:
approvato
03 luglio 2018:
approvato definitivamente. Legge
Legge 30 Novembre 2017 n. 179

Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato

Pubblicazione:

G.U. n. 291 del 14 Dicembre 2017

Iter e lavori preparatori
21 gennaio 2016:
approvato
18 ottobre 2017:
approvato con modificazioni
15 novembre 2017:
approvato definitivamente. Legge

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6 Febbraio 2024 – n. 1 / 2024

Istanza: Interpello ai sensi dell’articolo 12 del D. Lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni, in merito alla “Sorveglianza sanitaria a seguito di assenza superiore a 60 gg. per motivi di salute (art . 41 comma 2 lettera e -ter D. Lgs. n. 81/08)”. Seduta della Commissione del 25 gennaio 2024
Destinatario:Università degli Studi di Milano
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19 Gennaio 2024 – n. 1 / 2024

Istanza: Individuazione della Cassa previdenziale degli esercenti la professione di “assistente sanitario” che sono confluiti nell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM) e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (PSTRP), per effetto dell’articolo 4, comma 10, della legge 11 gennaio 2018, n. 3 (recante Riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie)
Destinatario:Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione
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1 Dicembre 2023 – n. 5 / 2023

Istanza: Interpello ai sensi dell’articolo 12 del d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni. Quesito sulla figura del preposto. Seduta della Commissione del 23 novembre 2023
Destinatario:Camera di Commercio di Modena
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15 Settembre 2023 – n. 1 / 2023

Istanza: Interpello ai sensi dell’articolo 9 del Decreto legislativo n. 124/2004. Applicabilità del CCNL dell’azienda utilizzatrice ed esercizio dei diritti sindacali da parte dei lavoratori somministrati ex articolo 36 del decreto legislativo n. 81/2015
Destinatario:UGL Agroalimentare
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26 Giugno 2023 – n. 4 / 2023

Istanza: Interpello ai sensi dell’articolo 12 del d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni, in merito “all’interpretazione art. 47 commi 2 e 8 D.Lgs. 81/2008”. Seduta della Commissione del 22 giugno 2023
Destinatario:COBAS – Lavoro Privato
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12 Giugno 2023 – n. 3 / 2023

Istanza: Interpello ai sensi dell’articolo 12 del D.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni, in ordine alle ore di frequenza obbligatoria per i partecipanti ai corsi di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), D.lgs. n. 81/2008
Destinatario:Regione Sardegna
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14 Marzo 2023 – n. 2 / 2023

Istanza: Interpello ai sensi dell’articolo 12 del D.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni, in merito all’“Art. 25 comma 1 lettera a) – Art 18 comma 1 lettera A – Art. 29 comma 1 del D. Lgs. 81/08”. Seduta della Commissione del 28 febbraio 2023
Destinatario:ANP – Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola
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1 Febbraio 2023 – n. 1 / 2023

Istanza: La Commissione ritiene che, ai sensi dell’art. 39 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, il datore di lavoro possa nominare più medici competenti, individuando tra essi un medico con funzioni di coordinamento, per particolari esigenze organizzative nei casi di aziende con più unità produttive, nei casi di gruppi di imprese nonché qualora emerga la necessità in relazione alla valutazione dei rischi.
Destinatario:Confcommercio
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20 Dicembre 2022 – n. 3 / 2022

Istanza: “La Commissione ritiene che la citata normativa preveda la designazione per ogni azienda o unità produttiva di un responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi e che il Servizio di prevenzione e protezione si intenda costituito quando sono stati nominati il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP) e gli eventuali addetti (ASPP). Nel caso di aziende con più unità produttive (come definite dall’art. 2, comma 1, lettera t), del decreto legislativo n.
Destinatario:Segreteria DICCAP Dipartimento autonomie locali e polizie locali e SULPL
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26 Ottobre 2022 – n. 2 / 2022

Istanza: La Commissione ritiene che le citate disposizioni prevedano precisi obblighi in capo al datore di lavoro e al medico competente, in forza della loro specifica posizione di garanzia, ai fini della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e che, allo stato, in considerazione della complessa e articolata normativa vigente, cui fa peraltro riferimento l’articolo 41, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo n. 81/2008, la sorveglianza sanitaria debba essere ricondotta nell’alveo del suddetto articolo 41
Destinatario:Regione Lazio Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria
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17 Ottobre 2022 – n. 1 / 2022

Istanza: Applicazione del regime di solidarietà di cui all’articolo 29, comma 2, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, nell’ipotesi di appalto di prestazione di più servizi disciplinata dall’articolo 1677-bis del Codice Civile
Destinatario:FILTCGIL; FITCISL
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19 Luglio 2022 – n. 1 / 2022

Istanza: L’Associazione sindacale CIMO (Sindacato dei medici) ha formulato istanza di interpello per conoscere il parere di questa Commissione in merito al seguente quesito: “Qualora il datore di lavoro, anche per il tramite del Servizio di Prevenzione e Protezione, abbia individuato un medico competente coordinatore ai sensi dell’art. 39 co. 6 d. lgs. 81/2008, alla riunione periodica di cui all’art. 35 chi deve essere invitato?
Destinatario:Associazione sindacale CIMO (Sindacato dei medici)
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10 Giugno 2021 – n. 3 / 2021

Istanza: Interpello ai sensi dell’articolo 9 del d.lgs. n. 124/2004. Collocamento obbligatorio – esclusione dei lavoratori in smart working dalla base di computo dell’organico aziendale per la determinazione del numero dei soggetti disabili da assumere ai sensi della legge n. 68/1999.
Destinatario:Consiglio Nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro
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3 Marzo 2021 – n. 2 / 2021

Istanza: articolo 8, comma 1, del d.l. n. 104/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, applicabilità anche ai contratti di somministrazione a termine della deroga all’obbligo di causale previsto dall’articolo 21 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81.
Destinatario:CSEA
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22 Gennaio 2021 – n. 1 / 2021

Istanza: Il requisito dell’anzianità di effettivo lavoro di almeno novanta giorni previsto dall’art. 1, comma 3 del d.lgs. n. 148/2015 negli appalti per il settore dell’handling aeroportuale
Destinatario:Assohandlers
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23 Marzo 2020 – n. 1 / 2020

Istanza: Possibilità di includere nell’orario di lavoro i tempi di vestizione della divisa da parte dei dipendenti di aziende che applicano un CCNL che non prevede disposizioni specifiche la riguardo.
Destinatario:UGL
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20 Febbraio 2020 – n. 2 / 2020

Istanza: Istanza di interpello da parte dell’USB Unione sindacale di base Pubblico impiego verso la Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in merito al “Diritto ad usufruire del servizio di mensa o sostitutivo del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza nel Pubblico Impiego”.
Destinatario:USB Unione sindacale di base Pubblico Impiego
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23 Gennaio 2020 – n. 1 / 2020

Istanza: Istanza di interpello da parte della Regione Friuli Venezia Giulia verso la Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in merito “all’applicazione della sanzione prevista per la violazione dell’art. 71 comma 7 e art. 73 comma 4 del D.Lgs. 81/08”.
Destinatario:Regione Friuli Venezia Giulia
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2 Dicembre 2019 – n. 8 / 2019

Istanza: Istanza di interpello da parte dell’Associazione sindacale CIMO verso la Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in ordine al Medico Competente cui spetta la comunicazione delle informazioni previste dall’articolo 40, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, nel caso di avvicendamento avvenuto nel corso dell’anno ed all’obbligo di trasmissione delle suddette informazioni “anche qualora nell’anno precedente non sia stata svolta alcuna attività di sorveglianza sanitaria”.
Destinatario:Associazione sindacale CIMO
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2 Ottobre 2019 – n. 6 / 2019

Istanza: Assunzione nel settore radio televisivo del personale artistico, giornalistico, impiegatizio e/o operaio con contratto di lavoro stagionale, ricorrendo al punto n. 49 dell’elenco allegato al d.P.R. n. 1525 del 1963. Possibilità della contrattazione collettiva di individuare ipotesi di stagionalità ulteriori a quelle previste dal d.P.R. n. 1525 del 1963.
Destinatario:Confindustria Radio Televisioni

Decreti

Normativa

 

Decreto direttoriale n. 652 del 19 marzo 2023

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale – INPS – è autorizzato, nei confronti dei lavoratori interessati, a provvedere al pagamento diretto del trattamento straordinario di integrazione salariale, disposto con Decreto Direttoriale n. 2 del 20 marzo 2023, relativamente alla S.p.A. SEMAT con sede legale in Artogne-BS ed unità di Taranto-TA – Via Appia KM 648 -CF 01569500984 Matricola INPS 1508827267, per il periodo dal 01/12/2023 al 10/03/2024, previa verifica dell’eventuale conguaglio operato dalla società

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Decreto direttoriale n. 23 del 19 marzo 2024

Applicativo “Abilitazione medici ed esperti”

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Decreto ministeriale n. 47 del 18 marzo 2024

Aggiornamento della composizione della Commissione per l’iscrizione nell’elenco nominativo degli esperti di radioprotezione di cui al decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro della Salute, del 9 agosto 2022

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Decreto direttoriale n. 23 del 18 marzo 2024

Approvazione elenchi aggiornati degli enti ammessi ed esclusi al 5×1000, anno 2023

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Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali n. 46 del 18 marzo 2024

Sostituzione componente del Comitato amministratore del Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari, presso l’INPS, in rappresentanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali

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Decreto direttoriale n. 22 del 15 marzo 2024

Iscrizione dell’ “Ente Bilaterale Settore Privato in sigla EBISEP”, nel Repertorio nazionale degli organismi paritetici di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 11 ottobre 2022, n. 171

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Decreto direttoriale n. 643 del 14 marzo 2024

Autorizzata la concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria ai sensi dell’articolo 44, comma 11-bis, del decreto legislativo 14/09/2015 n. 148, relativamente al periodo dal 02/01/2024 al 31/12/2024, in favore dei lavoratori dipendenti della S.r.l. Unilever Italia Manufacturing con sede legale in Roma ed unità sita in Via Cerqueto snc – Pozzilli, per un massimo di 61 unità lavorative

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Decreto interministeriale del 12 marzo 2024

Ricostituzione del Comitato regionale per il Piemonte, presso l’INPS

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Decreto direttoriale n. 607 del 12 marzo 2024

Concessione del trattamento di integrazione salariale straordinaria ai sensi dell’articolo 44, comma 11-bis, del decreto legislativo 14/09/2015 n. 148, relativamente al periodo dal 22/01/2024 al 21/01/2025, in favore dei lavoratori dipendenti della S.r.l. Fratelli Guarino di Donato con sede legale e unità in Solofra (AV) Via Consolazione 1 – Frazione Sant’Agata Irpina, per un massimo di 39 unità lavorative

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Decreto direttoriale n. 18 del 12 marzo 2024

48° elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro

Giovedì Santo

 

Giovedì Santo


Giovedì Santo

autore: Daniele Crespi anno: 1625 titolo: L’Ultima Cena luogo: Pinacoteca di Brera, Milano
Nome: Giovedì Santo
Titolo: L’ultima cena
Ricorrenza: 28 marzo
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Solennità
Il Giovedì Santo si celebra il rito della benedizione degli olii santi durante la Messa del Crisma al mattino e nel pomeriggio si ricorda l’ultima Cena del Signore nella messa serale dando così inizio al Triduo Santo.

Nella Chiesa, ma anche nella società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura è “solidarietà”, saper mettere, cioè, a disposizione di Dio quello che abbiamo, le nostre umili capacità, perché solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda, porterà frutto». La sorgente di questo dono per la Chiesa e per ogni singolo credente è la Mensa Eucaristica nella quale la comunità radunata nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito, ripetere il gesto compiuto da Gesù con l’istituzione del Sacramento dell’Altare.

Il comando di Gesù rivolto ai suoi discepoli chiamati a perpetuare quanto da lui stesso compiuto nel cenacolo si prolunga poi nel segno della lavanda dei piedi, tanto che lo stesso Maestro e Signore dice ai suoi commensali: «Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto io facciate anche voi». Così facendo pone una relazione profonda e indisgiungibile tra l’Eucaristia, sacramento della sua offerta sacrificale al Padre per la salvezza del mondo, e il comandamento dell’amore che si traduce nel servizio incondizionato, sino al dono della vita, ai fratelli.

Dall’Eucaristia la Chiesa trae la sua origine permanente e all’Eucaristia essa deve fare ritorno in ogni istante della sua esistenza e della sua missione perché possa essere e crescere secondo il pensiero e il disegno di Dio. Del resto «la Chiesa è stata fondata, come comunità nuova del Popolo di Dio, nella comunità apostolica di quei dodici che, durante l’ultima cena, sono divenuti partecipi del corpo e del sangue del Signore sotto le specie del pane e del vino. Cristo aveva detto loro: “Prendete e mangiate…”, “prendete e bevete”. Ed essi, adempiendo questo suo comando, sono entrati, per la prima volta, in comunione sacramentale col Figlio di Dio, comunione che è pegno di vita eterna.

Da quel momento sino alla fine dei secoli, la Chiesa si costruisce mediante la stessa comunione col Figlio di Dio, che è pegno di pasqua eterna». La ricchezza di questo mistero di salvezza è sapientemente raccolta in un’opera in avorio che fa parte di una collezione più vasta di tavolette eburnee istoriate, molte delle quali illustrano scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, probabilmente costituenti nel loro insieme un paliotto d’altare. Oggi sono conservate al Museo S. Matteo di Salerno.

Ultima Cena Avori Salernitani

La “tavola” qui illustrata è divisa in verticale in due scene distinte e complementari. La parte superiore è occupata dall’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, chiaro rimando al mistero eucaristico. Gesù è intento a consegnare il pane moltiplicato ai suoi discepoli che a loro volta lo distribuiscono alla folla. La parte inferiore è invece costituita a sua volta da due scene. Innanzitutto l’ultima cena, in cui possiamo vedere Gesù seduto assieme ai suoi discepoli a una tavola imbandita con al centro un grande pesce, simbolo cristologico ed eucaristico, poco prima di annunciare il tradimento di Giuda. Poi ecco la lavanda dei piedi, lì dove Gesù, dopo aver deposto la veste su uno sgabello posto alle sue spalle ed essersi cinto di un asciugatoio, lava i piedi a Pietro e agli altri discepoli. Il suo gesto ha una forte connotazione liturgica e richiama immediatamente ciò che durante la celebrazione della Cena Domini compie il sacerdote quando ripete l’azione compiuta da Gesù nel cenacolo.

Le due scene sono strettamente relazionate e celebrano un solo mistero: «Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine». Verso Cristo, il quale «ci nutrisce con tutto il sangue del suo corpo e del suo cuore, sotto il peso di inauditi dolori, pressato come in un torchio, solo per la forza del suo amore infinito» (M. S. Scheeben), si muove il cuore della Chiesa alla quale il Maestro «prima di consegnarsi alla morte, affidò il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore» (Preghiera Colletta).

ICONOGRAFIA

“Una casa. Al suo interno c’è una tavola con focacce e piatti colmi di cibo; c’è una coppa e un grande recipiente per il vino. Cristo è seduto a tavola con gli apostoli. Sul lato sinistro, Giovanni è disteso sul suo grembo; a destra Giuda allunga la mano nel piatto e guarda Cristo.” Così recita il manoscritto d’iconografia bizantina redatto tra il X e l’XI secolo d. C. che detta le regole per rappresentare l’ormai tradizionale culto eucaristico con la figura di Cristo tra i discepoli.

Fractio Panis delle Catacombe di Priscilla

titolo Fractio Panis delle Catacombe di Priscilla

In epoca paleocristiana il rito del banchetto sacro, l’agape, veniva rappresentato nel contesto di un’abitazione, come nella Fractio Panis delle Catacombe di Priscilla risalenti al III sec sicuramente una delle più antiche raffigurazione della Cena Eucaristica. Col passare dei secoli troviamo un Cristo-Filosofo tra i discepoli, disposti a semicerchio coi pesci al centro come nel mosaico di Sant’Apollinare Nuovo (inizio del VI sec.) che non si discosta troppo dalla Codex Purpureus Rossanensis già ispirata a modelli orientali.

Codex Purpureus Rossanensis

titolo Codex Purpureus Rossanensis

Se con Giotto e Duccio possiamo ammirare i commensali sui due lati del tavolo con Cristo al centro, con Andrea del Castagno, il Ghirlandaio e Luca Signorelli vediamo gli apostoli allineati lungo un tavolo con Cristo al centro e Giuda da solo di fronte agli altri.

Ultima Cena

titolo Ultima Cena
autore Giotto anno 1303-1305

Ma la rappresentazione più celebre di sempre è quella vinciana, che ne rivoluziona i dettami con i 13 commensali tutti dallo stesso lato, le profonde fughe prospettiche e soprattutto la scelta del momento da rappresentare, ovvero l’annuncio dell’imminente tradimento e la conseguente reazione degli apostoli.

Ultima Cena

titolo Ultima Cena
autore Leonardo Da Vinci anno 1494-1498

Da lì a poco le varianti del Cenacolo saranno sempre più importanti. Perde di linearità e sintesi per arricchirsi di personaggi, animali e nuovi elementi con il capolavoro del Tintoretto.

Ultima Cena

titolo Ultima Cena
autore Tintoretto anno 1592-1594

O come la magnifica rappresentazione del pittore spagnolo Juan Vicente Macip realizzato tra il 1555-1562 e conservato nel Museo del Prado a Madrid.

Ultima Cena

titolo Ultima Cena
autore Juan Vicente Macip anno 1555 – 1562

Oltre alla raffigurazione dell’ultima cena nel Giovedì Santo viene rappresentata la lavanda dei piedi che è il gesto che Gesù fece durante l’Ultima Cena narrato nel Vangelo secondo Giovanni, atto che simbolizza l’amore di Cristo per gli umili. Uno dei dipinti più rappresentativi della scena è sicuramente quello di Giotto conservato nella Cappella degli Scrovegni a Padova.

Lavanda dei piedi

titolo Lavanda dei piedi
autore Giotto anno 1303-1305 circa

Ma anche il capolavoro del Caracciolo mostra come umilmente Gesù si inginocchia al cospetto di Pietro. Questi, che non può comprendere il gesto del Signore, tenta umilmente di sottrarvisi non ritenendosene degno. Gli altri apostoli si interrogano stupefatti con sguardi e gesti d’incredulità. Sul tavolo alle spalle di Gesù, ben illuminato, vi è un pane, ovvia allusione al pane eucaristico.

Lavanda dei piedi

titolo Lavanda dei piedi
autore Battistello Caracciolo anno 1622

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Sentenze corte di Cassazione

22MAR2024
20MAR2024
14MAR2024

Cassazione: stalking sul luogo di lavoro

sentenza n. 4567 dell’1 febbraio 2024

11MAR2024
10MAR2024
06MAR2024
01MAR2024
29FEB2024

Cassazione: stress in ufficio in assenza di mobbing

sentenza n. 2084 del 19 gennaio 2024

14FEB2024
01FEB2024
11GEN2024

Cassazione: periodo di comporto e richiesta di ferie

ordinanza n. 582 dell’8 gennaio 2024

10GEN2024

Cassazione: lavoro autonomo e decadenza dalla NASPI

ordinanza n. 846 del 9 gennaio 2024

30DIC2023
30DIC2023
01DIC2023
21NOV2023
23OTT2023
23OTT2023
17OTT2023

Cassazione: CCNL e articolo 36 della Costituzione

sentenza n. 28320 del 10 ottobre 2023

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Dopo più di tre mesi mancano ancora dati sul nuovo Pnrr Monitoraggio e trasparenza

Dopo più di tre mesi mancano ancora dati sul nuovo Pnrr Monitoraggio e trasparenza

Le informazioni pubblicate dal governo finora non sono sufficienti ai fini del monitoraggio del piano. Sapere come vengono spese risorse pubbliche è un diritto di tutti i cittadini e l’esecutivo continua a non rispettare questo obbligo di trasparenza.

 

L’8 dicembre 2023 il consiglio europeo ha dato il via libera definitivo alla revisione del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Nonostante siano passati più di 3 mesi, non sono ancora disponibili informazioni di dettaglio sulle nuove misure, su quelle modificate e sui relativi importi. Né, soprattutto, è disponibile un elenco aggiornato di tutti i progetti che saranno realizzati. Su questo ultimo punto sembrerebbe in arrivo un aggiornamento nei prossimi giorni, ma difficilmente colmerà le lacune evidenziate.

Il governo non è ancora in grado di fornire informazioni complete sul Pnrr.

Il decreto Pnrr quater e la quarta relazione del governo al parlamento sullo stato di attuazione – pubblicati recentemente – forniscono qualche informazione generale sulla revisione, ma non sono assolutamente sufficienti per comprendere e monitorare il nuovo piano.

Questo ci ha costretto a sospendere l’aggiornamento di OpenPNRR, in attesa che il governo pubblichi dati completi su tutti gli aspetti della revisione. I tempi tuttavia rischiano di essere molto lunghi. Il decreto ha infatti disposto che i ministeri ridefiniscano gli importi degli investimenti di loro competenza, entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge di conversione del Dl stesso. Il disegno di legge attualmente è all’esame della camera e poi dovrà passare al vaglio del senato.

Si tratta di lacune molto gravi, considerando anche che l’Italia è il principale beneficiario (194,4 miliardi €) del Next generation Eu, strumento pensato per favorire la ripresa dei paesi europei dopo la pandemia da Covid-19. Sapere quante risorse pubbliche sono destinate a quali progetti, dove e perché è un diritto di cittadini, imprese, amministrazioni locali. Oltre a essere un obbligo di trasparenza che il governo continua a non rispettare.

Cosa sappiamo sulla revisione delle misure

Cerchiamo di restituire un quadro, seppur sommario, delle principali revisioni al Pnrr. Ciò è possibile grazie alle informazioni contenute principalmente nella quarta relazione del governo per il parlamento.

123 le misure del piano modificate o aggiunte.

Più nello specifico, 99 sono quelle modificate. La revisione in 74 casi ha riguardato circostanze oggettive che avrebbero impedito di raggiungere gli obiettivi previsti nei tempi stabiliti. In 17 casi si è trattato invece di una semplice correzione di errori materiali. In 8 circostanze sono state individuate migliori alternative.

Ci sono poi 5 casi in cui sono stati eseguiti degli scale-up, cioè interventi rafforzativi di misure già presenti nel piano. Tali interventi rientrano tutti nella nuova missione 7. Le misure completamente nuove invece sono 24, di cui 22 riguardanti anche in questo caso il capitolo sul RepowerEu.

Infine 4 misure sono state eliminate del tutto. Si tratta di:

  • promozione di impianti innovativi (incluso offshore);
  • sviluppo di una leadership internazionale nel campo delle energie rinnovabili e delle batterie;
  • interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni (misura del valore originario di 6 miliardi i cui progetti non saranno finanziati nemmeno con fonti alternative, come abbiamo spiegato in questo articolo);
  • valorizzazione dei beni confiscati alle mafie.

Cosa sappiamo sulla revisione degli importi

Un dato che tutt’ora manca all’appello è quello sugli importi delle singole misure alla luce della revisione. Tale informazione infatti è disponibile solo a livello di missioni, componenti e amministrazioni titolari.

Non abbiamo dati sugli importi assegnati, misura per misura.

Con specifico riferimento a quest’ultimo aspetto, possiamo osservare che i fondi si distribuiscono tra 25 soggetti. Alle articolazioni della presidenza del consiglio e dei vari ministeri infatti si aggiunge la struttura commissariale per la ricostruzione nominata in seguito all’alluvione che ha colpito il centro Italia nel maggio del 2023. All’ente guidato dal generale Francesco Paolo Figliuolo sono stati assegnati 1,2 miliardi di euro.

In valori assoluti però l’amministrazione che può contare su più fondi è il ministero delle infrastrutture con circa 40 miliardi. Seguono il ministero dell’ambiente (33,7 miliardi) e quello delle imprese (28,9 miliardi).

La struttura guidata da Adolfo Urso è anche quella che ha beneficiato del maggior incremento di risorse (+9,2 miliardi). Aumento significativo anche per il ministero dell’agricoltura (+2,9 miliardi) e per il ministero del lavoro (+1,2 miliardi). Il taglio più consistente invece riguarda il ministero dell’interno (-8,9 miliardi).

Come già detto nell’introduzione, ogni amministrazione titolare avrà poi il compito di redistribuire i fondi tra i vari investimenti di propria competenza. Per far questo è stato previsto un tempo di 30 giorni a partire dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Pnrr quater. Ciò significa che l’attesa per avere queste informazioni potrebbe prolungarsi anche fino al mese di giugno.

Il quadro aggiornato delle scadenze

Alla modifica delle misure si è accompagnata naturalmente una revisione delle scadenze. In questo caso è stato pubblicato un dataset lo scorso gennaio che descrive la distribuzione di milestone e target per trimestre, fino al 2026.

617 le scadenze europee previste attualmente dal Pnrr.

Sono 90 in più rispetto alle 527 precedenti. Ma al di là della variazione numerica – dovuta in gran parte all’aggiunta della missione dedicata al RepowerEu – è interessante notare la nuova distribuzione nel tempo degli adempimenti. Con questa revisione l’esecutivo ha sostanzialmente fatto slittare le scadenze in là nel tempo, rimandando in un certo senso le difficoltà.

Le nuove scadenze sono meno delle precedenti solo nel T4 2023, quando il governo si trovava in ritardo nell’attuazione del piano, ma doveva richiedere la quinta rata di finanziamenti. Vai a “Che cosa si intende per scadenze del Pnrr”

Le criticità sui dati riguardanti i progetti finanziati

L’altra modifica incisiva riguarda la realizzazione concreta di opere e interventi. A oggi non è ancora possibile sapere quali progetti, a seguito della revisione, sono attualmente inclusi e finanziati dal Pnrr e quali no.

Sappiamo solo – dal decreto Pnrr quater – che il governo metterà a disposizione nuovi finanziamenti per sostenere la realizzazione degli interventi.

3,4 miliardi € circa, l’incremento di risorse pubbliche per finanziare i progetti stralciati dal Pnrr.

Scendendo per quanto possibile nel dettaglio, le autorizzazioni alla spesa più consistenti riguardano i piani urbani integrati – progetti generali con circa 1,6 miliardi di euro. Si prevede inoltre la spesa di un miliardo per finanziare i progetti su Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate. Altri 500 milioni sono destinati agli interventi per Aree interne – Potenziamento servizi e infrastrutture di comunità. Ci sono poi 300 milioni per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie.

Non contano solo le risorse per realizzare i progetti.

Oltre ai finanziamenti, l’attuazione degli interventi dipende in buona parte dalla capacità amministrativa e burocratica degli enti locali, i principali soggetti attuatori del Pnrr. Abbiamo parlato in diverse occasioni delle difficoltà che colpiscono molti comuni nella gestione di questi processi: dalla progettazione di un intervento alla partecipazione ai bandi, dalla realizzazione di un’opera alla rendicontazione dei lavori.

Sono criticità che spesso non dipendono dai comuni stessi, quanto da divari storici tra loro in termini di risorse, strumenti e competenze adeguate. Abbiamo ribadito molte volte la necessità che lo stato intervenga in modo strutturale per colmare tali disparità, che colpiscono soprattutto le amministrazioni più piccole e del sud Italia. Tuttavia, con la revisione del piano e la contemporanea modifica della governance che lo regola, la direzione del governo sembra un’altra.

Il mancato rispetto degli obblighi di rendicontazione e degli impegni presi dai soggetti attuatori, nonché il ritardo, l’inerzia o la difformità nell’esecuzione dei progetti renderà possibile l’attivazione di poteri sostitutivi. Vai a “Come funziona la governance del Pnrr”

Il consiglio dei ministri dunque può, a certe condizioni, attribuire a un altro organo il potere di provvedere all’esecuzione dei progetti, sostituendosi ai comuni. Una decisione che, come molte altre, sembra mirata unicamente a velocizzare l’attuazione del piano e a spendere le risorse, più che a porre le basi per un reale sviluppo dei territori che vada anche nel futuro, oltre il Pnrr.

Il nostro osservatorio sul Pnrr

Questo articolo rientra nel progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ogni lunedì pubblichiamo un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla nostra piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Mettiamo inoltre a disposizione i nostri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione.

Foto: Unsplash, Volodymyr Hryshchenko – Licenza